Torah per sempre/Mistici e cabalisti: differenze tra le versioni

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[[File:Nahmanides Commentary - Adler n° 662.JPG|300px|left|Commentario alla Torah di Nachmanide (XV sec.)]]
Il Talmud, letoletto da solo, potrebbe dare un'impressione sbilanciata della portata dell'ebraismo durante il periodo della sua composizione; uno studente del Talmud potrebbe per esempio concludere che gli ebrei fossero indifferenti o ostili alle arti visive, mentre invece l'archeologia ha rivelato il contrario.
 
Molto di ciò che è stato scritto, e a maggior ragione detto o insegnato, in quel tempo senza dubbio è andato perso, ma ne rimane a sufficienza per fornire almeno un'idea di cosa leggessero, sentissero e creassero alcuni gruppi di ebrei. Il testo ebraico più importante era naturalmente la Bibbia. Traduzioni della Bibbia (specialmente in aramaico), liturgia e poesia religiosa erano coltivati ed esisteva anche una tradizione mistica esoterica alla quale si fa scarso riferimento nel Talmud. Alcuni saggi cercarono di sopprimere il [[w:misticismo ebraico|misticismo]], o limitarlo entro dati circoli, sebbene generazioni successive ne attribuirono gran parte a rabbini come Akiva e Simon bar Yohai, cercando di assegnare alla tradizione "segreta" la reputazione magistrale di tali uomini. Dobbiamo quindi vedere la tradizione esoterica come parte dell'ebraismo rabbinico, una crescita organica ebraica? O dobbiamo piuttosto vederla in relazione alle religioni misteriche ellenistiche e allo gnosticismo?
 
Qualunque siano state le origini, due caretteristiche deglio insegnamenti "segreti" vennero ad avere un effetto profondo sull'interpretazione ebraica della natura e del contenuto della Torah. Una fu l'enfasi gnostica del potere redentore della conoscenza esoterica, cioè della conoscenza acquisita non con l'apprendimento o l'osservazione empirica ma per speciale rivelazione divina a individui scelti. L'apocalittica ebraica si sviluppò nell'ambito di tale contesto, forse sulla base di modelli babilonesi,<ref>Le prime opere apocalittiche conosciute sono la Profezia Uruk Babilonese e la Profezia Dinastica. Si veda Lambert, ''Background of Jewish Apocalyptic'', e Grayson, "Babylonian Origin of Apocalyptic Literature".</ref> e persone che appartenevano a circoli apocalittici fecero diffondere la nozione che una Torah superiore segreta fosse stata rivelata a Mosè insieme alla pubblica Torah Scritta e Orale. L'idea che ci fosse un corpo di conoscenza segreta ed importante per la redenzione persistette nella [[w:cabala ebraica|cabala]] e nell'ebraismo succcessivo.
 
Una seconda caratteristica è la nozione che un'illuminazione speciale possa essere ottenuta da pochi eletti. Opere mistiche note collettivamente come i trattati ''[[w:Merkavah|merkavah]]'' ("carro") o ''heikhalot'' ("palazzi") descrivono il viaggio dell'adepto attraverso i sette cieli e tra le schiere angeliche.<ref>"Carro" è il carro divino descritto da [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Ezechiele+1&version=CEI;LND;NR2006 Ezechiele 1]; i "palazzi" derivano da [https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Cronache+28%3A18&version=CEI;LND;NR2006 1 Cronache 28:18] e si trova per la prima volta come riferimento al misticismo ''merkavah'' alla fine di [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Siracide%2049%3A8&version=CEI Siracide 49:8]: "Ezechiele contemplò una visione di gloria, che Dio gli mostrò sul carro dei cherubini."</ref> Questi trattati forniscono una visione della comprensione mistica della profezia, e indicano che l'illuminazione profetica, tra cui i misteri della Torah, sia accessibile all'individuo idoneo.
 
Il ''Cantico dei cantici Rabbah'', un'opera palestinese del sesto secolo con aggkunte successive, porta il tema dell'illuminazione profetica a livelli nazionali. La rivelazione del Sinai è lo "sposalizio" di Dio con Israele, con Mosè nelle funzioni di "testimone" (''shoshvin''); per un momento, al Sinai, quando Dio proclamò "Io sono il Signore tuo Dio" e "Non avere altri dei oltre a me", tutto il popolo partecipò alla rivelazione ultima e sperimentò i "misteri" finali.
 
Il primo misticismo ebraico offre sia un percorso di redenzione, ottenuta tramite la conoscenza di misteri divini, sia un modo per ottenere l'illuminazione personale. Questi due aspetti precorrono ciò che Abraham Abulafia chiamerà la Cabala teorica e pratica. Analogamente, studiosi moderni, capeggiati da [[w:Moshe Idel|Moshe Idel]], riconoscono la tendenza "teosofica-teurgica" e quella "estatica" nell'ambito della Cabala; si usa la conoscenza segreta del mistero divino per "manipolare" (si fa per dire) la divinità verso la redenzione (teorica, teurgica), o si usa tale conoscenza per trascendere il mondo materiale, che sia per attuare trasformazioni magiche (pratiche) o ottenere estasi mistiche?<ref>Cfr. Idel, ''Kabbalah: New Perspectives''.</ref>
 
La tradizione esoterica estese il concetto di Torah dal Cielo in due modi. Primo, significava che la Torah non era semplicemente un libro di legge complementato da un commentario orale, ma nascondeva in sé un percorso di esperienza mistica. Secondo, sebbene accettasse che la rivelazione del Sinai fasso unica, insegnava che la rivelazione non si limitava ad un solo avvenimento della storia israelita, ma rimaneva aperta come esperienza continuativa che l'adepto poteva condividere; la Torah poteva essergli rivelata direttamente, come adempimento o accrescimento della rivelazione sinaitica.
 
== Pitagora, Numerologia e Libro della Creazione ==
Si ebbe un ritocco distintivo della nozione della Torah divinamente rivelata grazie allo ''[[w:Sefer Yetzirah|Sefer Yetzirah]]'' ("Libro della Creazione""), trattato mistico di origini ignote, ma che dovette esistere in una qualche forma sin dal sesto secolo, poiché è citato dal poeta Kallir.<ref>Secondo ''San.'' 65b due rabbini del IV secolo, Hanina e Hoshaiah, usarono ''hilkhot'' (in alcune versioni, ''sefer'') ''yetzirah'' per creare un vitello di 3 anni, che poi mangiarono. L'attribuzione della storia non è chiara, e l'identificazione col libro in questione è implausibile. Per una traduzione in {{en}} di ''Sefer Yetzirah'', si veda Blumenthal, ''Understanding Jewish Mysticism'', pp. 13-46.</ref>
 
 
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== Importanza mistica delle ''Mitzvot'' ==
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== Nachmanide (Ramban) il Mistico ==
[[File:Nahmanides - Wall painting in Acre, Israel.jpg|thumb|300px|[[w:Nahmanide|Nachmanide]], affresco murale ad [[w:Acri (Israele)|Acri (Israele)]]]]