L'origine della vita/I primi composti organici: differenze tra le versioni

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{{quote|''Dall'acqua e dalla terra riscaldate nacquero o dei pesci o degli animali molto simili a pesci; in questi concrebbero gli uomini, e i feti vi rimasero rinchiusi fino alla pubertà. Quando questi si spezzarono, allora finalmente ne uscirono uomini e donne che potevano già nutrirsi.''}}
L’uomo nasce quindi dai pesci.
Nel v sec a.c. [[w:Empedocle|Empedocle]] formula l’ipotesi che gli organismi si producono per il casuale combinarsi di arti, teste, tronchi prodotti dalle forze generatrici del suolo; ma solo alcune forme così generate risultano armoniche e capaci di sopravvivere riproducendosi in modo sessuale:
{{quote|''All'inizio sulla terra spuntarono teste senza colli, ed erravano braccia nude prive di spalle, vagavano occhi soli sprovvisti di fronti. E poi molti esseri nascere con doppie facce e petti, e buoi con facce d'uomini, o invece sorger busti umani con teste bovine, e forme miste di maschi e di femmine, provviste di membra villose".La vita nasce da tentativi del tutto casuali della natura che fa apparire sulla terra varie forme viventi, delle quali sopravvivono solo quelle più adatte alle condizioni di vita perché hanno una struttura organizzata che assicura il mantenimento e il miglioramento della specie.''}}
Questa concezione materialistica, secondo cui l'ordine si produce dal disordine, trovò in Democrito il più coerente sviluppo e la più rigorosa opposizione in Aristotele,