Biografie cristologiche/Teologie multiculturali: differenze tra le versioni

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Il testo evangelico più comunemente citato per dimostrare le vedute anomale di Gesù riguardo alle donne è il resoconto dell'emorroissa e la contestuale risurrezione della figlia di Giairo, che appare in tutti e tre i Vangeli Sinottici: [https://www.biblegateway.com/passage/?search=matteo+9%3A18-26&version=CEI;LND Matteo 9:18-26], [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Marco+5%3A21-43&version=CEI;LND Marco 5:21-43], e [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luca+8%3A40-56&version=CEI;LND Luca 8:40-56]. La versione di Matteo inizia mentre Gesù sta insegnando; improvvisamente un "capo" (''archon''; Marco, fonte di Matteo, identifica specificamente l'uomo, chiamandolo "Giairo", un "capo della sinagoga") giunse e "gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà»." Matteo intensifica la situazione, dato che la versione di Marco riporta che la ragazza era solo malata. "E Gesú, alzatosi, lo seguí insieme ai suoi discepoli." Poi, interrompendo la storia della ragazza morta, Matteo racconta che "una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello" sperando di essere sanata. Gesù si gira, vede la donna, e dice: "Fatti animo, figliola, la tua fede ti ha guarita." Matteo conclude felicemente: "E in quell'istante la donna guarì." Riprendendo quindi la storia del padre disperato e della figlia morta, la narrazione continua descrivendo che "Gesù, arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo. Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E se ne sparse la fama in tutta quella regione."
 
Il femminismo cristiano adora questa storia poiché, se interpretata selettivamente, supporta perfettamente l'argomentazione che Gesù rifiuta qualsiasi pratica religiosa che non consideri le donne uguali agli uomini. Il problema di questa supposizione è che si basa su un ragionamento storico errato, ed una cattiva storia non conduce ad una buona teologia. Sebbene nessuna versione della storia citi [[w:Levitico|Levitico]], o menzioni l'impurità, o esprima sorpresa riguardo ad una donna con emorragia in pubblico, o trovi strano che Gesù tocchi un cadavere, o raffiguri Gesù che abolisce una qualsiasi legge, gli studiosi neotestamentari importano tutto ciò e ancor di più.<ref name="AmyLev">Su questa problematica si veda [[w:Amy-Jill Levine|Amy-Jill Levine]], "Discharging Responsibility: Matthean Jesus, Biblica Law, and Hemorrhaging Woman", in ''Treasures New and Old: Recent Contributions to Matthean Studies'', Society of Biblical Literature Symposium Series, nr. 1, curata da David R. Bauer & Mark Allan Powell, Scholar Press, 1996, pp. 379-397; anche Amy-Jill Levine (cur.), ''A Feminist Companion to Matthew'', Feminist Companion to the New Testament and Early Christian Writings, 1, Sheffield Academic Press, 2001, pp. 70-87.</ref> Pertanto si legge del "coraggio della donna nello spezzare igli pesantiinvalidanti tabù culturali impostile cosicché possa raggiungere Gesù direttamente ed essere completamente ripristinata ed integrata come persona con tutti i diritti nella propria società."<ref>Teresa Okure, "Feminist Interpretation in Africa", in Elisabeth Schüssler Fiorenza, ''Searching the Scriptures'', Vol. 1, Crossroads, 1993, p. 82. Si veda anche Elizabeth Amoah, "The Woman Who Decided to Break the Rules (Mc 5:25-29)", in Pobee & von Wartenberg-Potter (curr.), ''New Eyes for Reading, cit.'', p. 3.</ref> La conclusione inevitabile di tale lettura è il profitto pratico che ne ricavano oggi le donne nell'ambito della chiesa: "Continuare ad escludere le donne da certi ministeri cristiani sulla base di tabù ebraici fuori moda è nullificare e vanificare la liberazione che Gesù ha vinto per noi."<ref>Teresa Okure, "Women in the Bible", in Virginia Fabella & Mercy Amba Oduyoye (curr.), ''With Passion and Compassion: Third World Women Doing Theology'', Orbis Books, 1988, p. 55.</ref> Il fine, la liberazione delle donne oggi, comunque non giustifica i mezzi, il falso ritratto dell'Ebraismo.
 
Il termine "tabù" è già carico di per se stesso di significati negativi; una frase come "invalidanti tabù culturali" lo è ancor di più. Entrambi non hanno ragion d'essere, sono ingiustificati. Non c'è ragione per cui l'emorroissa non debbe stare in pubblico; non c'è ragione per cui essa non debbe chiedere aiuto a Gesù. Nessuna folla si ritira disgustata davanti a lei gridando "Vai via, vattene, donna sanguinante!" Le autorità non la costringono a chiudersi in casa o a proclamare per stada "Impura, impura!" Ed infine, Gesù non abroga nessuna Legge riguardo a nessun "invalidante tabù culturale", poiché non c'è una Legge che proibisca alla donna di toccarlo o a Gesù di toccare lei.<ref name="AmyLev"/>
 
In merito alle pratiche di purezza rituale, il gesuita [[w:John Meier|John Meier]] afferma correttamente:
{{q|Le Leggi di purezza del Pentateuco (Lev 15:25-30)<ref>[https://www.biblegateway.com/passage/?search=Lev+15%3A25-30&version=CEI;LND Levitico 15:25-30].</ref> non affermano esplicitamente che una ''zaba'' [donna con perdite uterine o vaginali] comunichi impurità rituale semplicemente toccando qualcuno — o, ''a fortiori'', nel caso di Gesù, il mantello di qualcuno. A meno di supporre che i contadini galilei comuni conoscessero e osservassero le regole più rigorose degli Esseni o anticipassero la ''halakhah'' del Rabbini successivi, non c'è motivo di pensare che la donna o Gesù pensassero che un'impurità venisse trasmessa dal di lei tocco dell'indumento di Gesù.|J. Meier, "The Historical Jesus and Purity"<ref name="Meier">John Meier, "The Historical Jesus and Purity", Catholic Biblical Association of America, St. John, agosto 2005, p. 19.</ref>}}
 
Notando il silenzio di Gesù riguardo all'impurità da cadavere, da mestruo e da eiaculazione, Meier conclude che "Gesù semplicemente non se ne importava nulla di questioni riguardanti impurezza rituale che ossessionava l'interesse di molti e pii ebrei del suo tempo."<ref name="Meier"/>
 
=="I Rabbini"==