Biografie cristologiche/Da setta ebraica a chiesa dei Gentili: differenze tra le versioni

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Alla fine del primo secolo e certamente prima che il canone del Nuovo testamento fosse consolidato, la chiesa era divenuta prevalentemente gentile. Il vangelo senza Legge di Paolo trionfò sull'insistenza di Matteo che "non passerà neppure un iota o un segno dalla Legge" (5:18). L'insistenza di Marco che Gesù "dichiarava puri tutti gli alimenti" (7:19) trionfò sull'insistenza di Giacomo su requisiti minimi per i gentili cristiani (Atti 15). Tali spostamenti emarginarono i membri ebrei della chiesa, che ritenevano la Torah una parte essenziale della loro identià. Duemila anni dopo, poco conforto traggono gli ebrei dal venir tacciati "nemici di Dio" per vantaggio della chiesa (Rm 11:28) o che sono tagliati via dal tronco del vero Israele. La visione paolina che "non c'è più giudeo né greco... in Cristo Gesù" (Gal 3:28) non è una buona novella per gli ebrei, la cui identità viene quindi cancellata: nella chiesa, questa visione divenne reale.<ref name="Boya"/><ref>Graeme Rutherford, ''The Heart of Christianity: Romans [chapters] 1 to 8'', II ed., Bible Reading Fellowship. 1993, pp. 112-148; cfr. anche Alessandro Sacchi, ''Lettera ai Romani'', Città Nuova. 2000, ''passim''.</ref>
 
Quelle pratiche che preservavano l'identità ebraica dei primi seguaci di Gesù, quelle pratiche che Pietro e Giacomo avevano tenute care, sarebbero diventate eccentricità; alla fine divennero eresie. Nella sua ''Epistola'' 79, scritta ad [[w:Agostino di Ippona|Agostino]], [[w:San Girolamo|Girolamo]] (m. 420) cita un gruppo chiamato "Nazareni, che accettano il Messia in un modo tale che non cessano di osservare la vecchia Legge." Praticano la circoncisione, celebrano lo Shabbat, e seguono le regole alimentari ebraiche. Di questi dice "Desiderando essere sia ebrei sia cristiani, non sono né l'uno né l'altro" (''Epistola'' 112).
 
Se la chiesa fosse rimasta una setta ebraica, non avrebbe realizzato la sua missione universale. Se l'Ebraismo avesse rinunciato alle sue pratiche particolariste, sarebbe scomparso dalla storia. Il fatto che i due movimenti si separarono alla fine rese possibile la sopravvivenza di ciascuno. Ma né Pietro, né Giacomo o Paolo avrebbero visto questa separazione formale. Pietro e Paolo si crede siano stati uccisi durante la persecuzione dei cristiani a Roma dall'imperatore [[w:Nerone|Nerone]] nel 64; Giacomo fu giustiziato due anni prima, a Gerusalemme, da un sommo sacerdote ''ad interim'', con l'accusa — come afferma Flavio Giuseppe — di "aver trasgredito la Legge" (''Antichità'' 20.197-203), sebbene non sia affatto chiaro se l'accusa avesse a che fare con proclamazioni cristiane. Flavio Giuseppe commenta anche che "i maggiorenti tra noi" (sicuramente ebrei, probabilmente Farisei) protestarono per questa esecuzione.<ref name="Boya"/>
 
Le leggende di Pietro e Paolo e Giacomo crebbero. Libri vennero scritti a loro nome, miracoli vennero loro attribuiti, quadri li raffigurarono. Ma tra tutti i resoconti di miracoli che presumibilmente fecero, uno rimane indiscusso. Tra lotte e compromessi, immaginazione e praticità, questi tre ebrei riuscirono a conservare il messaggio di Gesù.<ref name="Boya"/><ref name="AmyJill2"/>
 
Gesù non svolse una missione tra i gentili. I suoi seguaci dovettero adattare il messaggio, proprio come qualsiasi missionario di successo impara a parlare la lingua e ad usare le immagini del gruppo che sta evangelizzando. Il messaggio si dovette conformare, data la proclamazione della risurrezione di Gesù. Questa prima generazione dei seguaci di Gesù assicurarono la continuità tra il messaggio annunciato da Gesù di Nazaret ed il messaggio annunciato su di lui. Il canone del Nuovo Testamento, ponendo le storie di Gesù, di Pietro e di Giacomo prima delle Lettere paoline, afferma questa continuità. Le Lettere di Paolo, sebbene scritte prima dei Quattro Vangeli, li seguono nell'ordine canonico; gli scritti di Paolo devono essere letti attraverso il filtro dei Vangeli. Sebbene Paolo, ed in minor misura Giacome e Pietro, siano oggigiorno accusati di aver trasformato il messaggio del regno di Dio che Gesù proclamò, in una proclamazione di Gesù stesso, l'accusa è esagerata. L'ipotesi presume che Gesù stesso non avesse pretese messianiche, quale che siano i particolari della loro configurazione. Ciò è improbabile. Sicuramente Gesù reputava di avere una commissione speciale da Dio per guarire, per preparare la gente all'arrivo del regno dei cieli, per parlare di sua propria autorità e non come gli scribi, e di essere un "unto", un "messia". Se Gesù non avesse pensato di essere un o il messia, quale che sia la definizione del termine, egli era forse l'unico del suo circolo a non pensarlo. Inoltre, l'affermazione che Paolo in qualche modo si inventò il Cristianesimo rielaborando il messaggio di Gesù per adattarlo ai gentili, ignora la visione di Zaccaria dei gentili che affluiscono a Sion ''come gentili'', e ignora ciò che Pietro e Paolo constatarono coi loro occhi, cioè, la presenza di attività carismatica tra gentili, come la glossolalia e le esperienze visionarie. Se Gesù ''fosse'' un o il messia è un'altra questione, che può essere risolta solo dalla voce della fede, non dalla voce dello storico.<ref name="Boya"/><ref name="AmyJill2"/>
 
Nell'ambito della chiese Gesù fu proclamato il Messia, il redentore dal peccato e dalla morte, il Figlio di Dio. Fuori dalla chiesa, gli ebrei che credevano alla venuta di un messia — e non tutti lo credevano — ancora aspettarono l'era messianica, il tempo in cui le guerre sarebbero cessate, i morti sarebbero risorti, e la giustizia avrebbe regnato. Ma le guerre continuarono, la tombe rimasero chiuse, ed il regno di Dio non arrivò. Sebbene i confini tra chiesa e sinagoga rimanessero fluidi anche dopo il periodo di Costantino, la chiesa gentile e la sinagoga ebraica si erano separate. Ognuna affermava il nome di Israele; l'esistenza dell'una metteva in questione le affermazioni dell'altra. Incomprensione, polemica e persecuzione avrebbero rimpiazzato i rami dell'olivo.<ref name="Boya"/>
 
==Note==
<references/>
 
{{Avanzamento|75100%|5 febbraio 2015}}
[[Categoria:Biografie cristologiche|Da setta ebraica a chiesa dei Gentili]]