La religione greca/Le teologie dei filosofi/Socrate, la cura dell'anima come servizio al Dio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 38:
Resta a questo punto da chiarire quale sia la nozione di anima (ψυχή) propria di Socrate e in che cosa consista questa "cura" e in cosa corrisponda l'idea del dio in Socrate.
 
Se la nozione di ψυχή vive, nell'interpretazione orfica, un preciso punto di rottura rispetto alla concezione omerica come semplice "fantasma" vagante nell'Ade privo di volitività e affettività, acquisendo il ruolo di vera natura dell'uomo, condannata alla metesomatosimetemsomatosi per un sua colpa originaria che l'ha allontanata dal suo puro stato divino imprigionandola nel corpo, con Socrate (almeno nell'interpretazione data da Platone, ma tale interpretazione è probabilmente autentica<ref>Mario Vegetti. ''L'etica degli antichi''. Bari, Laterza, 2010, pp. 90.</ref>) in tale nozione:
{{quote|va situata la svolta decisiva attraverso la quale il tema dell'anima esce dal contesto religioso, proprio di orfismo e pitagorismo, per diventare, attraverso un processo di individualizzazione e di moralizzazione, il fulcro del discorso morale|Mario Vegetti. ''L'etica degli antichi''. Bari, Laterza, 2010, pp. 90-91}}