Biografie cristologiche/Teologie multiculturali: differenze tra le versioni

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Come siamo arrivati ad una tale situazione? Le cause sono disparate.
 
Primo, sebbene questi particolari commenti provengano soprattutto dall'accademia moderna — la teoria postcoloniale, l'acculturazione ed il femminismo non sono contrassegni del diciannovesimo secolo — il clero, i professori, gli evangelizzatore e i formatori religiosi hanno fertilizzato i campi delle letture antiebraiche per secoli. L'"insegnamento del disprezzo" non è una nuova invenzione. Quando i missionari diffusero il vangelo in tutto il mondo, portarono con loro le proprie credenze normative antisemitiche e le trasferirono ai conversi — ed il lascito missionario è duro a morire. Pertanto, sebbene tali letture non si originino da insegnamenti cristiani tradizionali in Europa o dal lascito missionario di questi insegnamenti, ne hanno preparato la strada.<ref name="Multi"/>
 
Secondo, per alcuni di questi autori gli ebrei non sono vere persone; gli ebrei sono invenzioni costruite da letture selettive dell'Antico Testamento, da polemiche del Nuovo Testamento come [https://www.biblegateway.com/passage/?search=matteo+23&version=CEI;LND Matteo 23], e da riferimenti occasionali allo stato di Israele. Per gran parte del mondo, quindi, l'ebreo è un patriarca veterotestamentario in vestaglia (o sua moglie emarginata e ossessionata da tabù), oppure un malvagio fariseo, oppure un membro dell'esercito israeliano che porta un fucile puntato contro un bambino palestinese. Gesù ed i suoi seguaci sono tutti diventati (proto)cristiani o, in termini teologico-liberatori, sono stati incorporati dalla cultura locale. Gesù allora è africano, asiatico, aleutino, biondo dagli occhi azzurri, e così via, ma raramente, anzi quasi mai, tale incorporazione mantiene una qualche identità "ebraica" per etnia, teologia, o pratica. Non esistono altre possibilità, salvo forse per la produzione locale di ''[[w:Fiddler on the Roof|Fiddler on the Roof]]!'' <ref>''[[w:Fiddler on the Roof|Fiddler on the Roof (Il Violinista sul tetto)]]'' è un [[w:musical|musical]], composto da [[w:Jerry Bock|Jerry Bock]] su [[w:libretto|libretto]] di [[w:Sheldon Harnick|Sheldon Harnick]] e [[w:Joseph Stein|Joseph Stein]], ambientato in uno ''[[w:shtetl|shtetl]]'' ebraico della Russia zarista nel 1905. È tratto dal libro ''Tevye and his Daughters'' (o ''Tevye the Milkman''), in italiano "''Tevye il lattivendolo ed altre storie''", di [[w:Sholem Aleichem|Sholem Aleichem]].</ref>
 
Terzo, commenti antiebraici, [[w:marcionismo|marcionisti]], o semplicemente futili appaiono in quasi tutti gli aspetti della formazione teologico-liberatoria, indipendentemente dalla collocazione geografica. La maggioranza degli autori di questo materiale liberazionista sono amministratori, eticisti o teologi; non sono studiosi biblisti e ciò che scrivono è quindi il residuo di un'insufficiente istruzione biblica. Specialisti di assistenza pastorale/spirituale ed eticisti religiosi quando affrontano studi universitari di ricerca dottorale non frequentano corsi di studi biblici o dialogo interconfessionale. Pertanto si basano su quello che hanno imparato in classi propedeutiche di prima laurea o in seminari religiosi, che forniscono soltanto le semplici basi di contenuto testamentario e, in alcuni casi, un corso o due di [[w:ermeneutica|ermeneutica]]. Possono pertanto sapere qualcosa sull'interpretazione dalla prospettiva della propria collocazione sociale o come la Bibbia sia stata interpretata a fini buoni e cattivi. Ma poiché la Bibbia non è necessariamente integrata solidamente nei loro rispettivi programmi, è più facile ricadere in stereotipi.<ref name="Male">Roger Brooks, John J Collins (curr.), ''Hebrew Bible or Old Testament? Studying the Bible in Judaism and Christianity'', University of Notre Dame Press, 1990, pp. 1-39; James D. G. Dunn, "The Question of Antisemitism in the New Testament Writings", in ''Jews and Christians. The parting of the ways, A.D. 70 to 135'', Mohr Siebeck, 1992, pp. 177-211; Rosemary Radford Ruether, "The ''Adversus Judaeos'' Tradition in the Church Fathers: The Exegesis of Christian Anti-Judaism", in Jeremy Cohen (cur.), ''Essential Papers on Judaism and Christianity in Conflict. From Late Antiquity to the Reformation'', New York University Press, 1991, pp. 174-189; Amy-Jill Levine, "Matthew, Mark, and Luke: Good News or Bad?" in Paula Fredriksen & Adele Reinhartz (curr.), ''Jesus, Judaism, and Christian Anti-Judaism. Reading the New Testament after the Holocaust'', Westminster John Knox Press, 2002, pp. 77-98.</ref> Un po' di conoscenza può essere cosa pericolosa.<ref>"Meglio è non saper niente che saper molte cose a metà", diceva [[w:Friederich Nietzsche|Friederich Nietzsche]].</ref>
 
Inoltre, data la scarsezza di libri aggiornati nei seminari non occidentali — molte biblioteche in Asia e Africa sono ricolme di volumi antiquati donati da [[w:pastore (religione)|pastori]] occidentali — esistono poche speranze di correggere gli stereotipi. Gli scrittori fanno del loro meglio con ciò che hanno. Anche per gli autori occidentali, la mancanza di risorse appropriate rimane un grosso problema, poiché spesso le biblioteche delle chiese sono fornite di materiali parimenti obsoleti. Peraltro quello che viene promulgato in classi di studio neotestamentario non risulta certo di grande aiuto.<ref name="Male"/>
 
==Note==