Le religioni della Mesopotamia/I Babilonesi: differenze tra le versioni
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Gli Amorrei sono quel popolo parlante una lingua semitica che, a cavallo del XX secolo a.C. e provenendo da Occidente, si infiltrarono e saccheggiarono le città neo sumere, provocando, unitamente al popolo dei Gutei proveniente da Oriente, il collasso della dinastia di Ur III.
Nel mosaico di piccole città-stato amorree collocate
Hammurapi non si limita a unificare la Mesopotamia sotto il suo regno ma, per mezzo di questo, si pone all'origine di una profonda riforma religiosa. Gli Amorrei volgevano il proprio culto a divinità di tipo astrale piuttosto che a divinità inerenti alla terra e alla fertilità quali quelle sumeriche. Le divinità predilette dalle genti amorree erano quindi Iśtar (qui intesa anche come Stella del mattino, Venere), Adad (dio della tempesta, conosciuto anche con i nomi semitico-occidentali di Wer o Mer) e, soprattutto, Ŝamaŝ (dio Sole), potenza della giustizia divina. Le città settentrionali rivolgeranno, comunque, sempre culti particolari alle proprie divinità poliadi e, per quanto attiene Babilonia, al dio Marduk. In questo contesto di mutamento etnico e religioso, Hammurapi sarà il primo re a rifiutare la propria "divinizzazione", tradizione avviata con il re accadico Naram-Sîn (2273- 2219 a.C.) e seguita anche dalle dinastie neo sumeriche di Ur III; Hammurapi sceglierà invece di indicarsi come "pastore" (accadico: ''rē'û'') del suo popolo.
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