Dialogo operativo/Premessa: differenze tra le versioni

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aggiunta delle informazioni del manuale dalla prima pagina, riorganizzazione delle motivazioni
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== Scenario ==
 
=== Tempi nuovi e problemi vecchi ===
 
La realtà del terzo millennio, per certi versi, ha delle caratteristiche che in passato non hanno precedenti paragonabili. L'umanità del terzo millennio deve affrontare delle difficoltà che in precedenza non erano presenti o perlomeno avevano caratteristiche diverse.
 
D'altra parte tutta una serie di problemi che si possono definire antichi sono irrisolti ancora oggi. E di questo fatto ci sarebbe da vergognarsi personalmente e collettivamente. Insomma una bella fetta di Storia è abbondantemente documentata, conosciuta e commentata, ma le persone ripetono più o meno sempre gli stessi errori di fondo, soprusi, violenze, incomprensioni, incidenti e ingiustizie varie.
Per questo motivo è opportuno almeno provare a sviluppare e imparare nuovi modi e nuove abilità che consentano di affrontare e risolvere questi problemi così come è sempre stato fatto da tutte le forme di vita che ci hanno preceduto nel cammino evolutivo, pena l'estinzione.<ref>George Carlin, salvare il pianeta http://www.youtube.com/watch?v=QXvK359TL2Y</ref>
 
Per questo motivo sarebbe ora di provare a sviluppare e imparare nuovi modi e nuove abilità che consentano di affrontare e risolvere questi problemi sia nuovi di zecca che cronici. Adattarsi o morire, così come è sempre stato fatto da tutte le forme di vita che ci hanno preceduto nel cammino evolutivo, pena l'estinzione.<ref>George Carlin, salvare il pianeta http://www.youtube.com/watch?v=QXvK359TL2Y</ref>
 
PerMeglio questorassegnarsi motivo è opportuno affrontare le nuove situazioni,o costruire nuovi strumenti e ingegnarsi per superarle così come èci sempreviene statosuggerito fattoanche da coloromolti esempi positivi delle generazioni che ci hanno preceduto,? che inIn molti casi i nostri predecessori hanno commesso degli errori e mostrato i ''limiti'' deglidella esserinatura umaniumana, ma inper moltitante altricose hanno ottenuto grandi vittorie e dimostrato anche le ''potenzialità'' degliche abbiamo noi tutti esseri umani.
 
=== Problemi ===
 
L'ambientePer farla breve, la realtà in cui viviamo è afflittoafflitta da un gran numero di problemi (economici,
sociali, relazionali, ecologici, giustizia, eccetera).
 
Non c'è che l'imbarazzo della scelta su quale problema prendere in considerazione e affrontare prima. C'è ne sono per tutti i gusti e, per tutte le classi sociali e areein ogni area geografica grande o geografichepiccola. Molti problemi sono eredità del passato e ben noti fin dall'alba della civiltà, ma vergognosamente irrisolti ancora oggi. Altri sono estremamente recenti e per certi versi ancora da analizzare e comprendere.
 
Giusto per rinfrescare la memoria, una lista con qualche esempio suddiviso per livello delle conseguenze. Questo manuale non ha lo scopo di discutere dei problemi singoli ma piuttosto proporre e mettere insieme concetti fondamentali e strumenti necessari a fare in modo che le persone (appartenenti a qualsiasi classe sociale) possano affrontare qualunque di essi.
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* Diffusione della criminalità organizzata
 
==== Alcuni problemi individuali ====
Ma tutto questo non dovrebbe escludere almeno una certa capacità di fare gioco di squadra per il bene comune, pena l'autodistruzione.
 
* Difficoltà di comprensione dell'altro
* Mancanza di obiettivi e punti di riferimento
* Fenomeni di dipendenza
* Scarsa flessibilità e apertura mentale
* Incoerenza e autocontrollo
 
Ogni persona è in contatto direttamente o indirettamente con qualcuno di questi problemi. Le alternative sono scegliere di affrontarli oppure no. Una volta che si è deciso di affrontarli allora bisogna prepararsi a risolverli e farlo. Come richiamato in altri paragrafi, i problemi grossi richiedono maggiori energie per essere risolti e queste energie possono essere messe insieme ''cooperando''.
 
==== Mancanza della visione d'insieme ====
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Gli aspetti più tristi sono proprio 1) l'inconsapevolezza diffusa di questo limite e 2) l'inconsapevolezza diffusa delle sue conseguenze, a medio-lungo termine.
 
Nonostante questo fatto e le sue conseguenze siano più o meno evidenti sotto gli occhi di tutti, sui giornali, sui forum, alla TV e nelle chiacchere al bar (ede il lamentarsi senza provare veramente a risolvere è una brutta aggravante).
 
Così come non se ne rende conto l'abitante medio della montagna, non se ne rende conto l'abitante medio della città. Così come spesso non se ne rende conto il figlio, spesso non se ne rende conto il padre. Eccetera. È un problema culturale ben radicato che non si risolve né con gli investimenti economici, né con le manifestazioni, né solo con i libri.
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=== Soluzioni ===
 
A qualsiasi livello si ponga un problema (famiglia, comunità, città, nazione, umanità), si può risolvere, forse, partendo da un buon dialogo chiaro e orientato a risolvere il problema, dialogo fatto su misura di con chi si davanti, ragionando e stimolando al ragionamento. Consu questo l'obiettivo, ben dichiarato, di risolvere i problemi comuni, di gettare le basi per l'esistenza e la sopravvivenza nel futuro facendo sforzi e sacrifici nel presente. Altrimenti per cos'altro varrebbe la pena di sforzarsi e sacrificarsi nel presente?
 
Non si può delegare completamente questa pratica ai professionisti della comunicazione perché altrimenti ne servirebbe uno ogni cinquedue abitanti. È necessario che ognuno impari a mettere in pratica i concetti base della comunicazione (ascoltare, rielaborare, comunicare), altrimenti è inutile parlare di problemi specifici, parlare di soluzioni, andare a scuola o fare vita sociale. Senza queste conoscenze base, sarebbe praticamente tutto tempo perso inutilmente.
 
Se siamo qui a scrivere e leggere di problemi da risolvere e bisogno di collaborazione è perché in questo momento noi esseri umani non siamo in grado di collaborare con chi abbiamo intorno, in parte per colpa nostra, in parte per colpa degli altri, in parte per motivi culturali ereditati da generazione in generazione.
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A prima vista la soluzione potrà sembrare molto teorica e poco pratica, ma la situazione è bloccata perché nelle teste degli esseri umani non sono ancora radicate in modo sufficiente una serie di concetti teorici. Il primo problema concreto è un concreto problema di comunicazione e metodo. Sebbene la comunicazione e il metodo possano sembrare cose astratte, teniamo presente che le conseguenze della loro mancanza sono molto concrete:
 
* Incapacità di comunicazione produce brutta interazione, che a sua volta porta a incapacità di risolvere i problemi condivisi, comuni, non affrontabili come singoli.
 
* Mancanza di metodo e organizzazione produce perdite o spreco di tempo e risorse e quindi non si risolvono i problemi, o ci si mette troppo tempo per farlo.
 
=== Realizzabilità ===
 
Tanto per usare un linguaggio imprestato dal mondo del software, ilognuno meccanismodi noi deve sforzarsi di fare un ''upgrade'' degli individui da incapaciincapace-di-cooperare a individui integrati eindividuio-cooperativo interagentiinteragente all'interno di un collettivo. Questo è l'unico meccanismo di massa che può gettare le basi utili per poi poter risolvere in maniera definitiva i problemi di cui sopra e poter passare a sfide di altro livello.
 
È improbabile riuscire a fare questa operazione di ''upgrade'' direttamente a livello globale o nazionale. È necessario iniziare a ''installareinstallarsi'' il(cioè dialogoficcarsi operativoin nelletesta) testeil deidialogo singoli individuioperativo, dia partire da piccoli gruppi, famiglie e piccole comunità, per passare via via a collettivi di dimensioni crescenti. Il dialogo operativo si basa su una pochi concetti elementari e condivisibili suddivisi in [[Dialogo operativo/Requisiti|requisiti]] e [[Dialogo operativo/Concetti fondamentali|concetti fondamentali]] perché i secondi si basano sui primi.
 
SeIn un primo momento, se una porzione piccola ma sufficiente di popolazione diventerà consapevole della necessità di maggior coesione e cooperazione, si farà carico dello sforzo individuale necessario per comunicare questo fatto agli altri, mettere a punto gli strumenti necessari e divulgarli adeguatamente.
 
QuandoInfine, quando una porzione più grande di popolazione diventerà capace di dialogare operativamente, si potrà risolvere con facilità qualsiasi problema., Seperché noile lavoriamocollettività sodohanno adessopotenzialità che è il nostro turnoenormi, nelben giropiù di un paiograndi di generazioni la situazione potrebbe essere migliore e qualcuno dopo di noi potrà finalmente riparare effettivamente gli sbagli del passato, cosaquello che noi non sappiamo faresi inriesca questoad momentoimmaginare.
 
Se noi lavoriamo sodo adesso che è il nostro turno, nel giro di un paio di generazioni la situazione potrebbe essere migliore e qualcuno dopo di noi potrà finalmente riparare effettivamente gli sbagli del passato, cosa che noi non sappiamo fare in questo momento.
Riepilogando, la sequenza è concettualmente semplice:
# organizzare bene sé stessi
# aiutare gli altri ad organizzare sé stessi
# organizzarsi in collettività per analizzare, progettare e risolvere i problemi comuni (a livello di famiglie, borgate, ecc.).
 
=== Riepilogo ===
Non si può ''salire'' ad un livello successivo senza aver reso ben solido quello precedente. Le conseguenze di questa instabilità sono sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni.
 
La sequenza concettualmente è semplice:
== Dialogo operativo ==
# predisporre sé stessi alla cooperazione, cioè capire il dialogo operativo
# aiutare gli altri a predisporsi alla cooperazione
# diventare veramente parte attiva e sostegno dei collettivi e dedicare una parte adeguata del proprio tempo per affrontare e risolvere problemi (a livello di famiglie, comunità, ecc.).
 
Non si può ''salire'' ad un livello successivo senza aver reso ben solido quello precedente. Le conseguenze di questa instabilità sono sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni.
I concetti generali e gli strumenti necessari a compiere questi passi sono descritti nei moduli seguenti, parte del contenitore ''dialogo operativo'' vero e proprio, sono organizzati in modo organico. Qui è solo riportata una sintesi introduttiva esemplificativa per sommi capi.
 
=== Organizzare sé stessi ===
 
Organizzare sé stessi è il primo passo necessario per poter arrivare in fondo e risolvere i problemi. Dopo aver notato che un problema esiste, qualsiasi problema sia, grande o piccolo (costo eccessivo della birra, correre una maratona, scarsa coesione sociale sul proprio territorio, abbandono delle Terre Alte, necessità di falciare un prato, eccetera).
 
Organizzare sé stessi vuol dire fermarsi un momento, riflettere sulla relazione che c'è tra persone e un problema, farsi un esame di coscienza e alla fine capire
 
# origine del problema, responsabilità
# conseguenze ed effetti
# cosa si può fare, quali soluzioni
# priorità del problema, quanto vale la pena dedicarvisi tempo e denaro
# prevedere e stimare tempi ed effetti della propria azione prima di agire
 
Non so se qualcuno che legge è un comandante che ha a disposizione una divisione o un magnate con un certo numero di dipendenti a libro paga, ma la maggior parte delle persone noi ha a sua diretta disposizione come risorse solo ''sé stesso'', cioè un po' di risorse di tempo, competenze e materiali ''limitate''. Ma questo è già qualcosa, meglio che niente.
 
==== Esempi ====
 
Problema: ''io devo correre la maratona''.
 
#origine: voglio togliermi questa soddisfazione;
#conseguenze: divertimento ed esperienza personale;
#soluzione: serve molto allenamento, tecnica, scarpe buone;
#priorità: bassa perché ho cose decisamente più importanti da fare prima, per me e per gli altri;
#previsioni: è necessario avere tempo, fisico e passione sufficiente per farlo, c'è la possibilità di infortunarsi.
 
Problema: ''scarsa coesione sociale sul proprio territorio''.
 
#origine: fattori prevalentemente culturali, anche storici;
#conseguenze: situazioni di disagio e in generale ''debolezza'' collettiva;
#soluzione: ricucire relazioni a partire dai bisogni condivisi;
#priorità: medio-alta perché se si prospettano tempi duri e servirà fare gioco di squadra per non finire male;
#previsioni: la fase iniziale potrebbe essere dura perché le abitudini ben radicate sono dure a morire.
 
=== Organizzare gli altri ===
 
Finché uno affronta problemi semplici e di dimensioni ridotte ce la può anche fare da solo o con piccoli aiuti esterni, ma quando si tratta di fare sul serio bisogna essere numericamente da due in su. È un dato di fatto.
 
Il problema è che per fare gioco di squadra bisogna avere un certo insieme di capacità e strumenti individuali necessari per farlo (dialogo operativo). Questi non crescono sugli alberi e non si trovano al supermercato, uno li sviluppa interagendo con gli altri se e spòp se interagisce con gli altri in modo consapevole e cosciente, perché vuole farlo e non per caso o senza accorgersene.
 
Chi non è predisposto alla cooperazione non può né affrontare e risolvere problemi né aiutare gli altri a cooperare. Se non si ha intorno a sé qualcuno pronto a cooperare e impossibile farlo e mettere insieme le risorse di collettivo sufficienti a risolvere problemi seri, ci si può solo lamentare tristemente.
==== Prerequisiti ====
 
== Manuale di dialogo operativo ==
Questo requisito si può maturare solo se si ha raggiunto un certo livello di autocoscienza con la fase 1 di cui sopra. È un percorso individuale e ciascuno fa il suo, ma ci sono dei concetti di base che secondo me sono comuni e condivisibili da tutti o quasi tutti.
 
I concetti generali e strumenti necessari a compiere questi passi sono raccolti e descritti nei moduli di questo manuale. Sono organizzati in modo organico, qui è solo riportata una sintesi introduttiva esemplificativa per sommi capi.
In soldoni: quando uno è in grado di organizzare sé stesso e affrontare piccoli problemi da solo (punto 1 abbastanza approfondito), allora può iniziare a interessarsi di problemi di dimensioni via via più grandi, se e solo se acquisisce l'umiltà e la capacità di collaborare con gli altri, comunicare e cooperare con chi si trova intorno. Mettere il raggiungimento dell'obiettivo condiviso al di sopra e davanti alle proprie debolezze individuali.
 
Il testo dev'essere scritto in un linguaggio che lo renda rapidamente e chiaramente comprensibile a chiunque, ciascun modulo ha con una parte iniziale che ha lo scopo di riassumere tutto il contenuto del resto del modulo e facilitarne la lettura. Un modulo di sintesi contiene il riepilogo dei concetti principali.
==== Difficoltà relazionali ====
 
La qualità del testo si dovrebbe basare sulla collaborazione e il contributo di quante più persone, punti di vista e culture diverse: tanto quanto è prezioso il contributo dell'intellettuale, tanto è prezioso l'intervento della persona comune, in modo da mettere insieme suggerimenti, spunti, critiche, osservazioni e correzioni nei contenuti e nella forma (anche per questo motivo è stato scelta la piattaforma Wikibook).
Questo apparentemente sembra più difficile perché uno sarebbe tentato di pensare che coordinare più teste è più difficile che non dover pensare a una sola... e la realtà sembra confermare questa teoria. Ma la potenzialità è addirittura il contrario: perché più teste ragionano meglio di una, basta che siano coordinate in modo almeno dignitoso.
 
=== Versione ===
L'ostacolo è proprio qui: una testa sola non può gestirne facilmente altre 10 (chiedetelo a una mamma con dei bambini piccoli!) ma 10 teste che cooperano in modo quanto più chiaro e trasparente tra di loro, hanno potenzialità enormi rispetto a fare tutti i "solisti".
 
Questa è la versione 0.1 basata su pochi contributi e contenente solo una traccia di proposta dei concetti indispensabili che devono ancora essere discussi, selezionati, rielaborati e resi chiaramente comunicabili. Per questo motivo è indispensabile il contributo con osservazioni, critiche, revisioni e aggiunte di quanti più utenti possibile.
Il passo 2 è puramente interiore e comunicativo: capire le potenzialità del gioco di squadra e sviluppare le capacità e questi strumenti necessari a portarlo avanti, e mentre lo si capisce per sé stessi nel frattempo lo si può comunicare ai propri vicini in modo sempre più chiaro e preciso.
 
Nel momento in cui tutti gli argomenti saranno esposti con un livello minimo sufficiente di completezza, si passerà alla versione 1.0, nel caso di modifiche pesanti alla struttura generale del manuale si discuterà ed eventualmente si provvederà all'aggiornamento del numero principale di versione.
=== Applicazione e speranze ===
 
=== Origine del dialogo operativo ===
Così come c'è una lunga lista di problemi che affliggono noi esseri singoli umani, le nostre famiglie, le nostre comunità, le nostre nazioni e il nostro pianeta, allo stesso modo c'è una lunga lista di soluzioni che le nostre immaginazioni sono state in grado di elaborare, progettare e sperare.
 
<del>Il nome</del> L'espressione ''dialogo operativo'' è stata <del>proposto</del> proposta <del>nell'anno ?</del> da Luigi Bertuzzi nel 2012, per abbozzare un post intitolato '''[http://trovamiunnome.blogspot.it/2012/05/prove-duso-del-web-per-prototipare-la.html PROVE D'USO DEL WEB: "PROTOTIPARE LA GESTIONE DI RELAZIONI"]'''. <del>ed è ispirato originariamente al ''sistema operativo'' installato su quasi ogni PC.</del> Fino all'avvento dei Personal Computer, commercializzati come Beni di Consumo a partire dai primi anni '80, '''il Dialogo Operativo (DO) si svolgeva come parte intregrante dell'evoluzione di Sistemi Operativi''', come quelli adottati da specifici ambienti di Ricerca Scientifica, primo tra tutti il CERN di Ginevra. .. (da completare con rif a sviluppo di una '''[[Discussione:Dialogo_operativo|discussione]]''')
La strada è lunga perché si tratta di superare abitudini ben radicate, ma se non si affronterà in modo deciso il problema una volta per tutte i ''rattoppi temporanei'' potrebbero non essere sufficienti a far degenerare la situazione in maniera irrecuperabile.
 
Così come le periferiche e tutto l'hardware di un sistema elettronico cooperano tra di loro e con le applicazioni software per mezzo dell'esecuzione del sistema operativo, oggi come non mai è necessario che le persone cerchino, mettano insieme, evolvano e condividano un insieme di idee, strumenti e concetti fondamentali, validi per tutti, in modo da poter co-esistere nel miglior modo possibile.
==== Alcune applicazioni globali ====
 
Il ''dialogo operativo'' non vuole affatto rappresentare un'analogia calcolatore-persona, né affermare ''il calcolatore è come una persona'', che sarebbe folle tanto quanto dire ''una mucca è come un albero'', ma ha lo scopo di risolvere un problema di mancanza di coordinazione, come spiegato nei moduli del manuale.
* Carenza di risorse: riduzione degli sprechi, riciclaggio, ottimizzazione di produzione e uso
* Sovrappopolazione: a breve termine sviluppo di nuove forme di organizzazione sociale, aumento del livello culturale, a lungo termine: colonizzazione dello spazio
* Inquinamento: revisione delle abitudini, riorganizzazione collettiva dei consumi
* Insostenibilità di varie attività economiche:
* Fondamentalismo, intolleranza e conflitti derivati:
* Ignoranza e speculazione su di essa: diffusione di informazioni e cultura tramite potenti mezzi di comunicazione messi a disposizione dalla tecnologia, progressivo allenamento del senso critico delle persone
* Proliferazione di armi di distruzione di massa: progressiva riduzione delle cause di conflitto
 
La parola ''dialogo'', da una parte, evoca le idee di comunicazione, relazioni interpersonali e comunità. D'altra parte l'aggettivo ''operativo'' sottolinea la finalità concreta di questo dialogo, che non è fine a sé stesso, per darsi delle arie, speculare o solo per ingannare il tempo. In breve, ''dialogo operativo'' significa comunicare e scambiare idee, opinioni e osservazioni con il fine di scegliere su cosa cooperare, come concretizzare le idee migliori e risolvere i problemi comuni.
==== Alcune applicazioni italiane ====
 
==== Paragone del sistema operativo ====
* Dinamica demografica:
* Insufficiente coesione sociale: diffusione di una maggiore umiltà e superamento dell'invidia, di tutti i tipi
* Fuga dei cervelli: gestione più lungimirante delle risorse
* Costi di sistema insostenibili: ribilanciamento della terziarizzazione
* Diffusione della criminalità organizzata: riduzione del suo giro d'affari, legato soprattutto ai vizi
 
Il ''sistema operativo'' di un computer coordina lo scambio di segnali tra monitor e tastiera da una parte e programmi applicativi dall'altra: senza sistema operativo un programma che voglia visualizzare una schermata non potrebbe farla apparire all'utente in nessun modo, oppure con sforzi enormi di programmazione da parte di chi scrive il programma. Da parte dell'utente diventerebbe ben più difficile (e costoso) usare la potenza di calcolo del computer per fare quello che serve.
Il terzo passo, dopo l'avanzamento dell'individuo e la creazione di esseri collettivi superiori sostenuti dalla potenza dei singoli individui in grado di dialogare operativamente, consiste nel risolvere i problemi di tutti i livelli e affrontare sfide superiori e che abbiamo le potenzialità di concepire e provare ad affrontare: aiutare i più deboli, curare le malattie che consideriamo incurabili, esplorare e colonnizzare la galassia, raggiungere un livello di civiltà superiore e incontrare nuove sfide rispetto a quelle che ci trasciniamo dietro da migliaia di anni.
 
==== Altri paragoni ====
Le ambizioni sembrano apparentemente grandi perché c'è l'abitudine culturale di essere abituati a pensare come singoli individui. E come singoli individui che agiscono tutti contro tutti, ciascuno per il suo apparente bene a breve termine, non c'è speranza di far nulla, anche solo tentare di mettere su famiglia da parte di due persone.
 
Ancora da scrivere.
In realtà, come insieme, avremo le carte in regola per affrontare qualsiasi problema. Il primo passo è quello di diventare una volta per tutte in grado di cooperare sul serio.
 
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