Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Etiopia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 220:
 
L'Etiopian Army aveva 2 (3) DHC-6-600 Twin Otter, 1 Cessna 401 e non è chiaro quanti dei 13 UH-1H ordinati
 
 
La polizia, invece, aveva 1 (1) Reims F337E e i superstiti di 2 Do.28D-2<ref>A&D Giu 2006</ref>
 
 
 
===Al 2008===
Attualmente l'Etiopia ha un'età per il militare di 18 anni, personale teoricamente idoneo a prestare servizio (15-49) 14,568 mln di uomini e 14,482 mln di donne, effettivamente idonei stimati 8,072 mln e 7,902 rispettivamente. Ogni anno arrivano all'età militare 803.777 uomini e 801.798 donne, il personale effettivamente in armi è di 110.000 (44imo posto mondiale), le spese stimate sono 450 mln di dollari al 2007 o il 2,4% del PIL.
 
 
Governate dal Ministro della difesa, che presiede anche alle industrie legate a questo settore, attualmente si tratta di Siraj Fergessa. Attualmente le F.A. etiopi non solo sono coinvolte con il confronto contro l'Eritrea, ma si sono anche imbarcate nell'occupazione della Somalia, cacciandone parzialmente le coorti islamiche, e crescendo per l'occasione a circa 200.000 effettivi (nel 2002 erano anche più numerosi, circa 252 mila, come nell'ultima parte del regime Derg). Attualmente (e dai primi anni '90) i principali consiglieri militari comprendono nuovamente anche gli USA, ma solo una parte dell'equipaggiamento è di origine americana.
 
Le Forze di Sicurezza Nazionali sono costituite da Polizia, Aviazione, Forze di Terra e Milizia. Ora la Marina non esiste più, passata all'Eritrea, le forze navali etiopi nacquero nel 1955 e durarono come tali fino al 1991.
 
 
L'esercito, reduce da secoli di tradizione (tra cui la grande vittoria di Adua, che fu anche molto importante per ridurre i pregiudizi razziali della declamata 'superiorità bianca' sulle altre razze, molto in auge nel XIX secolo), a parte la sconfitta con l'Italia nella successiva guerra del '35-36, l'Etiopia ha anche combattuto in Corea, con un contingente che venne assegnato alla 7a IF americana e che nel tempo portò fino a 3.518 uomini in Corea, di cui 121 uccisi e 536 feriti. Tra le loro azioni quelle nella battaglia di Pork Chop Hill.
 
In seguito, mentre si cominciava la Rivoluzione, Selassie divise i settori militari etiopi in diversi commandi di cui ognuno aveva capacità di addestramento e equipaggiamento da differenti fornitori esteri, mentre vi era la Guardia Imperiale o 1a Divisione di 8.000 uomini, che proteggeva il potere centrale. Per il resto vi erano altre 3 divisioni, unità aerotrasportate, comunicazioni, genio, esercito territoriale (5.000) e la polizia (28.000). Con i Derg le cose cambiarono e gli aiuti arrivarono sopratutto da Cuba e URSS. La crescita dell'esercito fu notevole: 41.000 effettivi nel '74, 50.000 nel '77 (ai tempi della Guerra dell'Ogaden), 65.000 nel '79, e ben 230.000 nel 1991, che tuttavia non riuscirono ad impedire che Mengistu venisse destituito dal potere. I Cubani, a loro volta, erano ben 17.000 ai tempi dell'Ogaden, 12.000 nel '78, 3.000 nel 1984, fino a ritirarsi entro il 1989.
 
Al 1991 l'OrBAT era il seguente:
*Prima Armata Rivoluzionaria (HQ ad Harar)
*Seconda Armata Rivoluzionaria (Asmara)
*Terza A.R. (Kombolcha)
*Quarta A.R. (Nekemte)
*Quinta A.R. (Gondar)
 
In tutto c'erano qualcosa come 1.200 carri T-54 e 55, 100 T-62 e anche 1.100 APC. Solo che la prontezza media di tali mezzi, a causa del ritiro dell'assistenza estera, era crollata ad appena il 30% del totale. Nondimeno, si trattava di un'armata impressionante per la regione. Le unità erano:
 
31 Divisioni di fanteria; 32 btg carri, 40 btg artiglieria, 12 btg a.a., 8 brigate commando.
 
 
Dopo l'inizio della 'Guerra al terrore' l'Etiopia si è schierata con gli USA e ha partecipato alla TF americana CJTF-HOA, appunto 'Corno d'Africa' di Djibouti e ha permesso la presenza di advisors americani a Camp Hurso, dove sono state anche addestrate unità di un btg etiope specializzato nella lotta antiterrorismo.
 
Attualmente l'Etiopia continua ad occupare la regione di Badme, per il cui possesso scoppiò contro l'Eritrea una feroce guerra negli ultimi anni '90. Questa causò a due delle nazioni più povere del continente, e non particolarmente popolate, un totale di perdite che si stima sia arrivato tra le decine di migliaia di morti e valori dell'ordine dei 100.000. L'Etiopia e l'Eritrea hanno quindi pagato un prezzo altissimo per quello che sarebbe stato poco più di uno scontro di confine, come ce ne sono molti, senza varie aggravanti, con due Stati nemici e che continuano a prepararsi alla guerra. L'Etiopia non ha rispettato le decisioni prese a livello internazionale e come l'Eritrea mantiene molti soldati ai confini. Di fatto le due nazioni sono ancora in conflitto, con un numero enorme di persone, anche donne, in prima linea, e gravi effetti per le loro già deboli economie.
 
Le forze di terra etiopi sono ancora per lo più equipaggiate con sistemi sovietici, per i quali vennero fatti debiti verso l'URSS per oltre 3,5 mld di dollari.
 
 
Esistono anche capacità industriali indigene, nate sopratutto con il regime Derg, per produrre anche armi e parti di rispetto, o fare manutenzioni.
 
Mezzi corazzati: 250 T-54/55, 100 T-62, 50 T-72; 25 BMP-1, 110 M113, 10 BTR-152, 14 BTR-60, 250 BRDM-2
 
Armi leggere: AK-47, AK-103, G3, PK, DShK
 
Armi difesa aerea: ZSU-23-4, ZU-23-2, SA-3
 
Artiglierie: 2S1, M109, 2S19, D-30, M46
 
 
 
L'aviazione ha
 
*21 MiG-21, 18 Su-27
*32 MiG-23BN, 4 Su-25
*vari An-2, An-12, An-26, An-32, 3 C-130
*5 SF-260TP e 14 L-39 Albatros
*8 Mi-6, 14 Mi-14, 14 Mi-17, 15 Mi-24, 3 SA-316 Alouette III, 4 SA-330 Puma
 
Attualmente esistono anche forze ONU etiopi, per esempio in Liberia (UNMIL) dal 2003, che al 2007 aveva coinvolto circa 1.800 effettivi. Anche in Darfur sono presenti gli Etiopi (UNAMID).