La religione greca/Le religioni ellenistiche: differenze tra le versioni
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Di conseguenza i culti delle città-stato greche, città ormai integrate nell'Impero macedone, vanno indirizzandosi sempre più verso l'interiorizzazione personale non dovendo più garantire, questi culti cittadini, la difesa o il predominio della singola città. Tale interiorizzazione del culto religioso si accompagna volentieri alla fondazione di confraternite e associazioni cultuali e spirituali <ref>John Gwyn Griffiths 3901</ref>composte da individui che condividono lo stesso credo e le medesime pratiche rituali o iniziatiche, spesso indirizzate al medesimo dio.
Altra importante caratteristica propria delle religioni ellenistiche è la grande attenzione all'astrologia. Sulla scia dell'astronomia babilonese che aveva dimostrato che i corpi celesti si muovevano sempre secondo un ordine fisso che poteva essere predetto, e sulla conseguente credenza, sempre babilonese, che questi corpi celesti influenzavano gli eventi sulla terra, si diffuse per il mondo ellenistico quella cultura che faceva della lettura degli eventi celesti un modo per profetizzare in anticipo gli eventi mondani<ref>John Gwyn Griffiths 3901</ref>. Insieme all'astrologia, anche la magia si diffuse per tutto il mondo ellenistico. Tali pratiche magiche riguardavano specialmente il modo di affrontare le malattie e si basavano sulla credenza nei "demoni", quegli intermediari tra il mondo divino e quello umano che, tuttavia, venivano suddivisi in due differenti categorie: i demoni benigni e quelli maligni,
Ulteriore influenza propria dell'Oriente fu infine la deificazione dei sovrani. Già presente nella cultura babilonese e in quella egizia, la deificazione dei sovrani consentirà la deificazione dello stesso Alessandro Magno<ref>John Gwyn Griffiths 3902</ref>. Va ricordato, tuttavia, che tale deificazione non consisteva tanto nel ritenere che il sovrano, in questo caso Alessandro Magno, fosse un dio, quanto piuttosto che su tale figura aleggiava una sorta di sacro potere divino a cui si poteva e si doveva tributare il culto<ref>John Gwyn Griffiths 3902</ref>. Questa innovazione, per quanto estranea in origine alla cultura greca, fu facilmente compresa all'interno dell'antico culto greco
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