Biografie cristologiche/Teologie multiculturali: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 6:
Le immagini negative dell'Ebraismo — legalistico, ossessionato dalla purezza, dominato dal Tempio, bellicoso, avido, in un modo o nell'altro ripugnante ai cristiani — appaiono non solo nell'interpretazione biblica ma anche nell'istruzione teologica, dalla teologia stessa alla cura spirituale e pastorale. Inoltre, si sono diffuse in tutto il mondo.
<ref name="Multi">Per questa sezione si sono consultate le seguenti fonti: Mary Boys, ''Has God Only One Blessing? Judaism as a Source of Christian Self-Understanding'', Paulist Press, 2000, partic. pp. 13-14, 79 e segg.
Qui ora la nostra discussione passa dagli studi biblici alla [[w:teologia della liberazione|teologia della liberazione]] e all'interpretazione moderna delle nuove correnti, riscontrando che l'istruzione cristiana in senso lato è tuttora segnata dall'antiebraismo. Ma in tali contesti, la cattiva ricerca si è trasformata in un malessere particolarmente pericoloso. I commenti negativi sugli ebrei e sull'Ebraismo diventano un mezzo per dimostrare come Gesù sia solidale coi poveri, con le donne, con la popolazione palestinese e con qualsiasi altro gruppo oppresso dall'"Occidente". I fini di tali interpretazioni sono lodevoli; i mezzi sono deplorevoli.<ref name="Multi"/>
==Teologia della liberazione==
La "teologia della liberazione" è la rubrica sotto cui le ''persone'', riflettendo su esperienze (usualmente ''personali'') di malvagità sistematica — razzismo, colonialismo, povertà, e l'onnipresente moltitudine di peccati — si rivolgono alle risorse delle proprie tradizioni religiose per cercare parole di conforto, di speranza e di realizzazione di cambiamento. Nella sua forma cristiana, la teologia della liberazione fa appello a Gesù come colui che predica le buona novella ai poveri e proclama la liberazione degli oppressi. Cominciando dal presupposto che Gesù redime dall'oppressione, i teologi della liberazione si rivolgono a due domande impellenti: "Redimere come?" e "Redimere da cosa?" Le risposte si riscontrano nell'area sociale: Gesù redime dall'oppressione politica ed economica, sessuale e razziale, sfidando qualsiasi forza che reprima l'integrità umana. Tutto bene finora.
Ma poi arrivano i particolari. Gesù deve redimere da qualcosa di ''tangibile''; la teologia deve avere una ricompensa pratica. Non è sufficiente discutere come Gesù redima dal "peccato" e dalla "morte" mentre dei bambini muoiono di fame e non c'è acqua potabile o accesso a cure mediche. Pertanto, il teologo della liberazione guarda la redenzione in termini pratici, ed il fulcro si concentra non tanto su sacramenti e soteriologia, ma su impero ed economia.<ref name="Multi"/>
==World Council of Churches==
|