Biografie cristologiche/Nuovo Testamento e antiebraismo: differenze tra le versioni

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Quanto al cosiddetto Concilio di Jamnia, questo sembra essere più una fantasia storica, già iniziata dai rabbini, che un fatto storico. Né si riesce a datare solidamente una qualsiasi "benedizione contro eretici" a quel tempo. La ''Birkhat ha-Minim'' fa la sua prima apparizione non nella Mishnah (200 ca.) ma nella Tosefta (''Berakhot'' 3:25), testo leggermente più tardo, e come osserva lo studioso Daniel Boyarin, "il testo stesso indica che il ''birkhat hamminim'' è di origine recente."<ref>Boyarin, ''Borderlines, cit.'', p. 69; la discussione che segue si basa su questo volume, partic. pp. 68-70.</ref> Inoltre, in questa versione più antica, quelli che sono "maledetti" includono i Farisei insieme ai ''minim''! Il resoconto del Talmud babilonese (''Berakhot'' 28b-29a) in merito alla composizione di questa "benedizione contro gli eretici" risale non al primo ma al quarto o persino al quinto secolo. Non solo manca di qualsiasi riferimento alla scomunica formale (e quindi non può essere direttamente applicata al Vangelo di Giovanni), ma ha fama di leggenda e non di storia. L'aneddoto dice quanto segue: "Disse Rabban Gamliel ai Saggi: «Può qualcuno di voi comporre una benedizione che riguardi i ''minim''?» Samuel ha-Katan [Sam il Corto, Sam il Minore] si alzò e la compose. L'anno successivo se la dimenticò e cercò per due o tre ore di ricordarsela, e non lo rimossero [da conduttore del servizio liturgico]." Boyarin nota che una storia simile viene raccontata nel Talmud palestinese (''Berakhot'' 9c) riguardo a questo stesso rabbino che si dimentica una preghiera, ma il testo non rende chiaro che la preghiera sia la Benedizione Contro gli Eretici. Come conclude Boyarin: "Il termine stesso ''minim'' viene attestato solo dalla Mishnah alla fine del secondo secolo... Né Flavio Giuseppe né Filone paiono aver idee di eresia."<ref>Boyarin, ''Borderlines, cit.'', p. 70.</ref> Pertanto, la Benedizione Contro gli Eretici non può stare alla base del linguaggio di ''aposynagogos'' del Vangelo di Giovanni.<ref name="Amy3"/>
 
Per concludere, occorre rassicurare i lettori d'oggi che gli ebrei non stanno ancora maledicendo i cristiani nelle sinagoghe.<ref>Anche la chiesa cattolica aveva esempi di tali "battute", con la preghiera ''Oremus et pro perfidis Judaeis'' che dal VI secolo si è protratta fino ai nostri anni '60, quando Papa Giovanni XXIII la fece togliere dal ''Messale Romano'' — la preghiera in italiano diceva: "Preghiamo anche per i ''perfidi'' ebrei, affinché il Signore e Dio nostro tolga il velo dai loro cuori e anche essi conoscano il Signore nostro Gesù Cristo. Dio onnipotente ed eterno, che non allontani dalla tua misercordia neppure la ''perfidia'' degli ebrei, esaudisci le nostre preghiere, che ti presentiamo per l'accecamento di quel popolo, affinché, conosciuta la luce della tua verità, che è Cristo, siano liberati dalle loro tenebre." Cfr. [https://books.google.it/books?id=zsp6RP2-HScC&pg=PT587&lpg=PT587&dq=preghiera+cristiana+%22perfidi+ebrei%22&source=bl&ots=OMxvccFJCs&sig=3e0halj6MdFT0uuPK-QGSxxV14A&hl=en&sa=X&ei=tPfpVJrKEsvxUNOMgbgE&ved=0CC8Q6AEwAg#v=onepage&q=preghiera%20cristiana%20%22perfidi%20ebrei%22&f=false Claudio Rendina, ''La santa casta della Chiesa'', Newton Compton Editori, 2013].</ref> La ''[[w:Amidah|Amidah]]'', preghiera più lunga in cui questa benedizione era stata posta, viene tuttora recitata in sinagoga, ma non contiene riferimenti a Nazareni o cristiani. Il testo attuale della benedizione è il seguente:
{{q|Per i calunniatori e per gli eretici non ci sia speranza, e tutti in un istante periscano; tutti i Tuoi nemici prontamente siano distrutti, e Tu umiliali prontamente, ai nostri giorni. Benedetto Tu, O Signore, che spezzi i nemici e pieghi i superbi.}}
 
==Più di un profeta==