Torah per sempre/Cosa è la verità: differenze tra le versioni

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Diciamo che ora io accetti come vera la teoria della [[w:Tettonica delle placche|tettonica delle placche]] perché credo fornisca una descrizione più coerente delle osservazioni geologiche, meglio di qualsiasi altra alternativa proposta e perché si adatta ad un quadro coerente di conoscenza scientifica nel suo complesso. "Torah dal Cielo" potrebbe similmente essere il "migliore adattamento" per gran parte delle storie e affermazioni religiose; fornisce un sistema coerente che, se non del tutto consistente può forse essere reso consistente con sufficiente perseveranza e ingegno. Tuttavia, sebbene "Torah dal Cielo" dia coerenza al sistema, viene però messa in discussione dall<nowiki>'</nowiki>''esterno'' di tale sistema; non è il "migliore adattamento", per esempio, quando viene confrontata da prove di variazioni testuali o archeologiche, dato che queste suggeriscono origini e significati testuali differenti. La "Torah dal Cielo" quindi può essere coerente ''internamente'', con tutto che combacia con tutto il resto, ma non è coerente nell'ambito del più vasto corpo di conoscenze disponibili.
 
'''3. Pragmatica'''. James, Dewey e Schiller sostenevano che una proposizione conta come vera se e solo se il comportamento basato sulla fede nella proposizione porti, a lungo termine e tutto considerato, a risultati benefici per i credenti. Quale prova di valore predittivo adempie la "Torah dal cielo"? I credenti sostengono che risultati benefici si accumuleranno per il virtuoso (come da loro definito), ma ciò potrebbe diventare evidente solo nella vita dopo la morte; sebbene questo sia proprio "a lungo termine e tutto considerato", non ci è d'aiuto nel momento presente, nel qui e ora. Inoltre, se la fede nella vita dopo la morte deriva dalla "Torah dal Cielo", il ragionamnto costituisce un circolo vizioso: "Torah dal Cielo" viene dimostrata dalla felicità di persone virtuose nell'aldilà — sappiamo che i virtuosi sono felici nell'aldilà perché ce lo dice "Torah dal Cielo".
 
'''4. Morale'''. "Torah dal Cielo" richiede un vigoroso impegno morale ed etico. Tuttavia, tale impegno potrebbe assomigliare a quello dell'autista a cui vien detto di guidare furiosamente ma non è sicuro che gli sia stato detto in che direzione. Mi vien detto di amare il mio prossimo (Lev. {{passo biblico|Lev|19,18}}) e di non fargli torto (Lev. {{passo biblico|Lev|25,14}}), ma "prossimo" viene definito da un babilonese del quarto secolo come "colui che sta con te nella Torah", un limite che escluderebbe la maggioranza delle persone, inclusi molti ebrei.<ref>TB ''BM'' 59''a''.</ref> Mi viene data una lista di coloro con cui non devo coricarmi e minacciato di gravi puizioni se invece lo faccio, ma trovo ciò alquanto difficile da osservare quando esamino il comportamento di certi personaggi biblici, discordante con il rispetto della libertà di coscienza individuale che per me ha un valore almeno altrettanto grande quanto la correttezza sessuale e carente nella sua visione del ruolo delle donne nella società. Ammettiamo pure che "Torah dal Cielo" supporti un sistema di etica e moralità e spesso ciò avviene ad un alto livello e grande ispirazione; ma col tempo sono apparsi o sono stati introdotti difetti ed il sistema non sembra più interamente "vero".
 
==Teologia narrativa==