Carmina (Catullo)/02: differenze tra le versioni

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* Le figure retoriche della poesia: [[w:Apostrofe|apostrofe]] in apertura di componimento, ''Passer''; [[w:Omoteleuto|omoteleuto]] ai vv. 1, '' deliciae meae puellae'', e 3, ''primum digitum''; [[w:Iperbato|iperbato]] al v. 3, ''cui... adpetenti''; [[w:Allitterazione|allitterazione]] al v. 4 dei suoni ''r'' ed ''s''; [[w:Metafora|metafora]] al v. 5, ''desiderio meo nitenti'', per intendere la donna amata.
* Il lessico: Il lessico è quotidiano. Il tono del componimento è privato-meditativo. L’amore appare contrassegnato dal dolore e dalla malinconia (''tristis curas''), il poeta oscilla tra distacco e partecipazione, con qualche nota di sfumata ironia e con il tratto dominante di una disincantata riflessione.
* I vv. 11-13 nei codici figurano come versi finali del carme 2, ma con esso non sembrano non aver alcun rapporto. È probabile che il frammento sia stato lì inserito per l'identità di metro,. ragionPer perquesta cuiragione diversi studiosi moderni ritengono che esso facesse originariamente parte di un altro componimento catulliano.
* Riferimenti letterari della poesia: il tema del passero è ricorrente nella poesia alessandrina. In senso metaforico, il gioco di Lesbia con il passero va inteso come il gioco tra i due amanti. Questo tema verrà ripreso anche dalla successiva cultura umanistica (Poliziano) e da Leopardi.
 
==Sintesi della poesia==