Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 55: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 52:
Gli elicotteri della MM classici sono stati, per decenni, gli AB-212ASW e i Sea King. In missione ASW hanno un equipaggio di 4 persone: primo pilota, secondo per la guida e la gestione delle comunicazioni, operatori radar e sonar, che gestiscono i sensori rispettivi, che negli anni '90 erano l'APS-705 nel tipico radome a panettone sopra l'abitacolo (nel caso degli AB-212; nel caso del Sea King era sotto la fusoliera), e il sonar AQS-13B filabile da bordo, usabile sia in maniera passiva, una volta filato in mare, che in maniera attiva per l'identificazione precisa. Le armi erano i siluri Mk 46 da 45 nodi e autoguida attiva, con sensibilità della testata sonar di 2-3 km di raggio. Gli Mk 46 erano quindi le armi d'elezione, piuttosto che gli A244 italiani, forse perché questi ultimi avevano prestazioni inferiori, più adatti a rimpiazzare gli Mk 44. Le missioni comprendevano azioni in hovering a pelo d'acqua, immergendo il sonar da pochi metri di distanza dal mare. Nonostante tutte le attrezzature che di fatto tendevano a sovraccare in maniera considerevole questi elicotteri (oltre 500 kg di peso a vuoto nel caso dei Sea King inglesi rispetto ai 'Commando' che ne sono la versione da trasporto tattico e assalto) e lo stesso l'AB-212ASW, le missioni dovevano essere svolte in condizioni ognitempo (i sottomarini, estremamente insidiosi anche perché in movimento nel loro ambiente, conoscendo la situazione delle 'termiche' sott'acqua per mimetizzarvisi ancora meglio). I sottomarini sono difficili da rilevare, anche per gli elicotteri moderni, e possono conoscere bene la situazione delle 'termiche' in cui si muovono, facendo facilmente rimbalzare le onde sonar di ricerca, emettendo decoys di inganno anti-siluro, produrre falsi echi con il proprio sonar o addirittura disturbare il sensore del siluro con emissioni ad alta frequenza, quelle su cui opera il sensore di ricerca. Magari contro i siluri moderni funziona meno, ma questa saturazione degli echi di ritorno può causare dei problemi notevoli ai siluri ASW. Come missioni SAR erano entrambi utilizzabili con un verricello, ma anche per azioni antincendio, con una benna antincendio con cui il 2° Gruppo del Maristaeli nel solo 1993 ha effettuato oltre 500 ore per lottare contro gli incendi boschivi in Sicilia, dove è basato. Come missioni, va rilevato che il Sea King sia una macchina molto stabile e con ottima autonomia, nonché il fatto che é anfibio. La galleggiabilità, però, con le varie antenne presenti è ridotta: gli SH-3D originali avevano per esempio un radar piuttosto esile, con un radome a cupolino 'a ditale' sul muso, che era anche presente sugli elicotteri AB-212 quando questi avevano l'originale radar EMI sopra l'abitacolo, mentre i Sea King inglesi l'avevano sopra la zona di coda.
 
Per le missioni a bassa quota i 'Sea King' erano i migliori; ma curiosamente gli AB-212, con un rotore bipala semi-rigido a cord larga riescono a mantenere una migliore maneggevolezza rispetto ai Sea King, più pesanti e grossi, e più adatti al volo a bassa quota con il loro rotore pentapala (anche per quello anticoppia). Come macchine anti-nave i Sea King hanno, nelle loro ultime edizioni (quelle conosciute come 'Mazinga' per le loro antenne, sono gli SH-3H) sistemi ESM/ECM, mentre come armi i lotti meno recenti (ce ne sono 4 in tutto) hanno ricevuto, ad un certo punto, i missili ASM Marte da 30 km di gittata, anche se inizialmente i Sea King ebbero due coppie di missili AS-12, usati anche dagli AB-212 (ma forse non in maniera continuativa: di sicuro il sistema di mira ottico è sparito negli anni '90), che furono sopratutto la risposta alla minaccia delle navi missilistiche come le 'Osa' e 'Komar' dopo il successo contro il caccia 'Eilat' israeliano. Gli AB-212, invece, in un ridotto numero di esemplari hanno modo di teleguidare a mezza corsa i missili OTOMAT delle navi (almeno questa era la situazione negli anni '80-90, ora forse sono stati eliminati i sistemi TG-2 di controllo dei missili) e altri AB-212, sempre in pochi esemplari chiamati 'Gufi' che mantengono le già onerose apparecchiature elettroniche base, ma piuttosto che missioni ASW o di teleguida missili venivano usati per acquisire informazioni ESM che i normali AB-212ASW non hanno e che sono probabilmente, sempre per ragioni di 'standardizzazione' simili a quelli degli ultimi SH-3H, che sono abbastanza grandi da incorporarli senza troppi problemi di attività di volo per i vari compiti.
 
----
Gli EH-101 sono nati invece da un requisito convergente, quello di sostituire il Sea King con un velivolo nel suo complesso ben più capace e sofisticato. A dire il vero, molte nazioni hanno scelto per un tale compito un mezzo più moderno ma di peso e grandezza non dissimili, ovvero l'SH-60 oppure l'NH-90. Nel caso del 'Merlin', invece, vi è stata una tale crescita di requisiti, che la massa è stata quasi raddoppiata rispetto all'originale. Anche i costi naturalmente ne hanno sofferto di conseguenza, perché gli elicotteri navali sono articoli estremamente costosi, specie se ci si ritrova con un tipo ASW dalla massa mai prima raggiunta. Il costo per gli EH-101 non impediva, ancora nel 1991, di prevedere la vendita di ben 750 velivoli per un valore di 20.000 mld<ref>A&D nov 1991 news</ref>.
 
Il programma nacque nel 1977 con il requisito della RN chiamato SKR (Sea King Replacement), poi ufficializzato come Naval Staff Requirement 6646; la Westland, all'epoca totalmente britannica, presentò il progetto WG-34, e nell'estate del 1978 la RN l'approvò. Certo che il costo era elevato, e lo sviluppo concreto non era tale da essere affrontato, per le decadenti casse dello Stato, con leggerezza. L'Italia pensava ad un sostituto dell'AB.212ASW (poi confluito nell'NH-90), ma anche a quello del Sea King prodotto su licenza, come accadeva anche in Gran Bretagna; alla fine le due nazioni, già legate dal programma Tornado, pensarono bene di bissare con lo sviluppo di un elicottero che già si preannunciava sofisticato, pesante e costoso. Le Marine acconsentirono all'idea, i Governi poi firmarono il primo dei MoU e venne così costituita la società EH (European Helicopter) Industries, strutturata pariteticamente tra Agusta e Westland, ma basata a Londra. Questo fu il primo passo concreto nel quale la Westland fu poi 'colonizzata' dall'Agusta, ironicamente con un progetto originariamente concepito proprio dai britannici. 12 giugno 1981, il governo britannico approvava la partecipazione con un contratto di 20 mln di sterline per un periodo di 'gestazione' del progetto di 9 mesi. E questo avrebbe dovuto dare la luce a 9 elicotteri di preserie; si pensava di fare davvero in fretta, dato che i primi elicotteri, delle versioni civili (anch'esse previste) sarebbero stati consegnati già nel 1989-90. I motori vennero scelti in numero di tre, per essere sicuri non solo in caso di avaria di uno solo, ma anche di poter svolgere missioni con un motore spento per maggiore economia, quindi una pratica usuale e non da fare solo in emergenza, come invece facevano gli elicotteri bimotori. I motori prescelti erano i G.E. CT7 T700, adottati per i prototipi, mentre per le versioni di serie sono stati anche considerati i R.R./Turbomeca RT.332, che tuttavia perderanno l'iniziativa contro il colosso americano (dopo che invece per molti anni gli europei erano stati degni contraltari al potere americano in termini di motorizzazione degli elicotteri). Inizialmente si parlava degli elicotteri di tipo commerciale, più il tipo da trasporto militare da 31 posti o 24 parà, oppure civile da 30 posti. A Le Bourget, nel 1985, è stato presentato il simulacro 'utility' da parte dell'Agusta. IL nuovo elicottero, con tre motori ma strutturalmente convenzionale, era già previsto con elica a 5 pale in fibra di vetro, carrello triciclo retrattile, di cui quello anteriore a doppia ruota, mentre i motori erano i T-700-GE-401 da 1.729 sHP che però non potevano essere tutti sfruttati dalla trasmissione, limitata a 4.550 sHP, con 3.855 kg(4.760 l) di carburante interno sotto il pavimento, elica anticoppia a 4 pale, serbatoi esterni conformali alla parte anteriore delle gondole del carrello; v'erano 2 piloti e la cabina principale era prevista in 31,91 m3, distribuiti su di una lunghezza di 6,5 m più la rampa poppiera (1,8 m di lunghezza e 2,3 di larghezza), larghezza 2,3 m e altezza di 1,9. Tra gli equipaggiamenti, molto avanzati, c'erano i sistemi ASW, ma la RN preferiva le boe sonore e la MM il sonar filabile; 4 siluri ASW o due missili antinave avrebbero completato la dotazione.
 
Il 25 gennaio 1984 il progetto è stato autorizzato e il 7 marzo è stato firmato il contratto per 10 elicotteri di preserie, inclusi quelli navali: questi erano il PP1 e PP2 per collaudare la cellula, il PP3 Westland per il tipo civile, PP4, PP5 (per la RN), PP6 (MM), PP, PP8 (altro tipo commerciale), PP9 (utility), PP10 (prove statiche). All'epoca la RN voleva 50 elicotteri, la MM ne avrebbe voluti 36, per sostituire tutti gli SH-3 (grossomodo come facevano anche i Britannici), e possibilmente salire a 38-42.
 
Il volo del primo prototipo avvennne il 9 ottobre 1987 e i 9 prototipi volanti (il 10imo era per le prove statiche) che sarebbero stati in tutto realizzati avrebbero completato un ciclo di prove di ben 5.000 ore, almeno secondo quanto previsto; all'epoca si prevedeva di vendere del resto ben 800 esemplari (almeno) del possente triturbina; il MoD britannico ne voleva già altri 25 per la RAF in versione utility (per rimpiazzare i Puma, presumibilmente), E.I. e AMI erano già interessati a questo nuovo prodotto. Il Canada era qualcosa di più, avendo richiesto ben 50 velivoli per una spesa prevista di 2.000 mld di lire<ref>Tatangelo C. :''Vola l'EH-101'', A&D Dic 1987</ref>.
 
 
 
Venendo ai nuovi EH-101 e alla situazione dell'aviazione navale nel 2008<ref>Nativi, Andrea:''In volo con l'EH-101'', RID Ago 2008 p.38-49</ref>, si sa attualmente che le macchine, dopo essere ordinate in 20 esemplari, sono state soggetto di altri due ordini e possibilmente in seguito, anche altri due fondi permettendo. Essi sono mezzi molto complessi e avanzati, e almeno nell'immediato le ore di manutenzione, anche per 'debuggare' i piccoli problemi e guasti che si sono manifestati. Così che nell'immediato, sono risultati più efficienti i vecchi Sea King rispetto ai nuovi ma un pò immaturi velivoli, di cui nel 2008 sono giunti 4 esemplari al 3° MARISTAELI di Catania, dove il caldo e l'umido della zona hanno causato altri problemi. Le missioni con questi velivoli sono comunque notevoli: 2 piloti e due operatori ASW e possibilità di altre aggiunte in persone e mezzi. L'attività di volo arriva tra le 2 e le 5 ore, ma la pianificazione è cosa complessa così come il debriefing, tanto che la missione, incluso il tempo a terra, dura anche 10 ore. Vi è il SAIC MPAS che è un sistema di programmazione della missione collegato con il sistema di comando della Marina MCCIS. Il sonar è l'elemento fondamentale dell'elicottero nel cercare sub come i 'Sauro' ultima serie (velocità in superficie 11 nodi e immerso 19); il sonar filabile è l'HELRAS a bassa frequenza; ma con le 'termiche' sott'acqua ci si può aspettare notevoli variazioni di scoperta, specie nell'estate del Mediterraneo con variazioni di salinità e di temperatura importanti, che tendono a far riflettere le onde del sonar. Così se questo è immerso a 152 m e il battello è tra i 120 e i 300, la portata arriva in tal caso anche a ben 74 km, data la sua potenza. Ma se si immergesse a quest profondità con il battello sopra i 120 metri di profondità, allora la portata di scoperta si riduce a non più di 3,7 km. L'elicottero ha a bordo un cavo di avvolgimento rapido motorizzato con un sistema a batteria dentro il tamburo; è possibile rapidamente dispiegare e riprendere il sonar, mentre il cavo è lungo circa 500 m (non è chiaro filabile fino a quale profondità, dipende dal trasduttore). L'EH-101 ha una APU per avviamento autonomo, ESM, radar, sistema datalink Link-11, sonar HELRAS. Il rotore in compositi è frutto della tecnologia BERP in compositi, con una durata delle pale di ben 10.000 ore (per confronto, un Mi-1 sovietico degli anni '50 aveva una durata di 100 ore, poi aumentate a 1.000); i motori sono i T700 G.E./Avio, da 6.000 shp complessivi per i tre motori, molti anche per una macchina da 10-14 t. Il consumo è di circa 1 t all'ora. Volando con due soli motori è possibile risparmiare circa il 25% di carburante rispetto alla distanza: è una cosa che non si può fare con una macchina bimotore, perché in tal caso l'unità rimasta accesa sarebbe sottoposta ad eccessivo sforzo, buono giusto per le emergenze. Considerando l'APU l'EH-101 sarebbe, tecnicamente parlando, una macchina quadrimotore. Quando l'elicottero pattuglia a lungo raggio, con due soli motori, dura 3,5 ore a 185 km, raggiungendo 5,5 ore di volo complessivo. Le missioni più lunghe arrivano a percorsi di quasi 1.100 km e durate di quasi 5 ore. Così è possibile immaginare che questi elicotteri siano in qualche misura dei gap-filler per il ritiro degli Atlantic, anche se questi ultimi saranno sostituiti dagli ATR-72MPA. In tutto l'elicottero ha 4 MFD per la gestione della macchina e due schermi da 12 pollici tattici per gli operatori. L'armamento ha una consolle nel posto di pilotaggio. Vi è la compatibilità per gli NVG AN/VIS-9; l'elicottero ha una capacità di manovrare e mettersi in hovering da solo, anche con sonar immerso, secondo un programma prestabilito. L'altezza della cabina arriva a 1,83 metri, non pochi per un elicottero; la rumorosità e la climatizzazione sono ottimali, grazie al rotore e al sistema attivo di soppressione delle vibrazioni o ACSR. La macchina, grazie al rotore, ai comandi e alla potenza, è anche molto maneggevole e veloce. L'ESM Elettronica SL/ALR-735 (v)3 ha una copertura di 360° per 30° e per esempio, rileva il radar di un sottomarino a distanze dell'ordine dei 50-60 km, mentre l'APS-784 ha una portata di oltre 150 km e IFF; può localizzare il periscopio ad oltre 50 km, ma solo la metà se il mare ha forza 3 (del resto, anche i radar della II GM avevano la capacità di vedere i periscopi, almeno a qualche km); il FLIR originario era il Galiflir ASTRO, ma adesso è in corso di sostituzione con il più avanzato Flir Systems STARSAFIRE II. Opera sui 3-5 micron, scoperta su navi di oltre 37 km, 3 campi visivi, ha anche una telecamera ed eventualmente un T.M.L. Può seguire anche la traccia IR di un sottomarino immerso fino a circa 15 metri (dipende dalle condizioni di contrasto), ma non è integrato, almeno per ora, con il sistema di combattimento della macchina.
 
L'elicottero, con una esuberanza di spinta grazie al sistema motore, può filare un sonar a bassa frequenza, l'Honeywell HELRAS, lungo ripiegato 1,2 m per 40,6 cm di diametro, ma quando dispiegato arriva a 4,28 x 2,55 m. Il funzionamento è a 1,5 KHz con tre modi di trasmissione e scoperta con soglie di appena 2 dB. L'impluso può essere più lungo anche di 5 volte rispetto a quello dei sistemi a media frequenza. Nelle migliori condizioni può arrivare a 110 km di portata, mentre l'ASQ-13B ha una scala di distanze di appena 10 miglia (18,5 km) e il più potente ASQ-18B di 20 miglia. Così in condizioni del tutto ottimali è possibile osservare settori di oltre 8.000 miglia nautiche quadre, più di quanto sarebbe possibile con 24 elicotteri precedenti della generazione precedente. Il sistema è stato a lungo sperimentato: inizialmente, nel 1982, pesava 205 kg, migliorato nella versione 1.2 del 1987, poi ALFS del 1989 e il LFADS del 1993. Il mod.2 attuale ha una massa di 152 kg e la possibilità di essere usato anche come telefono subacqueo, oltre a migliorare le prestazioni, con una potenza d'emissione molto elevata. In condizioni tipiche è possibile localizzare un sottomarino come un 'Sauro' di ultima generazione tra i 4 e i 20 km. L'elicottero ha la predisposizione per un lanciatore di boe leggero, ma non sono installate, differentemente dagli EH-101 della RN. Vengono piuttosto sperimentate le tecniche per far funzionare il sonar in modo multistatico, funzionando solo in trasmissione, per rendere possibile ad un altro operatore sentire le eco, e aumentare ulteriormente la portata. Specialmente è indicato l'uso di due elicotteri insieme. Il Link 11 ha la capacità di gestire una decina di utenti con 60 tracce da seguire, e il Link 16 sarà anche migliore.
 
Quanto alla carriera, l'EH-101 è stato consegnato alla MM dal 2001 su ordine del 1995 e con il primo volo nel 1999. La Gran Bretagna, invece, aveva ricevuto tutti i suoi elicotteri (naturalmente con uno standard meno progredito) entro il 2002, mentre la RAF c'era riuscita entro il 2001. Il programma EH101, con un costo enorme, ha comportato 2.300 mld di spesa (alla fine degli anni '90) per 16 elicotteri, a cui sono stati aggiunti poi circa 6 velivoli di cui 20 in tutto consegnati entro il 2008 e altri due nel 2009. La versione ASW/ASuW, armata con due Marte o 4 siluri MU-90 o 4 bombe di profondità MS-500 è costituita da solo 8 esemplari; la AEW ha il radar HEW-784 di Selex Galileo con diametro dell'antenna di 3,2 m anziché 1,8; gli ASH non hanno invece radar e sono 8 esemplari, di cui gli ultimi 4 con un quinto serbatoio e un set di autoprotezione , più 2-3 MG-42 per la Forza Anfibia, concentrati a Luni; esso ha un raggio d'azione di oltre 450 km con 10 persone a bordo. Degli elicotteri, uno è in prestito all'AW per sperimentare le modifiche per il VH-71 per gli USA, l'altra è per programmi di sviluppo; il primo è a Yeovil (UK), il secondo forse a Salto di Quirra. Visto che 8 elicotteri sono pochi per il compiti ASW, ne sono stati ordinati altri 2. Gli EH-101ASW saranno usati anche come macchine di comando avanzato per operazioni aeree complesse con tre canali radio e SATCOMM, più schede criptate mod 58 e poi in seguito mod 100 americane; un compito di macchina cannoniera è stato pensato per gli ASH con due MG-42 e due GAU-19/A a tre canne da 12,7 mm, 1.200 c.min su rampa di carico e sul portello.