Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/Enûma Eliš: differenze tra le versioni

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Le origini dell'opera sono sconosciute (le versioni pervenute sono tutte tarde, del I millennio a.C.: in particolare, sono sopravvissute, tra le altre, copie assire dalla Biblioteca di Assurbanipal, ma anche copie degli studenti che si istruivano per diventare scribi<ref>Leonard W. King, ''[http://books.google.it/books?id=ryzv-R2XUzgC Enuma Elish (2 Volumes in One)]'', Cosimo, Inc., 2010, p. XXV-XXVI.</ref>). La sua scoperta è datata al 1875, grazie all'assiriologo britannico George Smith (1840-1876), peraltro il primo assiriologo a individuare il ''Poema di Atraḫasis''.
 
Tuttavia Mario Liverani osserva come già nella Babilonia di Hammurabi (Ḫammurapi I) si sia avviata una riforma religiosa a vantaggio delle divinità astrali (come Šamaš, Adad o Ištar) con un ridimensionamento di quelle sumeriche; in tal senso la Babilonia si indirizza a far assurgere il suo dio [[poliade]], Marduk, al vertice divino, tale ultima opera, tuttavia, «troverà piena attuazione solo con Nabucodonosor I, mezzo millennio dopo Hammurabi.»<ref>Mario Liverani, ''Antico Oriente'', 2011, p.354.</ref>.
{{quote|Un secondo filone è quello della collocazione di Marduk al centro dell'immaginario cosmogonico e cosmologico, in sostituzione di Enlil e in parziale identificazione con lui. Ma questa operazione, consegnata al poema cultuale detto ''Enûma Eliš'' ("Quando in alto" dalle parole iniziali), recitato nella festa del Nuovo Anno babilonese, si realizzerà per quanto ne sappiamo, solo con Nabucodonosor I|Mario Liverani, ''Antico Oriente'', 2011, pp. 355-6}}