Le religioni della Mesopotamia/Ziqqurat: differenze tra le versioni

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[[File:Etemenanki Berlin.jpg|400px|right|thumb| Modello della ''ziqqurat'' di Babilonia, l'Etemenanki, conservato al Museo di Berlino.]]
Le ''ziqqurat'' (sumerico: ''u<sub>6</sub>-nir''; accadico: ''ziqquratu'', ''ziqratu'', ''seqquratu'') sono delle strutture religiose, più precisamente delle piattaforme cultuali sovrapposte, diffuse lungo tutta la Mesopotamia, ma anche sull'altipiano iranico e nelle zone dell'odierno Turkmenistan. La loro struttura si compone in genere di diversi strati di mattoni in fango (argilla) mischiato con paglia, anche inframmezzati con canne, e quindi essiccati al sole, avvolti all'esterno da mattoni cotti nei forni. La quasi totalità dei resti delle ''ziqqurat'' è praticamente eroso e quindi è difficile immaginarne la forma, l’aspetto, e anche la funzione. È probabile, tuttavia, che l'utilizzo della maggior parte di queste strutture religiose fosse solo l'esterno, con una rampa di scale che conduceva alla loro cima.<br>
Notevole eccezione è la ''ziqqurat'' di Uruk (XX-X secolo a.C.), eretta all'interno dell'area sacra dell'E-anna (santuario di An/Anu) che conserva alla sua cima un tempio, dedicato in epoca cassita alla dea Inanna (Ištar) (vedi immagine ala lato).
 
Il significato simbolico e religioso della loro conformazione è stato chiarito da Mircea Eliade: