Filosofia dell'informatica/Teorie filosofiche del digitale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ortografia
Riga 381:
 
==== ''Perché la rete ci rende intelligenti?'' ====
L'attenzione è una facoltà essenziale per un uso consapevole delle nuove tecnologie digitali le quali ,secondo Rheingold, hanno cambiato il modo in cui utilizziamo le nostre risorse attentive. Cambiamento che si manifesta in attività come il '''''multitasking''''' che rende più difficile svolgereeseguire in modo efficace ogni singolo compito perché non è, come alcuni sostengono, un lavorare parallelamente a cose diverse ma è un passaggio rapido da un'attività all'altra che implica un costo in termini di dispendio di energie mentali. Secondo Rheingold attraverso un costante esercizio possiamo migliorare il nostro autocontrollo dell'attenzione. Anzitutto come ha osservato [[w:Steve_Jobs|Steve Jobs]] dobbiamo "saperimparare direa didire no", consapevoli del fatto che non potremmo mai approfittare di tutte le opportunità offerte dal Web. Secondo l'autore dobbiamo imparare a controllare il respiro, il quale unisce mente, cervello e corpo e migliora la consapevolezza. Tra le componenti del pensiero Rheingold assegna un ruolo primario alla funzione esecutiva che coordina attenzione e memoria e rende possibile quella che gli psicologi definiscono '''metacognizione''', cioè l'atto di riflettere sul proprio pensiero che svolge un ruolo centrale per assumere il controllo della nostra vita online. Guadagnare l'autocontrollo dell'attenzione richiede in primo luogo ''intenzionalità'': quando ci poniamo un obiettivo dobbiamo avere la reale intenzione di raggiungerlo. lL'intenzione ci consente di concentrarci sul nostro obiettivo trascurando gli elementi irrilevantimeno importanti. Dobbiamo sempre tenere presente il nostro obiettivo prioritario, chiedendoci a intervalli regolari se l'attività online a cui ci stiamo dedicando è utile ai nostri scopi. La distrazione dei genitori dovuta all'uso eccessivo dei social media ha un impatto negativo sull'educazione dei figli, per questo motivo bisogna mettere da parte lo smartphone e non trascurare i propri figli. Rheingold riporta l'opinione di [[w:Nicholas_G._Carr|Nicholas Carr]] ,autore dell'articolo '''''Google ci rende stupidi?''''' secondo il quale le reti digitali danneggerebbero il nostro cervello e la nostra cultura, compromettendo la nostra capacità di pensare in modo approfondito e generando ''modifiche neuroplastiche indesiderate''. Rheingold non è d'accordo sul processo indicato da Carr, perché una cultura può scegliere di istruirsi seriamentemigliorare anche in presenza di un'abbondante informazione e di molti modi di comunicare. Secondo R. la posizione di Carr(determinismo tecnologico) può essere altrettanto pericolosa che un atteggiamento acritico verso le insidie nascoste nell'uso delle tecnologie digitali. Gli esseri umani hanno margine d'azione. Il Web non si sarebbe mai esistitosviluppato senza talequesto margine. Secondo Rheingold l'influsso dello schema mentale promosso da Internet dipende da noi, proprio come è accaduto per lo schema mentale alfabetico e quello della stampa di Gutenberg. Secondo Rheingold possiamo imparare a trasformare i nuovi modi di pensare in una qualità positivaqualcosa di internetpositivo, come abbiamo fatto con la cultura alfabetica- criticata da Socrate e Platone- grazie a regole e istruzione. La ricerca di informazioni online dovrebbe configurarsidelinearsi come un processo di costruzione della conoscenza, favorito da strumenti come i link. Bisogna educare le persone ad uso consapevolecosciente dei media fin da piccoli. Rheingold infine consiglia tecniche meditative come la ''mindfullnes'' e di adottare un nuovo tipo di comportamenti che mettano in relazione i nostri obiettivi con illa flussonostra dell'attenzione momento per momento.
 
Nel secondo capitolo Rheingold ci fornisce alcuni preziosi consigli per la rilevazione delle bufale online(''crap detection''). Anzitutto consiglia di abbracciare a priori un atteggiamento scettico: bisogna rifiutare di iniziare a credere in qualcosa, continuare nelle nostre ricerche anche dopo che abbiamo trovato una risposta e indagare su quella risposta anzi che accontentarci di una verifica superficiale. Dobbiamo consultare anche lale terza,pagine quarta, quinta paginasuccessive dei risultati di una ricerca e fare ulteriori ricerche sulla base deidelle terminiparole che troviamo negli ''snippet''. Nel mondo delle informazioni online spetta a chi usufruisce delle informazioni controllarle e verificarle. Quando facciamo una ricerca possiamo utilizzare parole che potrebbero esserci nella pagina che ci interessa: nel porre la domanda pensiamodobbiamo alleimmaginare le possibili risposte. Possiamo aggiungere termini come ''tutorial'' o ''introduzione'' se vogliamo trovare delle istruzioni pratiche per fare qualcosa, oppure termini come ''saggio critico'' o ''giudizio negativo'' se cerchiamo delle opinioni contrarie. Per valutare l'affidabilità e la credibilità di un sito online dobbiamo scoprire chi ne è l'autore e vedere quello che gli altri dicono a proposito di quello autore( Rheingold ci consiglia di utilizzare il sito Whois che ci consente di scoprire il titolare di molti siti web), indagare sulle fonti e vedere le opinioni relative a tali fonti. Se l'autore del sito ci consente di comunicare con lui, aumenta il livello di credibilità del sito ;se il sito ha un dominio .gov o .edu la credibilità aumenta. Dobbiamo controllare i link collegati al sito e chi li ha messi. La qualità e l'usabilità del design, la freschezza degli aggiornamenti, la presenza di errori tecnici come link non attivi , sono tutti elementi da prendere in considerazione per valutare le informazioni online. Una tecnica efficace per individuare le bufale è la cosiddetta '''''triangolazione''''', cioè la ricerca di tre fonti diverse che confermino la medesima notizia. A volte la capacità di individuare le bufale è una questione di vita o di morte quando si tratta di informazioni di carattere medico. La rete è piena di persone benintenzionate ma pericolosamente malinformate e di veri e propri ciarlatani che speculano sui problemi delle persone. Ragion per cui Rheingold consiglia di prestare la massima attenzione e di affidarsi soltanto a siti autorizzati e sicuri come Science Direct o alla Fondazione Health on The Net , che offre un plug-in per il browser che consente di controllare informazioni mediche su qualsiasi sito. Dobbiamo stare attenti alle bolla-filtro creata dalle nostre ricerche. Oltre al problema delle informazioni false Rheingold evidenzia quello delle troppe informazioni che arrivano troppo velocementerapidamente, che può essere contrastato attraverso la disciplinatecnica dell' '''''infotention'''''. Un termine che descrive una combinazione mente-macchinasintesi di competenze mentali sull'attenzione e di filtri tecnologici per l'informazione e che possiamo attuare attraverso l'uso di filtri, radar e soprattutto disponendo le nostre ''dashboards'' in modo tale da riflettere le nostre priorità.
 
Nel terzo capitolo l'autore analizza le forme di partecipazione online e sottolinea come siano diventate autentiche forme di potere. Usare al meglio blogs, tweets, wikis, saper produrre e organizzare online ha assunto un significato di carattere politico, culturale ed economico. Il '''''know-how''''' digitale garantisceoffre un potere senza precedenti. OgniI pc, cosìe come ognigli smartphone èpossono unatrasformarsi macchinain tipografica,strumenti undi emittentevaria radiotelevisiva,natura unoche strumentoconsentono perle l'organizzazioneattività politicasociali ecc.più La conoscenzadisparate, leanche amicizie,l'organizzazione ilpolitica. vantaggioTutti ei lavantaggi capacitàche diderivano influiredall'attività sugli altrionline sono propri di chi sa partecipare e non di chi si limita aad consumareusufruire dei prodotti culturali altrui.degli La partecipazione online crea una cultura partecipativaaltri. In passato la comunicazione delle informazione era espressioneriservata di un rapportoa pochi-a-molti, oggi invece i consumatori hanno un ruolo attivo e non sono più semplici lettori ma ''prosumer'', cioè produttori e creatori di contenuti culturali. La partecipazione può essere spintaagevolata dall'amicizia o dall'da un interesse comune e può iniziarecominciare con attività di poco contobanali come metter un tag.un like, o inserire un sito web tra i preferiti, o ancora modificare una pagina wikidi wikipedia, fino a passare ad attività più impegnative come la cura dei contenuti, la creazione di un blog, o l'organizzazione di una community. Aprire un blog è un modo per trovare la nostra voce e il nostro pubblico, metterci in collegamento con comunità che la pensano come noi, migliorare il nostro profilo digitale, influenzare gli altri e contribuire al bene comune. Da sempre facciamo delle scelte per decidere a cosa prestare attenzione,nel mondo online tali scelte influenzano anche quello cui altri prestano attenzione. Questo è ciò che si intende con '''''cura''''' in riferimento ad alcune pratiche online. Il termine descrive il modo in cui tutti coloro che utilizzano il web attivamente possono svolgereassumere la funzione di cercatori e valutatoriselezionatori di informazioni gli uni per gli altri, creando attraversocon le loro scelte delle raccolte di link riutilizzabili. Ogni volta che una persona recensisce un link, contribuisce al lavoro di cura editoriale del web. Rheingold fornisce dei consigli per la ''cura dei contenuti'', come collegare, riordinare, distribuire, aggiornare, verificare le bufale, esprimere un opinione, aggiornare, monitorare il proprio pubblico. rispondere ai commenti ecc. Dobbiamo cercare di capire ci potrebbe sfruttare il nostro playbor, cioè chi può usufruire del nostro lavoro e chi potrebbe approfittarne. Unasecondo partecipazioneRheinghold consapevole alla vita online dovrebbebisogna essere preceduta da una chiara coscienzacoscienti delle nostre tracce digitali e dell'impattoconseguenze che può avere iltutto nostroquello profiloche digitalefacciamo online. Dobbiamo pensareriflettere bene prima di scrivere un post, perché le nostre azioni computecompiute nel mondo digitale si possono ritrovare, riprodurrerintracciare e sonopossono disponibiliessere eutilizzate da tutti, anche ada persone che non conosciamo. Rheingold  sottolinea i pregi e le possibilità , le ''affordance'' che ci offre Twitter. Tra le qualità di twitter ci sono l 'apertura, l' immediatezza, la varietà di argomenti, la reciprocità , è un modo per conoscere gente nuova, una finestra su ciò che sta accadendo in numerosi mondi diversi , uno strumento per costruire comunità ,una piattaforma per la collaborazione di massa ecc.
 
Nel quarto capitolo Rheingold analizza l'alfabeto della collaborazione online. Il Web è l'esempio principale di una forma di collaborazione resafino possibilea dapoco internettempo su una scala che in precedenza erafa inimmaginabile. La collaborazione di massa ha trasformato il modo in cui si trova l'informazione, si assemblacostruisce la conoscenza (Wikipedia), si studia la scienza e vengono ideati e sperimentati prodotti commerciali (crowdsourcing). Indubbiamente l'agire umano è stato influenzato dalle forme di collaborazione di massa. Quando mettiamo un tag , inviamo commenti, modifichiamo una pagina Wikipedia ecc, stiamo partecipando all' '''intelligenza collettiva''' del web. GliUna delle principali caratteristiche degli esseri umani sonoè talila perchétendenza utilizzanoad utilizzare la comunicazione per organizzare l'azioneazioni collettivasociali. IIn questo senso i social media possono amplificaresenz'altro agevolare l'azione collettiva. Anche se le principali teorie riferitescientifiche aevidenziano biologia, economia e sulla vita quotidiana sottolineano il ruolol'importanza della competizione e del conflitto , scoperte recenti dimostrano che gli accordi per la cooperazione hannoha un ruolo ancora più significativo. Quattro capisaldipunti fondamentali vanno tenuti a mentericordati per riuscire aad sfruttareutilizzare al meglio le competenze sullala collaborazione che il Web rende possibiliconsente: l'attenzione è il pilastro fondamentalepresupposto della cooperazione sociale, il che richiedeimplica il fatto di prestare attenzione gli uni agli altri ; gli umani sono straordinari cooperatori perché hanno imparato haad escogitareelaborare metodi per risolveredirimere i conflitti sociali; le istituzioni sociali innovative si evolvono insieme di continuo grazie ai media; contraccambiarericambiare la cooperazione, punire chi non collabora e far presentemanifestare la propria volontà di collaborare sono comportamentipratiche utili. La storia dell'uomo è caratterizzata da una crescente tendenza alla collaborazione e alla cooperazione che ha portato a migliorare  le condizioni di vita del genere umano e che oggi si esemplifica nei social media e in generale nelle comunità virtuali. ChiunqueTutti èsono in grado di  badare ai propri interessi personali ma per condividere degli obiettivi sonoè necessarienecessario comunicazionecomunicare e negoziazionenegoziare.  Rheingold ci fornisce di alcuni consigli per migliorare il nostro utilizzo delle forme di collaborazione e cooperazione online. Quando facciamo '''crowdsourcing''',( = un termine che si riferisce alla procedura di scomporredividere problemi o compiti da svolgere in piccole parti, mettendoli poi pubblicamente a disposizione e richiedendo una partecipazione su base volontaria ), oppure cerchiamo volontari per un'attività di collaborazione di massacollaborativa dobbiamo essere umili, proporre un'ampiamodi varietà di forme possibilidiversi per contribuire, incentivareincoraggiare l' autocandidatura, gratificarericambiare icoloro collaboratoriche collaborano e dareoffrire loro gli strumenti per comunicare glitra unidi con gli altriloro. Se invece vogliamo ospitarecreare una comunità virtuale Rheingold ci consiglia di chiarie benestabilire le regole dall'inizio, di impegnarcicercare affinchédi ifavorire membrila acquisiscanovoglia undi sensostare di appartenenzainsieme e di comportarci come si comporterebbe un bravo padrone di casa che organizza una festa:, darecercando ildi benvenutofar aglisentire ospiti,a presentarlicasa frapropria loro,gli smorzare i possibili contrastiospiti e assumereincentivando illa tipo di comportamento che vogliamo vedere negli altrisocializzazione. Le reti e i media digitali sonohanno unoanche strumento di produzione euna distribuzionefunzione economica, come il mercato e l'azienda , che rendonoe possibileconsentono la produzione sociale. I volontari oggi hanno un ruolo attivo perché possono creare unstrumenti valoreculturali che puòpossono essere condivisoutilizzati da tutti: software, enciclopedie, scienza creata dai cittadini stessi, risorse educative aperte ecc. Le persone contribuisconopartecipano alla produzione sociale, ,che ènon estraneaha allea che fare con logiche di mercato, per imparare, guadagnare reputazione , incontrare altri,socializzare o contribuiremigliorare alla benepropria comunereputazione. La gente usa iI social media pervengono consumareutilizzati oltre cheanche per creareconsumare ingenerando modo collaborativo, dando lun'avvio a una rapida esplosione delle pratiche tradizionali di condivisione ,di baratti, prestiti, transazioni, affitti, scambi, regali, reinventatiin grazie alle nuove tecnologie di rete secondo modalitàmodi e dimensioni che non erano mai statestati possibili prima. L'intelligenza collettiva fa riferimento a una situazione in cui nessunoognuno sa tutto, tutti sanno qualcosa, e ciò che ogni membro sa è accessibilemette a chiunquedisposizione altrodegli sualtri richiestale proprie in base alle necessità.conoscenze: Wikipedia è un esempio di intelligenza collettiva. Per favorire l'intelligenza collettiva dobbiamo incoraggiare conversazioni casuali, diversificare il nostro gruppo ,praticare la collaborazione e facilitare la collaborazione per arricchire il depositoaumentare di conoscenze. L'intelligenza collettiva di un gruppo non èdipende correlatadal allaquoziente media dei più alti quozienti intellettiviintellettivo dei suoi membri, ma piuttosto con ladalla varietà dei membri stessi a cone ladalla loro capacità di alternarsi nella conversazione in modo proficuo. La conversazione casuale riveste un ruoloè importante perché creacontribuisce a creare fiducia e favorisce forme di collaborazione finalizzateorientate adal raggiungimento di uno scopo.
 
Le reti hanno delle strutture che influenzano il modo in cui si comportano gli individui e le reti stessecomunità. Le reti sociali umane basatefondate sul mediumlinguaggio della parolaverbale risalgono alle origini della nostra specie umana. Le tecnologie per la comunicazione estendono e amplificanoaumentano la portata delle reti sociali tradizionali rendonoe possibiliconsentono nuove forme di socializzazione. Le reti online su cui si basano lei retisocial socialihanno condividono alcunealcuni proprietàcaratteri generali delle strutture di rete e alcune proprietàcaratteri specifichespecifici delle reti umane. Le reti a piccolo mondo consentonopermettono all'informazione di viaggiare velocemente anche tra gruppi numerosi di persone. E' necessario solosufficiente un piccolo numero di connessioni casuali e distanti. Le reti a piccolo mondo sono diffuse in tutto il mondo e sono caratterizzate dalla presenza di pochi ''hubs'' che hanno un gran numero più elevato di connessioni. LaNella maggiorcoda partelunga dei nodi si trovano fuori,invece, nellale codaconnessioni lunga, con connesionisono più scarse. Nelle reti sociali online , il contenuto e il valore possono scalare la coda lunga e arrivare agli hubs ad alto traffico. Le reti che consentono la comunicazione molti-a-tra molti persone e la creazione di gruppi aumentanocrescono di valore più rapidamentevelocemente rispetto alle ''reti broadcast''. IGrazie ai social media consentono allele persone dipossono cercare sostegno, informazioni e senso di appartenenza, sia in reti sparpagliateestemporanee, dai legami deboli, che in gruppi tradizionali, espressione didai legami più forti. In un mondo interconnesso è importante disporreavere disia unlegami portfoliodeboli composto dasia legami sia deboli che forti. I social media aiutanoconsentono adi gestiregestiri reti ampie di legami deboli, ma è possibile mantenere soltanto un numero limitato di relazioni forti, indipendentementea prescindere dai media. GrazieCon aii social media abbiamo la possibilità di tenere in vita relazioni con persone dalleda cui, retiper sociali siamo usciti dopo in cambiomotivi di lavoro o unaltro, traslococi siamo allontanati. La posizione che si ha in una rete sociale è importantefondamentale. La centralità, cioè quante persone e reti devono passare attraverso dida noi per connettersi con altri, è molto rilevante. I rapporti di fiducia tra le persone e le norme che favoriscono la collaborazione online favoriscono lo sviluppo del '''capitale sociale'''. I legami che creano un capitale sociale possono essere di vari tipi. Rheingold distingue il ''capitale sociale vincolante'' e il ''capitale sociale ponte''. Il capitale sociale vincolante fa riferimento a legami fra persone che condividonohanno profondamenteinteressi contesti comuniin comune e investono in modo significativo nella relazione, come per esempio le amicizie molto strette, la famiglia ,i vicini, i colleghi di lavoro ecc. Il capitale sociale vincolante aumenta il sentimento dila solidarietà,la fiducia e la reciprocità verso persone ben identificateconosciute. Il capitale sociale ponte aiuta lei congreghepiccoli agruppi ad uscire dalle loro vedutevisioni ristrettelimitate, facendo affluire informazioni dall'esterno, e favorendone la diffusione in una molteplicitàmoltitudine di reti. LeBisogna fare attenzione alle impostazioni della privacy di Facebook meritano grande attenzione, :dobbiamo controllareverificare ciò che condividiamo e con chi. Facebook e gli altri social networks condividono quattro proprietàcaratteristiche fondamentali che provocano tre cambiamenti nelle dinamicherelazioni di relazione socialesociali:
# ''Persistenza'': quellociò che diciamo rimaneresta
# ''Replicabilità'' : possiamosi può fare copia-incolla da un posto all'altro
# ''Scalabilità''
# ''Ricercabilità'': oggi,possiamo grazierintracciare ai social media, è incredibilmente facile trovarefacilmente le persone
Queste tre proprietà hanno come effetto il rendereconsentire possibileun unaincontro collisionefra contesti diversi, la presenza di contestiun pubblico invisibile e la convergenza fra pubblico e privato.
 
===David Weinberger: la stanza intelligente===