Bivona/Il circondario storico: differenze tra le versioni

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Tale proposta creò un acceso dibattito tra Bivona, Casteltermini, il governo prodittatoriale ed il consiglio provinciale: quest'ultimo, nella seduta del [[27 ottobre]] [[1863]], deliberò la riconferma dei circondari esistenti e di Bivona come capoluogo. Non poco influente sulla decisione finale risultò l'accurata ''Difesa di Bivona come Capoluogo di Circondario'' scritta dal notaio Gaetano Picone, nato a Bivona ma domiciliato a Santo Stefano.
 
La scarsa considerazione del circondario bivonese, tuttavia, era stata manifestata anche nel [[1861]], quando si avviò la procedura di definizione delle circoscrizioni giudiziarie. Il consiglio provinciale auspicava l'istituzione di un tribunale circondariale, da affiancare a quello di Girgenti. Il nuovo tribunale avrebbe potuto comprendere alcuni mandamenti del circondario di Bivona che, tuttavia, desiderava la propia aggregrazione al tribunale di Girgenti (con eccezione dei mandamenti di Burgio e Ribera, più vicini a Sciacca). Il [[decreto legge]] del [[9 febbraio]] [[1862]] assegnò l'intero circondario di Bivona alla circoscrizione giudiziaria di Sciacca: ancora una volta i reclami del circondario (in particolar modo dei mandamenti di Bivona, Cammarata e Casteltermini) restarono disattesi.
 
===La sottoprefettura di Bivona===