Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-11: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 136:
===Valiant===
[[Immagine:Valiant.vbomber.700pix.jpg|400px|left|thumb|Un Valiant al decollo, nel suo immacolato bianco antinucleare, mostra anche il particolare carrello con ruote in tandem]]
 
 
[[Immagine:Vickers Valiant Farnborough 1951.jpg|400px|left|thumb|Il primo Valiant prototipo a Farnborough, 1951]]
 
[[Immagine:File:YellowSunBomb2.JPG|300px|left|thumb|La bomba 'Yellow Sun']]
 
[[Immagine:Vickers valiant camouflaged on ground arp.jpg|400px|left|thumb|Il Valiant coi colori tipici delle missioni a 'bassa quota']]
 
 
[[Immagine:Wikivaliant.jpg|400px|left|thumb|L'ultimo Valiant, attualmente ancora conservato in maniera completa e con il bianco 'anti-nucleare' dei primi tempi (2006)]]
[[Immagine:Valiant B1 Silh.jpg|400px|left|]]
 
 
Il Vickers Valiant era un bombardiere britannico realizzato negli anni anni '50, famoso anche per essere stato il primo dei cosiddetti "V-Bombers" (gli altri erano l'Avro Vulcan e l'Handley Page Victor). Questo nuovo aereo, nato come Vickers-Armstrong Type 660 era una macchina di valide caratteristiche, con un carrello retraibile elettricamente all'interno come sul B-25, 5 uomini di equipaggio e l'assenza di qualunque armamento difensivo, puntando sulla quota e velocità per sopravvivere, oltre che su di una colorazione bianca 'anti-nucleare' per riflettere l'energia delle esplosioni nucleari. Però esso aveva anche un'ala quasi diritta, non superava i 920 km/h e anche le altre prestazioni erano poco impressionanti, tranne l'ottimo carico utile di oltre 9 tonnellate sotto forma di 21 bombe da 454 kg come massimo. Almeno nel caso del 'Vulcan', queste bombe erano caricate in 'clips' di 7 ordigni l'uno, il che spiega questo numero piuttosto strano. E' verosimile che anche il Valiant, così come il Victor, avessero tali 'clips' (solo che il Victor ne aveva 5 unità), il che permetteva di ricaricare gli aerei molto in fretta, cosa che evidentemente era stata pensata appositamente per un loro impiego come macchine convenzionali, nonostante l'enfasi data dal ruolo di bombardiere nucleare.
 
Entrato in linea nel 1955, il Valiant fu prodotto in poco più di 100 esemplari e fu impiegato in guerra nel 1956 (operazione "Musketeer" durante la guerra arabo-israeliana di quell'anno, a cui presero parte anche gli anglo-francesi) con 4 squadriglie, che pare ebbero una perdita dovuta a un Meteor o un MiG-15. Dal '63 venne passato agli attacchi a bassa quota, mentre alcuni erano stati ricostruiti come aerocisterne, data la disponibilità dei Vulcan e Victor. Il passaggio alle missioni a bassa quota provocò danni per la fatica alle ali, che portarono alla radiazione dopo pochi anni del velivolo, nonostante che la versione B.Mk.2 era già approntata con il primo volo nel '53, specializzata per le basse quote; a quel punto però gli altri V-bombers erano già pronti.
 
====Genesi====
Le sue origini vanno ricercate nella specifica nata dagli studi del Joint Technical Warfare Committee, iniziati nel novembre 1944 e con un report (il Tizard Report) del 3 luglio 1945 che dava indicazioni sul futuro della RAF, rimasta la forza aerea più potente d'Europa (almeno, eccetto l'URSS). Nel 1946 fu la volta della specifica OR229 e della simile OR230, che chiedevano lo sviluppo di aerei a reazione come deterrente per vettorare armi nucleari sul territorio sovietico, dato l'aumento della tensione internazionale già verso la fine del conflitto. Seguì la B.35/46 del British Air Ministry (del gennaio 1947) che chiedeva un bombardiere veloce quasi quanto il suono, a quote di 15.240 metri. La Shorts Brothers sottopose un progetto reputato troppo ambizioso, ma data la necessità di avere un progetto di riserva in caso fallisse lo sviluppo del tipo previsto, allora venne accreditata dello sviluppo di un altro tipo di aereo, nato dalla B.14/46, chiamato successivamente S.A. 4 Sperrin, e che venne completato in due soli prototipi, volati a partire dal 1951. Mentre l'H.P. e l'Avro tendevano a volare in alto, con i loro nuovi progetti avanzati, la Vickers, già autrice del vecchio Wellington (che nei suoi limiti, fu il bombardiere britannico più prodotto di sempre), ebbe un altro contratto, che fosse di back-up in caso di fallimento dei tipi più avanzati. In realtà, inizialmente la proposta Vickers sembrò poco attraente se comparata a quella dei concorrenti, ma dato che questi ultimi sarebbero stati prodotti e messi in servizio con qualche anno di ritardo, si pensò di attribuirle una commessa per quest'aereo ad 'interim'. Così, i bombardieri britannici vennero sviluppati su più fasi: il Lincoln non era altro che un Lancaster potenziato, mentre il Canberra sostituì il Mosquito, ma non aveva l'autonomia e la capacità di carico per portare un ordigno classe 4.500 kg (come erano le armi nucleari dell'epoca, insomma). Il Lincoln, difficilmente capace di allontanarsi per tempo dall'esplosione delle proprie stesse armi nucleari, venne sostituito da circa 90 B-29 'Washington' come interim. Poi venne lo Sperrin, che fu praticamente una sorta di programma di sviluppo; il Vulcan e il Victor vennero entrambi portati avanti nel timore che uno dei due fallisse; e nel frattempo, come successore del Washington, fu la volta del Valiant, voluto come aereo provvisorio per i reparti britannici. All'epoca si faceva davvero in fretta, anche a sviluppare gli aerei più sofisticati e costosi; ma dato che la guerra nucleare era del tutto diversa da quella convenzionale, e che i 'jet' erano sia più costosi che più difficili da colpire dei vecchi aerei ad elica, in pratica tutti i progetti britannici finiranno per essere poco prodotti e assai dispersivi nella loro produzione. Restano un esempio affascinante di evoluzione aeronautica, in quella che divenne nota come 'V-Class' perché questi aerei, a similitudine di molti tipi di navi britanniche, avevano tutti nomi inizianti con V.
Le sue origini vanno ricercate nella specifica nata dagli studi del Joint Technical Warfare Committee, iniziati nel novembre 1944 e con un report (il Tizard Report) del 3 luglio 1945 che dava indicazioni sul futuro della RAF, rimasta la forza aerea più potente d'Europa (almeno, eccetto l'URSS). Nel 1946 fu la volta della specifica OR229 e della simile OR230, che chiedevano lo sviluppo di aerei a reazione come deterrente per vettorare armi nucleari sul territorio sovietico, dato l'aumento della tensione internazionale già verso la fine del conflitto. Seguì la B.35/46 del British Air Ministry (del gennaio 1947) che chiedeva un bombardiere veloce quasi quanto il suono, a quote di 15.240 metri.
 
Le sue origini vanno ricercate nella specifica nata dagli studi del Joint Technical Warfare Committee, iniziati nel novembre 1944 e con un report (il Tizard Report) del 3 luglio 1945 che dava indicazioni sul futuro della RAF, rimasta la forza aerea più potente d'Europa (almeno, eccetto l'URSS). Nel 1946 fu la volta della specifica OR229 e della simile OR230, che chiedevano lo sviluppo di aerei a reazione come deterrente per vettorare armi nucleari sul territorio sovietico, dato l'aumento della tensione internazionale già verso la fine del conflitto. Seguì la B.35/46 del British Air Ministry (del gennaio 1947) che chiedeva un bombardiere veloce quasi quanto il suono, a quote di 15.240 metri. La Shorts Brothers sottopose un progetto reputato troppo ambizioso, ma data la necessità di avere un progetto di riserva in caso fallisse lo sviluppo del tipo previsto, allora venne accreditata dello sviluppo di un altro tipo di aereo, nato dalla B.14/46, chiamato successivamente S.A. 4 Sperrin, e che venne completato in due soli prototipi, volati a partire dal 1951. Mentre l'H.P. e l'Avro tendevano a volare in alto, con i loro nuovi progetti avanzati, la Vickers, già autrice del vecchio Wellington (che nei suoi limiti, fu il bombardiere britannico più prodotto di sempre), ebbe un altro contratto, che fosse di back-up in caso di fallimento dei tipi più avanzati. In realtà, inizialmente la proposta Vickers sembrò poco attraente se comparata a quella dei concorrenti, ma dato che questi ultimi sarebbero stati prodotti e messi in servizio con qualche anno di ritardo, si pensò di attribuirle una commessa per quest'aereo ad 'interim'. Così, i bombardieri britannici vennero sviluppati su più fasi: il Lincoln non era altro che un Lancaster potenziato, mentre il Canberra sostituì il Mosquito, ma non aveva l'autonomia e la capacità di carico per portare un ordigno classe 4.500 kg (come erano le armi nucleari dell'epoca, insomma). Il Lincoln, difficilmente capace di allontanarsi per tempo dall'esplosione delle proprie stesse armi nucleari, venne sostituito da circa 90 B-29 'Washington' come interim. Poi venne lo Sperrin, che fu praticamente una sorta di programma di sviluppo; il Vulcan e il Victor vennero entrambi portati avanti nel timore che uno dei due fallisse; e nel frattempo, come successore del Washington, fu la volta del Valiant, voluto come aereo provvisorio per i reparti britannici. All'epoca si faceva davvero in fretta, anche a sviluppare gli aerei più sofisticati e costosi; ma dato che la guerra nucleare era del tutto diversa da quella convenzionale, e che i 'jet' erano sia più costosi che più difficili da colpire dei vecchi aerei ad elica, in pratica tutti i progetti britannici finiranno per essere poco prodotti e assai dispersivi nella loro produzione. Restano un esempio affascinante di evoluzione aeronautica, in quella che divenne nota come 'V-Class' perché questi aerei, a similitudine di molti tipi di navi britanniche, avevano tutti nomi inizianti con V.
 
[[Immagine:Vickers Valiant Farnborough 1951.jpg|400px|left|thumb|Il primo Valiant prototipo a Farnborough, 1951]]
Il Valiant, portato avanti nella RAF sopratutto grazie all'attività del capo-progettista George Edwards, che insisté sulla maggiore rapidità e minor rischio di sviluppo, ebbe così luce verde. La prudenza dell'aviazione britannica sui progetti avanzati può sembrare difficilmente comprensibile, specie se si considera anche l'ansia contemporanea di avere un nuovo bombardiere. Ma erano così quegli anni: l'avveniristico trasporto D.H. Comet sembrava dare ai Britannici una leadership nell'aviazione commerciale, finché la sua carriera fu rovinata da inaspettate debolezze strutturali (in pratica, i finestrini rettangolari finivano per fornire alla pressione della cabina un punto debole su cui infierire sulla struttura metallica; troppo tardi verranno realizzati i Comet con finestrini ovali, nel frattempo la carriera fu compromessa e i concorrenti americani finirono per prevalere). Nel mentre, la Boeing, già autrice dei migliori bombardieri del conflitto, entrò nella scena degli aerei a reazione con il B-47 Stratojet, che volò già nel '47 ed entrò in servizio all'inizio degli anni '50. Al contempo, i Sovietici avevano messo in crisi la comoda legge 'dei 10 anni', che i Laburisti avevano dichiarato dopo la guerra e che prevedeva che 'non vi sarebbero state gravi emergenze per altri 10 anni'. Cosa comprensibile, dati danni subiti dalla Gran Bretagna (che finì il razionamento addirittura dopo l'Italia, nel '54), ma che Stalin, nonostante i danni ancora maggiori subiti dall'URSS, mise in crisi già con Berlino (1948), e che frantumò definitivamente con la Guerra di Corea. E i Sovietici avevano sviluppato anche efficaci aerei da caccia, i MiG-15, che poterono dimostrare la loro efficacia contro i B-29 già nel '50, durante la guerra di Corea. I Britannici avrebbero avuto molti guai con i loro pur numerosi Lincoln e persino con i bombardieri di 'punta', i Washington. Bisognava fare presto, e al contempo, non fare passi falsi: facile a dirsi, meno a farsi!
 
Line 163 ⟶ 154:
La V-Bomber force doveva così fronteggiare una minaccia molto grave, a maggior ragione se si considera che essa nacque come tale molto prima (ottobre 1952) di quando ebbe i suoi aerei: il primo Valiant venne consegnato solo nel gennaio 1955.
 
====Tecnica====
[[Immagine:Valiant B1 Silh.jpg|400px|left|]]
La fusoliera era costruita attorno ad una struttura longitudinale molto robusta, la cui 'spina dorsale' sosteneva sia l'ala che il carico di bombe. Quanto all'equipaggio, questo era sistemato soltanto a prua, in un compartimento pressurizzato ('egg') con pilota, copilota, due navigatori e un operatore dell'elettronica. Tuttavia, come gli altri V-Bombers, soltanto i due piloti avevano sedili eiettabili e gli altri dovevano eventualmente scappare dalle porte sui fianchi della grossa fusoliera.
Quanto alla costruzione, l'aereo era in lega leggera zinco-magnesio-rame-alluminio (DTD683), il che, abbinato al criterio 'safe-life' usato per la manutenzione, venne ampiamente criticato già nel '56, dato che quella lega leggera era vista come instabile e che il criterio safe-life poco garantiva se c'era un cedimento strutturale catastrofico.
Line 172 ⟶ 165:
 
Quanto alla capacità bellica, i Valiant potevano portare una bomba da 10.000 lb (4.500 kg) nucleare, oppure fino a 21 da 450 kg; erano anche disponibili dei grandi serbatoi esterni sotto le ali, allo scopo di dissetare opportunamente i turbogetti di prima generazione. Ciascuno di essi aveva ben 1.650 imp gal (7.500 litri) di carburante.
 
 
'''Valiant B.Mk 1''':
Line 191 ⟶ 183:
Successivamente, i Valiant ebbero seguito in ambito Vickers, dai proposti trasporti passeggeri a turboelica Vanguard (del '59) e a reazione VC-10 (1962), ma non vi fu più alcun aereo nato strettamente come 'militare' nella produzione della Vickers.
 
Complessivamente, i ValiantB.1 prodottidi sarebberopreserie statifurono 1075 inclusi(Type tre674, prototipicon Bgli RA.114 eda B4.2,200 di cui s'é giàkgs/9.500 dettolb, 5noti dianche preseriecome eAvon 99201); quelli di serie, chefurono ebbero34 una(Type carriera706), piuttostocon complessagli datoAvon cheRA.28 diversi204 venneroo convertiti205, da bombardieri10.500 alb/4.700 ricognitorikgs oe aerocisterne,iniezione oppuredi vennerometanolo/acqua costruitial già cosìdecollo.
 
I B.1 di preserie furono 5 (Type 674, con gli RA.14 da 4.200 kgs/9.500 lb, noti anche come Avon 201); quelli di serie furono 34 (Type 706), con gli Avon RA.28 204 o 205, da 10.500 lb/4.700 kgs e iniezione di metanolo/acqua al decollo.
 
La ricognizione fu presa in condiderazione fin dall'inizio, e così apparvero anche i Valiant 'recce', oltre a quelli bombardieri. Altri 8 furono i Type 710 B(PR).1, da ricognizione (e bombardamento), con un sistema rimovibile nel vano portabombe con fino a otto macchine fotografiche e 4 telecamere. 13 ulteriori furono i Type 733 B(PR)K.1, bombardieri-ricognitori. Tutti questi aerei erano apparentemente soltanto macchine modificate, visto che quelli della produzione erano già stati completati.
Line 199 ⟶ 189:
I più numerosi furono i Type 758 Valiant B(K).1, ben 44, che erano utilizzabili come bombardieri o cisterne, con un sistema stivato nel vano portabombe, e tipicamente due serbatoi subalari e sonda nel muso. Altri 16 vennero ordinati, ma poi cancellati.
 
Quindi, i Valiant, proposti fin dall'inizio anche come ricognitori (il che non dovrebbe stupire, visto che i bombardieri quasi sempre danno luogo a versioni da ricognizione), sono stati in tutto 107, inclusi tre prototipi B.1 e B.2, 5 di cuipreserie 104e 99 di serie, che ebbero una carriera piuttosto complessa dato che diversi vennero convertiti da bombardieri a ricognitori o aerocisterne.
I bombardieri 'puri' sono stati solo 42, di cui 3 prototipi e 5 di preserie. Tuttavia, praticamente tutti gli altri erano comunque utilizzabili come bombardieri a seconda delle necessità: 21 ricognitori-bombardieri, e 44 come cisterne-bombardieri. A questo proposito, il sistema di rifornimento a cestello era stato studiato proprio in Gran Bretagna, e poi passato anche agli Stati Uniti, che lo usarono per i loro tanker, anch'essi ricavati in genere da bombardieri, come i B-50.
 
Un modello da trasporto, con ala da 44,5 metri, il Type 1000, venne studiato fin dal 1953, ma non venne completato, così come non ebbero seguito i Type 1004 e 1007 da trasporto civile. Tutti gli aerei vennero comunque completati già entro l'agosto 1957.
Line 205 ⟶ 196:
Gli operatori furono la RAF con le basi di Gaydon, Finningley, Honington, Marham, Wittening e Wyton, con gli squadroni No.7, 18, 49, 90, 138, 148, 199, 207, 214, 543, 232 e il flight 1321 (per gli esperimenti nucleari).
 
====La breve carriera====
[[Immagine:File:YellowSunBomb2.JPG|300px|leftright|thumb|La bomba 'Yellow Sun']]
Il Valiant entrò in servizio nel 1955, iniziando con il No.232 Operational Conversion Unit su RAF Gaydon. Seguì il No.183 Sqn sulla stessa base (e poi spostato a Wittening). Al culmine della sua breve carriera, il Valiant equipaggerà ben 9 squadroni. Non stupisce nemmeno che quest'aereo, in forza al No.49 Sqn, fu anche il primo aereo inglese che sganciò una bomba nucleare (una Blue-Danube depotenziata) nel poligono di Maraling (sud Australia). L'esplosione ebbe luogo l'11 ottobre 1956 e appena pochi mesi dopo, il 15 maggio 1957, fu la volta di un altro Valiant (un B.K.1) che, sempre in forza al No.49, sganciò la prima H britannica (Green Granite Small), nell'ambito dell'Operation Grapple. Nonostante che la reazione di fusione nucleare venne ottenuta, quest'ordigno, sganciato sul Pacifico meridionale, fu incapace di fornire più di un terzo del potenziale previsto. Appena l'8 novembre successivo fu la volta della Grapple X Round A/ 'Round C1', che ottenne quanto ci si aspettava. I test della serie 'Grapple' continuarono fino al novembre del '58, quando il governo britannico diede il suo stop definitivo agli esperimenti nucleari nell'atmosfera.
 
Line 217 ⟶ 210:
Il No.543 sqn, ebbe invece un compito di ricognitore fotografico, con opportune modifiche per i suoi aerei.
 
[[Immagine:Vickers valiant camouflaged on ground arp.jpg|400px|left|thumb|Il Valiant coi colori tipici delle missioni a 'bassa quota']]
Nonostante tutto, il Valiant era un bombardiere di successo, pur nascendo come velivolo ad interim. A guastare la sua carriera fu la fine dell'U-2 abbattuto il 1 maggio 1960, che cominciò a far spostare i compiti di bombardamento dalle alte alle basse quote. Ora dipinti in colori grigio-verde, i Valiant persero il loro aspetto 'angelico' e si diedero da fare come 'diavoli' volando veloci e bassi per quanto possibile tra boschi e alture. Al nuovo tipo di ruolo vennero adattati i Valiant degli squadroni No.49, 148 e 207 Sqn, altri due erano aerocisterne (90 e 214, come già visto) e uno (543) era di ricognitori. Finché, il 6 agosto 1964, il longherone posteriore di un'ala del WP217 cedette di schianto e l'aereo (della OCU di Gaydon) atterrò in emergenza sulla base. La macchina venne trovata afflitta dalla 'peste' della bassa quota: rivetti saltati, strutture indebolite. Allarmati, i tecnici della RAF trovarono che i longheroni della flotta di Valiant stavano subendo una fatica strutturale manifesta tra il 35 il 75% del limite previsto. I Valiant continuarono a volare soltanto nel caso degli aerei classificati Cat A; i Cat. B vennero mandati in aria solo per raggiungere qualche officina specializzata, e i Cat. C vennero messi a terra e basta. Quasi tutti i rifornitori erano Cat A, essendo rare le occasioni in cui volavano a bassa quota; ma all'inizio del '65 fu deciso, da parte del governo Wilson, che i costi di riparazione dei Valiant non erano giustificati e così, dal 26 gennaio, tutti gli aerei vennero messi a terra, benché la loro missione di allarme nucleare fosse stata compiuta fino all'ultimo. L'ultimo Valiant a volare come bombardiere fu l'XD818 il 9 dicembre 1964, come anche l'ultima missione di cisterna.
[[Immagine:Wikivaliant.jpg|400px|leftright|thumb|L'ultimo Valiant, attualmente ancora conservato in maniera completa e con il bianco 'anti-nucleare' dei primi tempi (2006)]]
 
I Valiant non vennero tutti demoliti: il B1 XD818 è a Cosford, dove fa compagnia anche al Vulcan e al Victor. Esso è l'unico Valiant rimasto, ma altre parti sono state conservate di diversi esemplari.