Torah per sempre/Rivelazione: differenze tra le versioni
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Le decisioni sui limiti del sacro, e su come mettere in ordine i libri accettati, dipende dall'interpretazione; tali decisioni sono guidate dalla teologia piuttosto che dal contenuto di ciascun libro.<ref>Sarna, "The Order of the Books", pp. 407-413, afferma che l'ordine dei libri si originò con l'ordine in cui i libri furono catalogati e archviati nelle scuole palestinesi. Ma non spiega adeguatamente ''perché'' furono catalogati ed archiviati in tale ordine.</ref>
La tradizione articola la teologia. Quando i predecessori dei rabbini misero i libri da Genesi a Deuteronomio in un'unità agli inizi delle Scritture e la chiamarono la Torah di Mosè,<ref>"Torah di Mosè" è una frase biblica ma, come vedremo, nel suo contesto originale non si riferisce ai Cinque Libri nel loro complesso.</ref> stavano proclamando che questa serie di scritti era preminente nell'ambito della tradizione. La Torah di Mosè, dicevano, era una rivelazione unica, e quindi il criterio di accettazione per
I [[w:Samaritani|Samaritani]] andarono oltre; accettarono ''solo'' la Torah di Mosè come Sacra Scrittura.<ref>Il ''Libro di Giosuè'' samaritano è del XIV secolo e quindi non riguarda questa discussione.</ref> I biblisti ne hanno dedotto che gli altri libri non furono accettati come scritture se non dopo lo scisma dei Samaritani;<ref>Leiman, ''Canonization of Hebrew Scripture'', p. 17.</ref> ciò non convince, poiché poteva ugualmente darsi il caso che i Samaritani rigettassero in linea di principio tutte le scritture all'infuori della Torah di Mosè anche se tali scritture erano già considerate sacre dagli altri ebrei.
== Due Torah? Scritture e rabbini ==
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