Torah per sempre/Contraddizioni, problemi morali, errori: differenze tra le versioni
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==Questioni morali==
I filosofi presocratici svilupparono la critica morale dei testi sacri; il poeta ionico [[w:Senofane|Senofane]] (560-478 p.e.v.) criticò [[w:Esiodo|Esiodo]] e [[w:Omero|Omero]] per avere "attribuito agli dèi tutto ciò che è vergognoso e disonorevole per gli uomini – ladrocinio, fornicazione e inganno".<ref>Citato da [[w:Sesto Empirico|Sesto Empirico]], ''Pros Physikous'' 9:193 (ed. ingl., p. 98).</ref> Platone, progettando un programma educativo per la sua città modello, assegnò un posto onorevole alla "musica", includendoci l'arte della poesia; ma, come Senofane, rifiutò gran parte della poesia di Omero e di altri in base al fatto che dipingeva le vite degli dèi in modo tale da farli prendere come esempio per comportamento ingiusto e immorale.<ref>Platone, ''Repubblica'' da 377. Vedi anche ''Repubblica'' 522'a''; ''Timaeus'' 26''e''; ''Gorgias'' 527''a''. Per una valutazione completa dell'opinione platonica sul mito, vedi Brisson, ''Plato the Myth Maker''.</ref> Dibattiti successivi tra l'Accademia, che sosteneva lo scetticismo di Platone veso Omero e gli dèi, e la [[w:Stoicismo|Stoa]], che cercava di sostenere la "tradizione", è riflessa non solo negli attacchi filosofici contro le scritture ebraiche e il cristianesimo, ma anche nelle difese ebraiche e cristiane che, ironicamente, assomigliano alle argomentazioni proposte dagli stoici a difesa dello ''status quo'' pagano.
Il filosofo pagano Celso, già discusso in [[Torah per sempre/La controtradizione|PARTE II.1]], in modo simile attaccò la Bibbia, sia perché attribuiva azioni malvagie a molti dei suoi presunti eroi<ref>Per esempio, Origene di Cesarea, ''Origen contra Celsum'' 4:45segg. (Chadwick, 220segg.)</ref>, ma anche perché attribuiva carenze di carattere a Dio, come per esempio l'agire con passione.<ref>Per es., Origene di Cesarea, ''Origen contra Celsum'' 4:71segg. (Chadwick, 240segg.)</ref>
Lettori moderni della Bibbia spesso si scandalizzano dei passi che vanno contro all'attuale consenso morale. Perché, ad esempio, Dio comandò che intere nazioni venissero sterminate? Come potè Mosè, giorni dopo che Dio aveva proclamato "Non uccidere", incitare i suoi fratelli Leviti a sterminare "ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente" ([[w:Libro dell'Esodo|Esodo]] {{passo biblico|Esodo|32,27}})? Come si possono emettere così tante condanne a morte o escissioni per una serie di reati,<ref>Il significato di "sarà eliminato dal suo popolo", a volte riportato come "scomunicato", non è chiaro, ma sicuramente implica qualcosa di sgradevole!</ref> molti dei quali apparentemente banali, come per esempio preparare l'incenso secondo la formula prescritta per l'uso nel santuario ([[w:Libro dell'Esodo|Esodo]] {{passo biblico|Esodo|30,33}})?
Non tutte le società hanno gli stessi scrupoli morali. Gli antichi romani, che amavano massacrare senza pietà i propri nemici in guerra, non si sarebbero preoccupati per quello che i lettori moderni della Bibbia considerano atrocità perpetrate in nome di Dio dagli antichi Israeliti; né si sarebbero preoccupati i Crociati al comando del loro eroe [[w:Tancredi di Galilea|Tancredi]], celebrato nella ''[[w:Gerusalemme liberata|Gerusalemme liberata]]'' del [[w:Torquato Tasso|Tasso]], quando (dopo aver ammazzato gli ebrei) massacrarono sistematicamente tutti i mussulmani, uomini, donne e bambini che avevano rinchiuso nella [[w:Moschea al-Aqsa|Moschea al-Aqsa]] di Gerusalemme e poi cantarono inni di gioia a Dio sui cadaveri degli "infedeli". Terroristi religiosi anche oggi possono considerare gli zelanti e iconoclasti Israeliti come eroi-modello.
Ciononostante, tali questioni non passarono inosservate nel mondo antico. Già nel Medioevo, quando era più difficile esprimere liberamente le proprie vedute, [[w:Filosofia_ebraica#"Hiwi_l'Eretico"|Ḥīwī di Balkh]] (Afghanistan), filosofo ebreo scettico del nono secolo, scandalizzò i fedeli con "200 Domande" sulla moralità come anche sulla consistenza e razionalità della Scrittura, sebbene siano scarse le testimonianze che egli abbia prodotto un'edizione espurgata della Bibbia per le scuole che ometteva materiale "offensivo", come le storie di Dio che agiva disonestamente. L'originale di Ḥīwī è andato perduto, ma Israel Davidson ha ricostruito un quarto delle domande prendendole da citazioni che appaiono nei frammenti in nostro possesso della confutazione di Sa`adiah, nei commentari di Abraham Ibn Ezra e in altre opere, alcune di esse caraite.<ref>Israel Davidson (cur.), "Sa'adya's Polemic against Hiwi Al-Balkhi: A Fragment Edited from a Genizah Ms", ''Texts and Studies of the Jewish Theological Seminary of America'', The Jewish Theological Seminary of America, 1915; Schechter, "Geniza Specimens"; Soloweitschik & Rubascheff, ''History of Biblical Criticism'' (in ebr.).</ref> Ibn Ezra sembra particolarmente arrabbiato per la razionalizzazione di Ḥīwī circa i miracoli biblici, come quando afferma che Mosè fece attraversare il Mar Rosso agli Israeliti perché, a differenza degli Egizi, conosceva le secche (Esodo {{passo biblico|Esodo|14,27}}), oppure che la faccia di Mosè era spaventosamente pallida, invece di luminosa, perché non aveva mangiato pane per quaranta giorni (Esodo {{passo biblico|Esodo|34,29}});<ref>Ibn Ezra, ''Commentario'' su Esodo 14,27; 34,29. Altri esempi sono riportati in Ibn Ezra su Esodo 16,13 e sul suo ''Commentario Lungo'' si Gen. 1,1; 3,9.</ref> ma Ḥīwī era certamente preoccupato delle problematiche e contraddizioni morali e teologiche, come del perché il sangue di animali debba essere accettabile a Dio come espiazione, perché Dio venga rappresentato mentre mangia o accetta tangenti, o se [[w:Libri di Samuele|2 Samuele]] {{passo biblico|2Samuele|24,7}} contraddica [[w:Libri delle Cronache|1 Cronache]] {{passo biblico|1Cronache|21,5}}.<ref>Davidson, ''Saadia's Polemic'', pp. 24-5, domande 14, 24 e 33.</ref>
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