Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo/Dalla periferia al centro in America: differenze tra le versioni

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L'Ebraismo in conflitto non è un tema nuova in letteratura. La tradizione è spesso stata esplicitata in termini dialettici, specialmente da scrittori cresciuti in un milieu tradizionale che poi hanno abbandonato l'ambiente [[w:ebraismo ortodosso|ortodosso]]. Esiste una forte letteratura yiddish che rappresenta una tendenza secolarizzante. Sulla scena moderna contemporanea, il [[w:premio Nobel per la letteratura|premio Nobel 1978]], '''[[w:Isaac Bashevis Singer|Isaac Bashevis Singer]]''' (1904-1991) ha tentato di illustrare il mondo moderno coi suoi conflitti interni e le sue ramificazioni, particolarmente nelle sue serie ''The Manor'' e ''The Estate'', in cui segue le vicende di certe famiglie ebree, in stile naturalista e spesso autobiografico. Quella di Singer è infatti una narrativa realistica, intessuta di dinamiche storiche e sociali che vengono vividamente rievocate. Singer pone attenzione alla trama ed al mondo interiore dei personaggi, mettendone in luce i travagli e le debolezze, i loro desideri di gloria ed il loro bisogno d'amore, il problema dell'identità in lotta tra un sistema di valori tradizionali e l'inesorabile processo di secolarizzazione e di assimilazione del popolo ebraico alla cultura dominante. Come scrittore, Singer considerava il proprio ruolo marginalmente influente: "Gli scrittori possono stimolare la mente, ma non possono dirigerla. Il tempo cambia le cose, Dio cambia le cose, i dittatori cambiano le cose, ma gli scrittori non possono cambiare nulla".<ref name="Singer">Si vedano le notizie biblio-biografiche su [[w:Isaac Bashevis Singer|Wikipedia, ''s.v.'']] L'opera di Singer fu scritta inizialmente in yiddish, poi tradotta in lingua inglese e quindi in altre lingue, sul mercato internazionale. Nell'ambito della sua produzione, tradotti in italiano, si segnalano i romanzi ''[[w:Satana a Goray|Satana a Goray]]'' (1935), ''[[w:La famiglia Moskat|La famiglia Moskat]]'' (1950), ''[[w:La fortezza (Singer)|La fortezza]]'' (1957), ''[[w:Il mago di Lublino|Il mago di Lublino]]'' (1960), ''[[w:La proprietà|La proprietà]]'' (1969), ''[[w:Nemici: una storia d'amore|Nemici: una storia d'amore]]'' (1972), ''[[w:Shosha (romanzo)|Shosha]]'' (1978), ''[[w:Ombre sull'Hudson|Ombre sull'Hudson]]'' (2000) e le raccolte di racconti ''[[w:Gimpel l'idiota|Gimpel l'idiota]]'' (1957), ''[[w:I due bugiardi|:I due bugiardi]]'' (1961), ''[[w:Un amico di Kafka|Un amico di Kafka]]'' (1970), ''[[w:Una corona di piume|Una corona di piume]]'' (1973) e ''[[w:La morte di Matusalemme|La morte di Matusalemme]]'' (1988).</ref> Anche '''Chaim Grade''' (1910-1982) ha descritto il mondo tradizionale in conflitto. Per esempio, il suo ''Di Agune'' (1961), in yiddish, contrappone le forze che aderiscono alla più stretta interpretazione della legge ebraica contro quelle di tendenza liberalizzante o quelle soggette ad altre forze diverse.<ref>''Di Agune'', trad. ingl. ''[[:en:w:The Agunah|The Agunah]]'', Twayne Publishers, 1974.</ref> Non solo troviamo disaccordo intellettuale e conflitto tra fede e ragione, ma anche tra disciplina ed istinto. Ma tale materiale costituiva il fondamento di certi temi presenti nel XIX secolo, quando altri venti inziarono a soffiare nel mondo ebraico. I valori potevano allora essere confrontati e contrapposti man mano che le influenze straniere si facevano sentire. L'[[w:Illuminismo|Illuminismo]] fu una forza potente, ed il conflitto che risultò dal suo contatto fu espresso in svariati libri, come quello autobiografico di '''Moshe Leib Lilienblum''', ''Ḥaṭṭot Ne`urim'' del 1876.<ref>[[:en:w:Moshe Leib Lilienblum|Moshe Leib Lilienblum]] (1843-1910) fu autore e accademico, scrisse diverse opere e cercò di produrre una nuova visione dell'Ebraismo, attraverso i suoi saggi ed i suoi articoli, promuovendo inoltre l'idea del reinsediamento degli ebrei in Palestina. Cfr. ''[[w:JewishEncyclopedia|Jewish Encyclopedia]]'', [http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=418&letter=L articolo su Lilienblum].</ref>
 
Tuttavia, mentre la linea illuminista contesta il pensiero tradizionale, Potok lo vedi in temini empatici, che siano comprensibili all'estraneo, "a chi viene dal difuori". Nei suoi romanzi, l'Ebraismo americano più rigoroso viene contestato sia da fonti alternative di verità, sia dalla forma "[[w:Ebraismo conservatore|Conservatrice]]" di Ebraismo, che permette ed incoraggia l'uso della ricerca scientifica, vicino in certo modo al [[Guida maimonidea|pensiero maimonideo]]. ''[[w:Danny l'eletto|The Chosen]]'' ed il suo seguito, ''The Promise'', sono presentati dal punto di vista del figlio di un insegnante talmudico moderno, Malter, in un sobborgo ortodosso di New York.<ref name="Potok">''The Chosen'' (1967), tr. Marcella Bonsanti, Garzanti 1990; da cui il film: ''[http://www.imdb.com/title/tt0082175/ Gli eletti]'' (1988); ''The Promise'' (1969), tr. Marcella Bonsanti, ''La scelta di Reuven'', Garzanti, 2000. Per una bibliografia completa di Potok, si veda [http://www.gradesaver.com/author/chaim-potok "Biography of Chaim Potok"] su ''gradesaver''.</ref> Un'amicizia sorprendente viene cementata dopo una partita di baseball con una scuola [[w:chassidismo|chassidica]], quando Danny Saunders, il lanciatore, quasi cava un occhio a Malter. Danny è indicato come successore di suo padre, il [[w:Rebbe|Rebbe]] della setta chassidica. Ma mostra talenti in varie direzioni e non riesce a limitare i suoi orizzonti esclusivamente al mondo talmudico. Malter, di estrazione più liberale, vuole laurearsi in filosofia e inoltre ricevere l'[[w:Semikhah|ordinazione]] al rabbinato. ''The Chosen'' copre il periodo delle medie e del liceo, fino al primo anno di università, e presenta ambienti contrastanti e famiglie divergenti. ''The Promise'' continua la storia, sviluppando le rispettive carriere. I titoli dei due libri indicano i temi trattati. Il primo riguarda i due personaggi nelle proprie scelte, mentre il secondo indica le opzioni che hanno accettato. Se sono scelti da Dio, come lo sono tutti gli ebrei nell'interpretazione della tradizione, l'individuo deve reciprocare affinché il dialogo uomo-Dio possa avvenire.<ref name="Potok"/>
 
Sia Danny che Malter devono affrontare il conflitto. Danny deve uscire dal suo contesto rigidamente circoscritto con le relative aspettative ben definite nei suoi riguardi, onde poter essere veramente se stesso. Inizia a divorare tenacemente tutte le possibili informazioni secolari, del mondo esterno, ma alla fine rimane nel suo ambiente e continua a pensare come un [[w:chassid|chassid]]. Malter, anch'egli un brillante studente, viene incoraggiato a diversificare i propri interessi, ma aspira al cuore della tradizione e vuole ricevere l'ordinazione rabbinica dal fanatico Rav Kalman, arrivato recentemente dall'Europa. Kalman è strenuamente opposto al metodo scolasdtico di Malter nella maniera applicata al Talmud: "Da che parte stai? Stai col vero Yiddishkeit, o stai un po' nel percorso di Gordon?" La domanda posta da Kalman a Malter si riferisce alle nozioni "eretiche sull'Ebraismo promosse all'amico di quest'ultimo, il Professor Gordon, in cui il fondamentalismo è rifiutato. Sia Danny che Malter in modi differenti vogliono restare in entrambi i mondi totalmente ed incondizionatamente, rimanere completamente dediti all'Ebraismo ma anche familiarizzarsi con ogni aspetto del pensiero contemporaneo.<ref name="Potok"/>
 
Questi romanzi, come anche successive opere di Potok, presedntano una sintesi di mondi. La psicologia degli individui e le relazioni famigliari vengono abilmente intrecciate col conflitto. Sebbene quella di Potok non sia la più grande letteratura ebraica contemporanea, e non abbia l'estro e la genialità, l'humour e l'immaginazione di alcuni degli scrittori qui già presentati, tuttavia riesce a creare una consapevolezza di problematiche ebraiche per un pubblico contemporaneo in maniera gradevole.<ref name="Potok"/> In conclusione, esiste un'atmosfera a volte monotona e invariabilmente malinconica in romanzi che si leggono come se volessero a tutti i costi illustrare una tesi, piuttosto che essere trasportati dall vitalità dei personaggi e della trama. E sono anche romanzi di idee piuttosto che di personaggi in azione, sebbene aspirino ad essere entrambi. Ma l'opera è pur sempre una riaffermazione importante di un conflitto perenne già illuminato da letteratura precedente. È letteratura avvincente, si legge con piacere e possiede un accento americano unico.<ref name="Hana"/>
 
==Note==
<references/>
 
{{Avanzamento|75100%|24 dicembre 2014}}
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