Manuale nautico/Imbarcazioni a Vela: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Gaff-rigged-sail-nr.svg|thumb|250px|right|Struttura della vela. 1, 2, 3, 4 - lato d'infieritura, bordame o piede o base, balumina (caduta poppiera), lato superiore ; 5, 6, 7, 8 - angolo di penna, angolo di mura, angolo di scotta, angolo di drizza; 9, 10, 11, 12, 13, 14 - presa di penna, (10/13)presa di terzarolo, presa di mura, presa di scotta, presa di drizza 15/16 - relinga; 17 - ; 18 - ferzo (striscia di tessuto); 19 - terzarolo; 20 /21 - matafioni.
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Le vele per qualsiasi tipologia appartengano, hanno una struttura basata su una specifica nomenclatura, prendiamo in esempio la vela aurica, più precisamente la randa.
 
Osservandone la forma possiamo distinguerne quattro lati, ovvero il lato supeioresuperiore, il lato inferiore, il lato poppiero, denominato '''balumina''' è chiamata così la caduta poppiera di una vela, cioè il bordo di uscita del vento che scorre parallelamente alla superficie del mare., questo quindi è compreso fra l'angolo superiore, anche detto di drizza, e l'angolo inferiore o di scotta. Opposto alla balumina della randa troviamo il lato poppiero o di '''infieritura''', lato della vela che va dall' angolo di penna all' angolo di mura. Nel caso della randa è il lato della vela verticale parallela all' albero dove è armata. Ad ogni angolo della vela poi corrisponde una presa dove andrà a scorrere il sartiame e le cime.
 
Nel caso si parli invece di vele quadre il lato d'infieritura si trova sopra, mentre la caduta poppiera corrisponde al lato inferiore, queste essendo poste trasversalmente, rispetto all'asse longitudinale della nave hanno due faccie, una verso proravia, denominata '''faccia''' ed una verso poppavia.