Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo/Letteratura ebraica tra patria ed esilio: differenze tra le versioni

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Ciò somiglia molto alla storia narrata da Kafka ne ''Il Processo'', dove la morte interviene al momento della comprensione.<ref name="Bialik"/><ref name="Yudkin"/>
 
[[File:Bialik & Ravnitzki.jpeg|thumb|left|Bialik con l'editore e giornalista Yehoshua Khane Ravnitzki nel 1934]]
L'eroe della poesia di Bialik è il poeta stesso, che appare ogni volta come il ricercatore solitario condannato alla delusione. La sua biografia assomiglia alla sua letteratura: ridusse presto la sua produzione letteraria centrale, imponendo uno stretto silenzio alla sua musa per dedicarsi invece all'attività editoriale e a raccogliere in antologie i tesori letterari nazionali, rabbinici, medievali e moderni. Col suo arrivo in Palestina nel 1924, la letteratura della diaspora ebraica accusò una grossa perdita: infatti sono proprio gli anni '20 che segnano il trasferimento del centro letterario di lingua ebraica a Eretz Yisrael.<ref>La ''Terra di Israele'' (in ebraico: אֶרֶץ יִשְׂרָאֵל, ''Eretz Yisrael'') è la regione che, secondo la Bibbia ebraica, fu promessa da Dio ai discendenti di Abramo attraverso suo figlio Isacco (cfr. [http://www.gotothebible.com/Barnes/Genesis/15.html ''Albert Barnes Notes on the Bible - Genesis 15'']) e agli Israeliti, discendenti di Giacobbe, nipote di Abramo. Costituisce la Terra promessa ed è parte del patto fatto con Abramo, Giacobbe e Israele. La tradizione ebraica considera la promessa valida per tutti gli ebrei, compresi i discendenti dei convertiti. Il termine non deve essere confuso con il nome ufficiale dello Stato di Israele, che è uno stato politico moderno più piccolo compreso nei suoi confini biblici e storici. Però dalla "Guerra dei sei giorni" del 1967 il termine e il concetto sono stati politicizzati e usati per giustificare le politiche dei partiti israeliani di destra, come il Likud (cfr. Raffaella A. Del Sarto, [http://ies.berkeley.edu/research/DelSartoIsraelMed.pdf ''L'identità contestata di Israele e il Mediterraneo, L'asse territoriale-politico: Eretz Israel versus Medinat Israel'', pag. 8]).</ref> La diaspora doveva essere compressa ed erosa dalle forze del comunismo nell'Unione Sovietica, dall'assimilazione e unilinguismo in America, e infine fisicamente dall'Olocausto due decenni dopo. L'ebraico venne coltivato soltanto nello ''yishuv'' (cioè, l'insediamento ebraico in Palestina), che stava aumentando d numero e di forza. L'ebraico era ora la lingua ufficiale di un piccolo ma dedicato gruppo di "anime elette", ed era destinato a diventare lo strumento del nuovo Stato futuro. Di conseguenza, il tipo di letteratura cambiò: l'ebraico, la lingua letteraria, divenne ora anche il vernacolo, la ''lingua volgare'', lingua madre di un numero sempre maggiore di residenti, idioma comune e non più una lingua speciale usata per funzioni particolari. Bialik aveva rappresentato uno spostamento dal sacralismo al secolarismo del quale faceva parte — quel vecchio mondo doveva morire ed egli ne offrì l'eulogia.<ref name="Bialik"/>
 
==Galleria degli autori==
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Bialik & Ravnitzki.jpeg|Bialik con l'editore e giornalista Yehoshua Khane Ravnitzki nel 1934
Agnon.jpg|Shmuel Yosef Agnon nel 1945
פרס נובל קרל לינדול.JPG|Karl Lindol comunica ad Agnon l'assegnazione del Premio Nobel, 1966