Torah per sempre/Rivelazione: differenze tra le versioni

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Le tradizioni rabbiniche della suddivisione tripartita<ref>Le suddivisioni tripartite e duplici vengono discusse più avanti.</ref> e del posizionamento dei singoli libri non sono cronologiche né basate sul genere; derivano da una teologia complessa. Le Bibbie cristiane ignorano la divisione tripartita e collocano alcuni libri in posizioni differenti, a riflesso della propria teologia. Così per esempio, se i rabbini desideravano declassare l'apocalittico, allora asserivano che Daniele non era un profeta e mettevano il suo libro tra gli "Scritti";<ref>BT ''Meg.'' 3a afferma che Daniele non era un profeta. Se ciò fosse a causa di un declassamento dell'apocalittico è da decidere. Gordis, ''Kohelet'', p. 19, afferma che Daniele era posto tra gli "Scritti" a causa della sua affinità alla letteratura sapienziale, ma non convince.</ref> i cristiani stimavano l'apocalittico e quindi tennero Daniele tra i libri profetici.
 
Né le date né i processi con cui furono eseguiti la selezione corrente e l'ordinamento dei libri sono note con certezza. Sebbene sia ebrei che cristiani oggigiorno parlino comunemente del "canone" delle scritture, il termine "canone" fu introdotto dal Padre della Chiesa [[Atanasio di Alessandria|Atanasio]] (296-373) solo nel 367 e.v.,<ref>''Lettera festale'' 39:4 (p. 552). Si discute il concetto di "canone" più oltre.</ref> ed implica un modo di considerare le sacre scritture e di delimitarle che deve aver preso secoli ad evolversi. Non esiste equivalente preciso nel vocabolario rabbinico di quel periodo, sebbene i rabbini avessero simili problematiche su quale fosse, o non fosse, una vera testimonianza della rivelazione e scartassero altri scritti come ''sefarim ḥitsonim'', "libri esterni", che non dovevano essere letti.
 
== Due Torah? Scritture e rabbini ==