Le religioni della Mesopotamia/Cronologia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 15:
* '''Fine del periodo cassita e arrivo in Mesopotamia degli Aramei'''. I continui conflitti con gli Assiri a nord e con gli Elamiti a est rende il regno babilonese più debole . Nel 1155 a.C. il re elamita Kutir-Nakhunte (1155-1140 a.C.) saccheggia Babilonia, trasferendo la statua di Marduk nella capitale elamita, la città di Susa, e ponendo fine alla dinastia cassita. Sempre nel XII secolo irrompono nella storia le tribù di pastori e predoni degli Aramei (''Akhlamu'', ''Aḫlamû''; la loro lingua semitica è imparentata a quella cananea) che premono lungo i confini assiri.
* '''Periodo della II dinastia di Isin'''. Con il crollo dei Cassiti emerge dalla città di Isin una nuova dinastia regnante che trasferisce la propria capitale a Babilonia. Con Nabucodonosor I (Nabû-kudurrī-uṣur I, 1125-1104 a.C.) questa nuova dinastia riesce ad allontanare definitivamente gli Elamiti dalla Mesopotamia, recuperando da Susa la statua del dio Marduk.
* '''Periodo neoassiro'''. Con il re Assurnasirpal II (Aššur-nâṣir-apli II, 883-859), il processo di restaurazione del dominio assiro si può ritenere concluso, il suo dominio coincide con quello dell'ultimo grande re del periodo medioassiro, Tiglatpileser I. Nel frattempo, dagli annali assiri del IX secolo a.C. sappiamo dell'esistenza di un altro popolo semitico, connesso agli Aramei ma etnicamente distinto da esso, formato da cinque tribù e che si stabilisce nel Sud della Mesopotamia, i Caldei (accadico: ''Kaldu''). Nel corso dell'VIII secolo a.C. tale etnia si mescolerà con gli altri popoli della Bassa Mesopotamia perdendo progressivamente le proprie caratteristiche. I rapporti tra Assiri e Babilonesi sono improntati a un sostanziale equilibrio, con una forte influenza religiosa e culturale da parte dei secondi (Adad-nirari III, 810-783 a.C., erigerà in Aššur la statua di Nabû, figlio del dio poliade di Babilonia Marduk). Tornata a svolgere un ruolo egemone nell'area, l'Assiria resta fragile sul piano interno con l'instaurarsi di potentati divisi tra loro. Tale condizione di debolezza non sfugge ai suoi nemici storici come il regno di Urartu (assiro: ''Urarṭu''
* '''Egemonia e tramonto dell'impero neoassiro; il periodo neobabilonese'''. Nell'arco del VII secolo l'impero neoassiro, con capitale Ninive, raggiunge il suo apogeo. Con Sennacherib (Sîn-aḫḫe-eriba, 604-781 a.C.) il tema babilonese torna a emergere con tutta la sua problematicità. Le dinastie caldee con i loro alleati Elamiti premono per l'indipendenza di Babilonia, il confronto si risolve ancora a favore degli Assiri, con il Sennacherib che mette sul trono della città il proprio figlio Aššur-nadin-šumi, ma in uno scontro gli Elamiti catturano il nuovo re assiro di Babilonia. Esasperato da nuovi confronti, nel 693 a.C., Sennacherib giunge in forze e rade al suolo la città di Babilonia allagando le sue rovine. Il figlio di Sennacherib, Esarhaddon (Aššur-aḫḫe-iddina, 680-669 a.C.), ripara all'opera empia del padre, ricostruendo Babilonia, riportandovi le statue degli dèi trasferiti nei santuari assiri, e incoronandosi re della città. Erede Esarhaddon sara Assurbanipal (Aššur-bāni-apli, 668-631 a.C.) il quale manterrà potente l'impero, coltivandone personalmente gli aspetti culturali. Esperto scriba, Assurbanipal costruirà nel suo magnifico palazzo una imponente biblioteca con la pretesa di raccogliervi tutta la letteratura allora conosciuta. Grazie al ritrovamento di questa biblioteca, occorso nel XIX secolo, sono giunte a noi numerose opere babilonesi. Sul trono di Babilonia Assurbanipal pose suo fratello Šamaš-šuma-ukin (667-648 a.C.) il quale presto, tuttavia, si rese indipendente e a capo di una coalizione composta dai tradizionali nemici degli assiri, gli Elamiti. Assurbanipal decise quindi dapprima di inviare un generale, Bel-ibni, per riconquistare Babilonia , punire il fratello traditore, il quale perirà tra le fiamme del suo palazzo, e insediarvi un governatore assiro; poi di stroncare definitivamente il proprio nemico tradizionale, l'Elam, che sarà conquistato e definitivamente distrutto. Con il figlio di Assurbanipal, Aššur-etil-ilani (630-627 a.C.), la formidabile potenza assira inizia a declinare, sul trono di Babilonia si insedia una dinastia caldea, quella di Nabopolassar (Nabû-apla-uṣur, 625-605 a.C.), il quale, dapprima espelle dal territorio babilonese gli ultimi eserciti assiri, invadendone successivamente i territori. Contemporaneamente, l'impero assiro veniva investito da Oriente dagli eserciti dei Medi guidati da Ciassare (Ḫavachštra, 625-585 a.C.), e quando Nabopolassar giungerà nel 610 a.C. alle mura della città di Aššur, Ciassare aveva già conquistato la città. L'alleanza tra Babilonesi e Medi occorrerà comunque nella conquista, comune, di Ninive occorsa nel 612 a.C.: l'impero assiro è dunque definitivamente distrutto, sostituito nella sua egemonia dall'impero neobabilonese. Erede di Nabopalassar è Nabucodonosor II (Nabû-kudurrī-uṣur II, 604-562).
|