La religione greca/La religione greca come mito, culto e rappresentazione: differenze tra le versioni
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m Spiriti e accenti in un nome greco |
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[[File:Hermes Logios Altemps 33.jpg|250px|right|thumb|''Ermes Loghios'' ((
Seppure nozione dibattuta<ref>{{q|Definire la religione è compito tanto ineludibile quanto improbo. È infatti evidente che, se una definizione non può prendere il posto di una indagine, quest'ultima non può avere luogo in assenza di una definizione.|Giovanni Filoramo, ''Religione'' in ''Dizionario delle religioni'' 1993, p. 621}}</ref>, la religione si esprime per mezzo di racconti, rappresentazioni artistiche, culti<ref>{{q|Le concezioni religiose si esprimono in simboli, in miti, in forme rituali e rappresentazioni artistiche che formano sistemi generali di orientamento del pensiero e di spiegazione del mondo, di valori ideali e di modelli di riferimento|Enrico Comba, ''Antropologia delle religioni. Un'introduzione''. Bari, Laterza, 2008, pag.3}}</ref>.
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Oggi vi è una riconsiderazione complessiva dello studio della religione greca: {{q|Il mito gioca la sua parte in questo insieme allo stesso titolo delle pratiche rituali e dei fatti di figurazione del divino: mito, rito, rappresentazione figurata, tali sono i tre momenti di espressione - verbale, gestuale, figurata - attraverso cui si manifesta l'esperienza religiosa dei Greci, ciascuno costituendo un linguaggio specifico che, fino nella sua associazione agli altri due, risponde a bisogni particolari e assume una funzione autonoma.|Jean-Pierre Vernant, ''Op.cit.'' p. 10}}
==Note==
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