Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iran: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 520:
 
Tra le unità dell'esercito, pare che l'unica realmente considerabile, per forza ed organizzazione una divisione corazzata sia la 92a, già protagonista con le sue tre brigate corazzate con gli Chieftain, della resistenza agli irakeni. Le brigate erano la prima di Khorramshahr, la seconda a Dezful, la 3a di Ahvaz. Altre battaglie furono combattute poi, durante la guerra contro l'Irak. attualmente la divisione è equipaggiata proprio con i T-72, parenti dei migliori carri usati dagli Irakeni. Attualemente è nel settore Sud-occidentale e basata ad Ahvaz, in Khuzestan.
 
 
'''Armi leggere''': S.5 da 5,56 mm, Kahybar 2002 da 5,56 mm, pistole PC-9 (SiG-226), cannoni SR SPG-9 da 73 mm, AKM, Type 56 (KL-7), G3, MG3, MP-5 (Tondar), Dragunov, Steyr HS 12,7 mm, maschere antigas, giubbotti antiproiettile ecc.
 
'''Corazzati''': carri Zulfiqar 1/3 (100+), Chieftain (400?), Scorpion (80), M47 e 48 (168), M60A1 (150), T-62 (75), T-72S (480), T-72Z, Type 59 e 69 (540), Tosan (FV101 clonato); Cobra BMT-2, Boragh (140+), M113 (200), EE-9 (35), BTR-50 e 60 (300), 210 BMP-1 e Type 86, 400 BMP-2.
 
'''Artiglieria''': trainata da 105 mm, D-30 da 122 mm (600), Type 54 da 152 mm, D-20 da 152 mm, da 155 mm WAC-21, GHN-45, M114, Soltam M-71, G-5; da 203 mm M-115; semoventi 2S1 (210), Raad 1, Raad 2, M109 (390), da 170 mm (?) M197, da 175 mm M107, da 203 mm M110,
 
'''Missili SSM e ASM''' (sotto il comando delle Guardie Rivoluzionarie): 18 missili mobili da 3.200-4.000 km Musudan (R-27 sovietici con gittata migliorata), AS-15 (?, pare comprati dall'Ucraina); Fajr-2, 3, 5, Tondar-69, Oghab, Shahin-II, Naze'at, Zelzal, Fateh-110; razzi Type 69, missili Toophan (TOW clonati), AT-3, 4, 5, Towsan-1, Saegheh, RPG-7, RPG-29, MILAN.
 
'''SAM''': MIM-23 Hawk, SM-1, Shahab Saqueb (FM-90), Saqb, Sayyad-1 (HQ-2), Ghareh (SA-5 con gittata di 250 km); SA-6. SA-10. SA-15, SA-22; SAM portatili Misagh-1 e 2 (QW-1 e 2), RBS-70, SA-7, 16, 18.
 
'''Sistemi radar''': Gamma, Kasta, Kolchuga, JY-14
 
'''Aviazione''': 188 aerei e 527 elicotteri teorici, non è chiaro quanti sono attuali operativi.
Aero Commander (4), Bell 205 e Shabaviz (100), Bell 206 (40?), AH-1 (150), CH-47, Cessna 185 (10), Dassault Falcon 20 (1), F-27 (14). Altri mezzi in riserva o radiati di recente: Bell 204, H-300C. UAV Ababil, Mohajer I/IV, Sahand, Faraz I e II, Sabokbal.
 
----
 
 
Il contraltare dell'esercito regolare è la forza delle Guardie rivoluzionarie islamiche o '''Pasdaran''', che è solo uno dei vari nomi e denominazioni con cui sono conosciute. L'attuale comandante è Mohammed Ali Jafari e tra i suoi membri c'é stato anche l'attuale presidente Ahmadinejad, nella milizia Basij, che è una specie di branca dei Pasdaran. I Pasdaran sono circa 120.000 e hanno un loro ministero, unità navali e aeree e il controllo dei volontari della forza Basij. La forza di queste milizie popolari è molto consistente, numericamente parlando. In tutto sarebbero presenti circa 90.000 Basij più 300.000 riservisti e 11 milioni potenziali; la forza della marina dei Pasdaran è di circa 20 mila, le forze di terra sarebbero circa 125 mila (le stime sono piuttosto differenti tra le varie fonti) e non si sa bene quanto quelle navali. Tra le unità sono presenti fino a 20 divisioni (di mobilitazione), alcune brigate indipenenti e una di esse, in particolare, è un'unità aviotrasportata. Della Marina Pasdaran fanno parte anche circa 5 mila marine di una brigata, forti di 3 o 4 battaglioni e sopratutto usati per la difesa costiera (artiglierie e missili) ma anche con circa 50 mezzi navali d'attacco veloce e pattugliamento. L'aviazione dei Pasdaran ha anche il controllo dei missili balistici, con un totale di una brigata di Shahab-1 e 2 (18 lanciatori), e una di Shahab-3 (6 lanciatori con 4 missili di riserva l'uno). La forza missilistica è quindi nelle mani dei Pasdaran, e costituisce una grossa preoccupazione per le sue possibilità offensive con missili sempre più potenti. Importante è anche la Ghods Force, come è nota in occidente, una specie di successore delle Guardie imperiali, con circa 2-5 mila effettivi. Tra i compiti dei Pasdaran vi è anche quello della lotta ai narcotrafficanti locali (la droga è un problema molto serio in Iran) e il controllo dello stretto di Hormuz. I Pasdaran, formati da Khomeini nel '79, erano intesi come una specie di milizia personale, ma poi con la guerra divennero una forza campale che, sopratutto con i Basij, divenne nota per le sue tattiche di attacco con ondate umane, che risultavano usualmente in gravissime perdite contro gli irakeni, specie in occasioni come l'Operazione Ramadam, ovvero l'attacco contro la città irakena di Basrah. Noti anche per avere addestrato combattenti in Libano dopo l'invasione israeliana del 1982, presenza che non tutti apprezzavano, specie le milizie della destra cristiana (che sono poi quelle responsabili dei massacri di Sabra e Chatila). L'Iran ha continuato ad infulenzare pesantemente l'area, dato che vede Israele come un bastione dell'ostile influenza dell'Occidente e degli USA in particolare. I Pasdaran, molto influenti in Iran, hanno visto anche molti futuri politici come l'attuale presidente Ahmadinejad, che vi prese servizio nel 1985 in Kurdistan, per poi essere trasferito nei servizi logistici. Quasi un terzo dei politici iraniani eletti nel 2004 avevano un passato da Pasdaran, così la cosa non stupisce più di tanto. Del resto, in Iran c'é poco spazio per altre strade, Pasdaran e clero sono le forze preponderanti nella società civile. E non solo per ragioni ideologiche: circa un terzo dell'economica del Paese è nelle loro mani, sotto forma di circa 100 compagnie e 12 mld di affari, inclusi ovviamente quelli relativi al petrolio. Dato che l'Iran è un Paese con forti problemi sia di corruzione che di libertà civili, i Pasdaran, così presenti nella sua vita quotidiana, non sfuggono certo ad una parte delle responsabilità di questa situazione.
 
Nel 2006 un Falcon dei Pasdaran è precipitato con la morte dei 15 occupanti, tra cui 12 comandanti. Questo disastro ha portato via anche la vita del gen. Ahmad Kazemi, il comanante delle foze di terra dei Pasdaran.
Line 530 ⟶ 547:
 
E veniamo quindi ai Basij, che significano letteralmente 'Modernizzazione', vennero istituiti nel novembre del '79 da Khomeini e sono un'organizzazione studentesca di tipo paramilitare. Attualmente si vedono molto in giro per le strade, ora che è in campo (giugno 2009) la contestazione ai risultati delle elezioni che hanno riconfermato il leader uscente. Erano in origine ragazzi troppo giovani o troppo 'vecchi' per il servizio militare regolare, si sono distinti per i massacri a cui sono stati sottoposti nelle azioni di guerra contro l'Irak. Del resto Khomeini disse che una nazione con 20 milioni di guiovani deve evere 20 milioni di fucilieri, così non sarà mai distrutta. L'età era tra i 18 e i 45 anni. Vennero spesso letteralmente sacrificati per aprire varchi nei campi minati e diventare 'martiti di Allah', arrivando a 2,4 milioni di effettivi addestrati già entro la primavera del 1983. Questo spiega lo sconcerto degli irakeni, anche se solo 450 mila di questi andarono al fronte, sufficienti però per impedire una vittoria totale all'esercito nemico. Ora hanno molti compiti ausiliari tra cui il controllo dell'ordine pubblico e hanno basi e organizzazioni un pò ovunque nelle città iraniane. Comandati attualmente da tale Hasan Taeb, hanno organizzazione decentralizzata e varie denominazioni degli affiliati, a seconda dell'età. I battaglioni sarebbero 2.500 chiamati Al-Zahra (donne) e Ashura (uomini), ciascuno è monosex con 300-350 elementi. Circa il 30% di questo esercito popolare sarebbe armato con armi relativamente pesanti. L'organizzazione è talmente capillare che le unità basiche di combattimento (cellule) sarebbero circa 30.000 con 15-20 elementi l'una. I Basij vennero usati spesso come forza di controllo interno con molti posti di blocco, calati parecchio dopo la guerra del 1988, ma mai spariti del tutto. Sono spesso protagonisti di arresti alle donne per avere violato le norme sui vestiti, o i giovani per i party misti (cioè donne e uomini) e altri reati indecenti, inclusa la proprietà di antenne satellitari. Pur essendo una forza su base volontaria e studentesca, hanno anche represso gli stessi movimenti di protesta studentechi, ma almeno si dimostrano meno propensi della polizia 'normale' nel percuotere i dimostranti, che come sempre, sono soggetti alle maniere forti delle forze di sicurezza. Fanno parte anche della 'protezione civile' locale, per esempio con i terremoti. Sebbene i Basij siano nati come forza di sicurezza contro le ingerenze delle grandi Potenze, nel tempo, diventando un elemento di pubblica sicurezza contro le proteste giovanili, il loro morale e prestigio sembra calato. Se i Basij cantavano le canzoni del martirio mentre assaltavano le truppe del 'Piccolo Satana' irakene, i loro figli adesso combattono contestatori che osano mettersi in abbigliamenti occidentali. Dato però che attualmente l'Iran è comandato da un presidente (non così popolare, malgrado i risultati delle elezioni), i Basij hanno avuto un certo revival di popolarità. E' in questo contesto che nel settembre 2005, sono stati annunciati 2.000 battaglioni Ashura, che mirano però al controllo antisommossa. Quanti siano in realtà questi elementi non è chiaro, ufficialmente si parla di 12,6 mln di cui 5 mln donne. Ma si parla anche di soli 3 mln, uno o 400.000 in totale. Nel 2005 gli americani hanno stimato la loro forza in 90.000 a pieno servizio e 300.000 riservisti, eventualmente un altro milione potrebbe essere mobilitato ma in casi eccezionali, tipo un'altra invasione straniera. Visto che potenzialmente si parla di uomini e anche donne sopra i 12 anni, e che sono spesso ex-militari o che possono aderire alla milizia per ridurre di diversi mesi il servizio di leva successivo (21 mesi), è chiaro che la base di reclutamento è enorme, anche per l'accesso facilitato alle università di costoro. Nondimeno, quanto a forza armata, pare che alla maggior parte di loro sia proibito aver armi, per lo più limitate agli AK-47. Come diritti umani, i Basij, spesso fanatici aderenti al Corano, sono spesso accusati di violarli, con check point e talvolta si parla anche di prigioni non autorizzate o clandestine, mentre aumentano i casi di repressione ai danni dei dissidenti. E' persino successo che un Basij abbia accoltellato a morte un ragazzo all'università perché osava parlare con la sua ragazza in un luogo pubblico. L'assassino si è giustificato dicendo che questo era in accordo con il suo credo religioso. Attualmente vi sono state delle vittime nelle proteste a Teheran e tra i sospetti autori vi sono per l'appunto i Basij, che sciamano con i loro scooter e fucili attorno alle manifestazioni di piazza.
 
 
 
 
Line 854 ⟶ 869:
 
3 navi d'addestramento
 
 
 
===Armi, aggiornamento===
L'Industria della difesa iraniana è nata essenzialmente ai tempi dello Shah. Attualmente esporta ufficialmente circa 100 mln di dollari di armi (dati 2003) e offre una notevole varietà di prodotti, che al 2006 avevano trovato 57 nazioni tra i clienti. Nel '73 nacque la IEI per l'elettronica e l'assemblaggio di armi straniere, ma fu sopratutto dopo la Rivoluzione e le sanzioni economiche degli americani, e poi l'attacco irakeno, che venne organizzata un'industria che potesse produrre quanto necessario in casa propria, sopratutto per merito dei Pasdaran. Nel 2007 l'export militare iraniano è stato ufficialmente proibito da un'apposita sanzione ONU. I timori sono evidentemente politici, ma mentre con questa manovra si mira a togliere armi ad Hezbollah, dall'altra parte non si è convenientemente agito per ridurre le forniture di armi ad Israele, che invece è libero di comprare quanto gli interessa. Ufficialmente, in ogni caso, l'embargo sulle esportazioni di armi iraniane è motivato dalla ripresa dei programmi nucleari iraniani, peraltro non necessariamente miranti all'impiego militare.
 
 
 
'''Aerei''':
 
*Azarakhsh - versione modificata dell'F-5 da caccia leggera, addestramento e attacco
*Saegheh 80 - versione del precedente con doppia deriva, a similitudine del vecchio YF-17 Cobra americano
*Shafaq - aereo da attacco leggero e addestramento avanzato, in sviluppo e simile alle linee di macchine come lo Yak-130
*IR.An-140, versione su licenza dell'An-140
*Parastoo, aereo ad elica clone del Beech F33 Bonanza
*Dorna: aereo d'addestramento
*JT2-2 Tazarve: evoluzioen del precedente, attualmente è un prototipo
*Simorgh: altro aereo d'addestramento
*Fajr F.3: aereo da addestramento di concezione nazionale
*Panha 2091: AH-1 aggiornati
*Shabaviz 2061 e 275: rispettivamente aggiornamenti dei Bell 206 e 205
*Bell 214 clonati
*HESA Shahed 278: sviluppo del Bell 206
*HESA Shahed 285: un nuovo elicottero d'attacco
 
'''UAV''':
*Arabil e Mohajer I-IV
 
Altro: parti di ricambio per i caccia USA e avionica, simulatori per elicotteri AH-1 e Bell 206, nonché F-4
 
'''Elettronica''': EW, radar, sistemi elettrottici
 
'''Missili''':
*Armi a medio raggio (1.000-3.000 km): Shahab 3A, B e C, con portate tra 1.200 e 2.100 km
*Ghadr-110, da 1.800 km
*Ashoura o Sajjil-2, MRBM con un raggio di 2.000 km
*Testate MIRV del tipo Fajir-3
Shahab-1, 350 km (SS-1 clonato)
*Shahab 2, 750 km (SS-1D migliorato)
*Zathe-110: 200 km
*Zelzal 1/2/3: 200-400 km
*Fajr 3 e 5: razzi a lungo raggio
 
'''Armi controcarri e SAM''':
*Missili c.c. RAAD (AT-3), RPG-7, RPG-29, Saegheh (RPG-7 migliorato), Toophpan 1 e 2 (TOW), Towsan (AT-5)
*SAM Misagh 1 e 2 (SA-2/QW-1 aggiornati); Shahab Saqeb (HQ-7/FM-80), HAWK clonati, SM-1 clonati, Sayyad-1 (HQ-2/SA-2 migliorati, il 1A ha guida IR); Fajr-8 (il potente S-200/SA-5 clonato). Il nuovo Shahin da 40 km di portata
*Armi c.c.: Samavat da 35 mm (Oerlikon), Fajr-27 (OTO da 76 ), Fath (da 40 mm Bofors)
 
*Bombe: molti tipi tra cui la Qadr, da 907 kg a guida elettro-ottica, la similare Zoobin da 750 lb e la Qased da 2.000 lbs
 
*AAM: Fatter (AIM-9), Sedjil (HAWK in versione AAM), Sattar 1/4 (derivati dai precedenti), AIM-54 clonati
 
*Missili navali: RAAD (HY-2 migliorato), Noor (C-802 migliorato), Tondar (C-801, 50 km), Thaqeb (Noor per lancio da sottomarini), Kowsar 1/3 (C-701, TL-10 e C-704 rielaborati), Nasr (TL-6B copiato), Fajer Darya (Sea Killer II copiato).
 
*Siluri: Hoot, siluro a supercavitazione tipo il VA-111 Shkval russo
 
'''Corazzati''':
*carro Zulfiquar, T-72Z Safir 74 (T-55 aggiornati), Morabez (Chieftain aggiornato), T-72S prodotto su licenza, Tosan (FV-101 Scorpion), Cobra BMT-2 (Boragh co cannoni da 23 mm binati a.a.), Boragh (BMP-1), Rakhsh (BRDM), Sepher, Safir, Tondar (gli ultimi tre non protetti)
 
*Artiglieria: Raad 1 (WZ 501/3 con cannoni da 122 mm), Raad 2 (semovente simile all'M109)
 
*Armi leggere: MPT-9 Tondar (mitra copia dell'MP-5), KH-2002 da 5,56 mm (M-16 modificato), S-5.56 (Norinco CQ, a sua volta clone dell'M16), KL-7,62 (AKM), G3A6 (G3), MGA3 (MG3), PC-9 (SIG P226), PKM-T80 (PKM), MGD-12,7 mm (DShK), Nakhjir (SVD Dragunov)
 
*Mezzi navali: classe Sina (Combattante II migliorata), 2 navi; Classe Moudge (Saam modificata), 2 navi, navi d'attacco leggero, hovercraft da sei passeggeri, sottomarini Quaaem, Nahang e Ghadir.
 
 
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_military_equipment_manufactured_in_Iran
 
 
Tra i nuovi velivoli vanno citati senz'altro l'HEASA Azarakhsh, attualmente in servizio, sia pure in appena 11 esemplari prodotti (per giunta 6 di prima generazione, 4 di seconda e 1 di terza). Si tratta di un miglioramento dell'F-5E Tiger II e il suo nome in persiano sta per 'fulmine'. E' un cccia leggero annunciato nel 1997 come primo successo iraniano nel settore. Tuttavia la produzione in serie non è ancora partita nel senso più letterale del termine, anche se è almeno dal 2000 che vengono annunciati in produzione di massa imminente. si tratta di un aereo semplice, ma di circa il 15-20% più grande del suo antenato diretto. Sopratutto, esso avrebbe il radar N-019 Topaz degli ultimi tipi di MiG-29.
 
Il suo successore, come si è detto sopra, è il Saeqeh, pare che sia entrato in servizio dal 2007 ma non si sa in quanti esemplari. Gli iraniani lo dichiarano comparabile all'F-18, ma se basti davvero dotare il disegno dell' F-15 di due derive anziché una per farne un Hornet è tutto da vedere. Al più potrebbe essere considerabile paragonabile all'YF-17, ma meno potente dato che i motori restano sempre grossomodo gli stessi.
 
 
Attualmente dovrebbero essercene almeno 6 esemplari, ma certo la produzione dovrebbe aumentare parecchio per riequipaggiare l'aviazione iraniana. Il nome significa 'tuono' e vola dal luglio 2004. Non è chiaro nemmeno se entrò in servizio nel tardo 2007 oppure già l'anno prima, quando partecipò ad una grossa esercitazione iraniana.
 
 
Lo Shafaq è invece un addestratore che per ora è stato realizzato in appena 3 esemplari, e quest'aereo ('Alba') è destinato a missioni simili allo Yak-130, AEM-346 e a qualche altro tipo orientale. Avrebbe sopratutto tecnologia russa e in parte indigena, e si parla anche di un rivestimento di materiale RAM. Il motore è però singolo, a differenza degli altri addestratori moderni che si rifanno alla scuola 'Alpha Jet', si tratta semplicemente del Klimov RD-33 con circa 5.100 kgs, in quanto privo di postbruciatore, adattato direttamente dal tipo usato dal MiG-29. Questo dovrebbe dare circa 16.800 m di tangenza e 1.150 kmh di velocità massima, con salita a un massimo di 110 m.sec. Naturalmente sarebbe previsto anche un cospicuo armamento, dato che dopotutto si tratta di un aereo potente quanto un AMX in termini propulsivi.
 
 
Il Dorna è un altro aereo da a ddestramento, che è stato reso noto già nel 1999. Non se ne sa molto, ma è un aereo a reazione leggero, qualcosa tipo l'S-211, prodotto per ora in pochi esemplari.
 
 
Quanto all'HEAS IrAn-140, è modello ucraino An-140 prodotto su licenza, con un primo volo il 17 settembre 1997, e attualmente costruito in appena 8 esemplari, malgrado il contenuto costo di 8 mln di dollari. Si tratta di un biturboelica per 52 passeggeri, e con un'autonomia di quasi 3.000 km, nonché la capacità di andare ad operare anche su campi non preparati. E' sia un aereo passeggeri che cargo. Si parla attualmente di una capacità di costruire 13 aerei l'anno e l'interesse per quest'aereo è che ne esistono anche versioni da pattugliamento marittimo, o almeno ne sono previste. Il governo iraniano vorrebbe costruire, per le esigenze del suo enorme territorio, circa 100 aerei in 8-9 anni. Uno di essi tuttavia è caduto all'inizio del 2009 vicino Isfahan, uccidendo 5 persone. A parte questo, si tratta di un biturboelica da 22,6x24,505 m, pesante 12,8-19,1 t, con due motori da 2.466 shp Klimov TW3-11, che non sono altro che l'adattamento di quelli della famiglia degli elicotteri Hind e Hip più recenti, oppure i PW127 della DHC da 2.500 shp. Le prestazioni: 575 kmh max, crociera 460 kmh, autonomia 1.380 km a pieno carico, oltre 3.600 max, tangenza 7.200 m, salita circa 400 m.min.
 
Tra i missili balistici vi è anche il Fajr-3, ch sarebbe un ordigno in servizio dal 2006. La sua caratteristica è di una gittata pari a 2.000 km accoppiata però a moderne caratteristiche, come la capacità di 'evitare la scoperta radar' e più ancora, la presenza di 3 MIRV, ovvero testate a rientro indipendente. Il missile venne svelato durante le esercitazioni 'Santo Profeta' del marzo 2006, quando un primo ordigno venne lanciato. Tuttavia vi sono incertezze se quest'arma esista davvero oppure sia un bluff, anche perché ben difficilmente le piccole testate MIRV potrebbero ospitare un carico utile sufficiente, a meno che non si ricorra a cariche nucleari o comunque non convenzionali.
 
 
Ben più noto è lo Shahab-3. L'Iran, fino alla guerra con il vicino, non pose molta attenzione ai programmi missilistici balistici, ma durante il conflitto, per tenere sotto pressione le installazioni nemiche, ovvero a causa della scarsa precisione, bersagli delle dimensioni di una città, entrambi i contendenti si procurarono parecchi Scud e impararono a produrli. L'Iran li ebbe dalla Corea del Nord e dalla Libia. Le generazioni di questi missili si sono succedute con un percorso non dissimile da quello che portò dallo 'Scud' all'SS-3, 4 e magari SS-5. Lo Shahab-3 ha diametro di 1,2 m e testata di 990 kg, che può essere a grappolo con attacco indipendente su diversi bersagli, ciascuno da colpire con un ordigno da circa 280 kg. Il motore è alimentato a propellenti liquidi e il raggio è di 2.100 km, con una velocità massima di almeno 5.500 kmh. Le prime versioni erano capaci solo di 1.300 km, ma allungare i serbatoi di un missile a propellente liquido è facile e così la gittaa è poi aumentata. I test sono avvenuti tra il 1998 e il 2003, in servizio dal luglio di quell'anno, quando venne anche citato dall'Ayatollah Khamenei. Gli ultimi tipi hanno anche motori a propellente solido, sono quelli prodotti dopo il 2006. Quest'arma discende dagli Shahab-1 e 2, ed è stata costruita dalla Sanan Industrial Group (parte del DIO), con aiuti provenienti da almeno 3 imprese russe. Il primo modello è stato presto seguito dallo Shahab-3B, con sistema di guida migliorato e così la struttura, incluso un veicolo di rientro che ha un sistema di guida terminale con capacità di manovra per assicurare la massima precisione. Il peso della testata è però ridotto da 1.000 a 700 kg circa. Il controllo della direzione è assicurato da un razzo nella sommità della testata che vettora, con i suoi getti, la direzione, il che serve anche per ridurre la vulnerabilità ai sistemi di difesa, che ovviamente si trovano meglio se devono intercettare un bersaglio sì veloce, ma senza capacità di cambiare traiettoria. Data la velocità dell'arma, la precisione dell'INS è agevolata perché il tempo di volo totale è ridotto, e assieme al sistema di acquisizione finale, forse basato su di un radar, è possibile ridurre il CEP ad appena 30-50 metri, ma ovviamente non vi sono certezze in merito, sia per la scarsità di dati, che per la difficoltà di predirre con certezza la precisione di un'arma balistica, che è influenzabile da cause esterne variabili, come i venti in quota. Evolvendosi in un'arma di precisione, lo Shahab ha così potuto diventare un ordigno ben più temibile dei precedenti, e meno facilmente intercettabile, capace di colpire centri di comando e controllo e altri bersagli di valore.
 
I modelli C e D hanno ulteriori miglioramenti in precisione e raggio utile e pare che l'Iran ne potrebbe produrre fino a 70 l'anno.
 
Quanto alla storia operativa, il missile venne visto per la prima volta nel settembre 1998 durante una parata nella capitale iraniana, seguirono almeno sei lanci, di cui alcuni finirono con un'esplosione durante il tragitto. In ogni caso, fu sufficiente per dichiarare l'arma abile all'impiego e già il 9 novembre 2004 venne dichiarata la possibilità di costruirla in serie. Il 2 novembre 2006 iniziò un'importante esercitazione con il lancio di numerosi missili, tra cui anche lo Shahab-3, di cui fu dichiarata la capacità di portare testate cluster con 1.400 bomblets. Era un'esercitazione in risposta a quella tenutasi nell'ottobre precedente dagli USA nel Golfo Persico.
 
 
Un'altra versione apparve in cielo l'8 luglio 2008, durante l'esercitazione 'Grande Profeta III', che seguiva le esercitazioni svolte da Israele poche settimane prima. Tra i missili usati vi erano anche i Fateh-110 e gli Zelzal. Lo scopo era di dimostrare l'abilità iraniana a reagire ad eventuali attacchi esterni. Vennero tirati anche missili nel Golfo Persico come dimostrazione della capacità di bloccarlo in caso di crisi. Questa nuova versione dello Shahab-3 tuttavia è stata contestata come un bluff da parte iraniana. Questo test, fatto l'8 luglio, fu molto criticato in ambito internazionale come segnale di un'indesiderata escalation militare. I Pasdaran annunciarono la loro capacità di colpire Israele e l'USN se attacchi preventivi fossero lanciati contro l'Iran e le sue installazioni nucleari.
 
In tutto non è chiaro nemmeno quale sia la famiglia Shahab: il primo modello è apparso in servizio nel 1988, ed era grossomodo uno Scud modificato. Pare che si sia arrivati nel frattempo fino al modello 6, ma non ci sono conferme precise nemmeno del modello 4 della famiglia. A questo si aggiungono i progetti come il Koussar, Fajr-3, Ashoura, Ghadr-110, Sajjil.
 
 
Il Ghadr-110, per esempio, è un missile MRBM a due stadi, con un raggio stimato di 2.500-3.000 km. Sarebbe uno Shahab-3A migliorato con maggiore gittata, manovrabilità e minore tempo di preparazione al lancio, che cala da diverse ore a soli 30 minuti. E' costruito al Complesso missilistico di Hemmat.
 
===Pasdaran e forze missilistiche===
Le Forze di terra dei Pasdaran sono circa 100.000 effettivi. L'aviazione, che in ambito internaizone è nota come Air Force of the Army of the Guardians of the Islamic Revolution (AFAGIR), continando così il parallelismo tra le Guardie e le forze armate convenzionali. Utilizza le stesse infrastrutture dell'IRIAF, ma non le stesse risorse. In particolare, nel 2005 era stimata la presenza di almeno 10 Su-25, parte dei quali ex-irakeni (7 per la precisione), vari F-7M, e circa 40 EMB-312 Tucano, nonché un gran numero di aerei da trasporto: 15 Il-76, 12 An-74TK-200, ben 30 trasporti tra Y-12 e Falcon 20, addestratori MFI-17 pakistani, e UAV Ababil e Mohajer. Non mancano nemmeno gli elicotteri, con circa 20 Mi-171. Vi sarebbero persino Il-76 in versione AEW, ex-irakeni, anche se pare con il radar non più funzionante. Questi mezzi sarebbero: i Su-24, An-13, An-75 a Mehrabad, gli F-7M a Zahedan, e gli Il-76 a Shiraz. Un certo numero (sconosciuto) di Su-25 è stato consegnato nel 2003.
 
Questo almeno secondo le descrizioni degli anni scorsi, ma vi sono anche valutazioni che non fanno mensione dei Su-25 e Il-76, e di gran pare degli altri tipi. Il fatto è che vi è una notevole confusione tra l'aviazione dei Pasdaran e quella 'regolare'. Tanto che alla fine, il IISS Military Balance 2007 non ha fatto nemmeno mensione di aerei di qualsiasi sorta, ma solo dei missili Shahab-1, 2 e 3.
 
Quanto alla forza missilistica, questa offre maggiori sicurezze in merito. Si tratterebbe di un gran numero di vettori, dell'ordine delle migliaia, che probabilmente comprendono anche armi a corto raggio come gli Oghab e Shahin-II. L'Iran ha avuto bisogno dell'aiuto estero, tra cui quello cinese, ma oramai è da lungo tempo indipendente ed è arrivato persino a lanciare vettori spaziali.
 
Il primo missile domestico fu lo Shahab-1, uno Scud-B copiato, lo Shahab-2 era una variante dello Scud-C, poi è arrivato lo Shahab-3 che potrebbe essere definito una sorta di SS-3 modernizzato. Lo Shahab-4 sarebbe stata una prevista variante successiva, mentre i modelli 5 e 6 sono derivati dei missili Taepodong, almeno così vengono valutati. Tra le notizie non esattamente chiare in merito, pare che lo Shahab-4 (Meteora-4) è stata usata anche per realizzare il razzo vettore Kavoshgar-1. Non è chiaro se lo S.6 sia stato mai realizzato, mentre Israele dichiara che si tratta di armi da 3-5.000 km di portata.
 
 
Il Fajr-3 è l'arma di maggiore livello tecnologico con tanto di testate MIRV e lunga gittata, mentre lo Shahab-3 ha una distribuzione (al 2006) su circa 6 brigate, oppure, a seconda delle fonti, solo 3 unità di lancio. Il Ghadr-110 è un'arma da 1.800-2.000 km e forse deriva dallo Shahab-3. L'Ashoura è stato annunciato nel 2007 come arma da 2.000 km (l'ennesima), stavolta con motore a razzo con propellenti solidi, sempre ripartito in due stadi. Infine il Sajjil, altro ordigno da circa 2.000 km, con sistemi migliorati e maggiore carico utile. Avrebbe avuto una prima versione con questa gittata, lanciata per la prima volta con successo il 12 novembre 2008, e tosto è apparsa anche la versione migliorata Sejjil-2, con portata forse di 2.500 km e tirata la prima volta il 20 maggio 2009, anche se pare che un primo test si sia avuto già 8 mesi prima.
 
Assieme ai cloni degli Scud originali, ai missili Tondar-69, Fateh-110, razzi Samid, Shahin-II, Zelzal-1, 2 e 3 fanno parte delle grosse risorse disponibili in questo settore.
Tra i razzi d'artiglieria, il più potente è lo Zelzal-1, in servizio dal 1990 e con una portata di circa 150 km.
 
== Note ==