Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Sudafrica: differenze tra le versioni

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Il prototipo del mezzo apparve nel 1976, e 2 anni dopo arrivarono i veicoli di serie. Il primo veicolo era il modello base Ratel-20, anche se esso sarebbe stato poi messo in ombra da altre versioni.
[[Immagine:Ratel_90_armyrecognition_South-Africa_008.jpg|330px|right|]]
 
Il Ratel-20 non è un semplice veicolo da trasporto truppe (APC), ma un vero e proprio IFV, ruotato, con i 2 assali posteriori assai separati da quello anteriore, che è anche quello sterzante. Infatti esso è stato studiato per portare in combattimento una squadra di fanteria e farla combattere restando anche a bordo, mentre l'armamento e la corazzatura sono (nonostante la vulnerabilità delle ruote al fuoco) tali da superare ampiamente quelli 'standard' di un APC, ovvero un 'taxi per truppe' in stile M113. La massa complessiva, in gran parte per via della corazza, è tale che tra i mezzi ruotati era ai suoi tempi di gran lunga il più pesante, e probabilmente è ancora così tra i veicoli 6x6. In effetti, con 19 t a pieno carico quasi superava di due volte il BTR-60, che pure è un mezzo 8x8. Ovviamente non era anfibio, ma questa caratteristica non è esattamente imperativa per un veicolo che opera nel deserto. La struttura in acciaio saldato regge armi fino al 12,7 mm (almeno anteriormente), mentre vi è anche una buona resistenza alle mine. la sua struttura alta e stretta somiglia molto a quella del belga Sibmas, ma è decisamente più alto e pesante. Con il potente motore diesel che ha a disposizione, il Ratel arriva a 105 kmh, anche se poi il gradino superabile è di appena 35 cm, mentre la trincea, per un 6x6 raggiunge un rispettabile 1,15 m. Il guado è possibile fino a 1,2 metri. Grazie al gran quantitativo di gasolio a bordo, sopratutto, il mezzo arriva ad almeno 1.000 km di autonomia, proprio come (non casualmente) la successiva Rooikat. Notevole è il fatto che il motore è sì posto nella parte posteriore del mezzo, ma al contempo permette ancora ai fanti trasportati a bordo di entrare ed uscire da un portello sulla destra, oltre ai due laterali, tra il secondo e terzo assale (per questo il mezzo non è un 8x8, per lasciare spazio ai portelli laterali). Inoltre il motore posteriore consente di bilanciare meglio il peso del veicolo quando supera le trincee. Il pilota è avanti e ha 3 blindovetri con altrettante piastre d'accaio elevabili per proteggerlo meglio in azione; il campo visivo è eccellente data la sua posizione centrale, a 'testa fuori' dallo scafo. L'abitabilità è accettabile anche per viaggi lunghi e con il calore tipico dei deserti africani. Vi sono 3 uomini d'equipaggio, due dei quali in torretta, e 8 soldati ciascuno con feritoie ed episcopi, per sparare da dentro il veicolo, oppure dai due portelli sul tetto, utili anche per guardarsi attorno nell'erba alta delle savane, da un punto elevato (e magari, senza rischiare di imbattersi in un leone, pericolo non irrilevante data la situazione). Per osservate e sparare il capocarro non solo è in torretta accanto al cannoniere, ma ha anche molti iposcopi e un sottile periscopio panoramico e un portello a cupola. Quanto all'armamento, è un 20 mm della GIAT con 1.200 colpi, più un'arma da 7,62 belga coassiale, una c.a., e 2 lanciagranate laterali per i fumogeni. Però il veicolo non ha nel suo modello base sistemi NBC, di visione notturna e forse nemmeno un condizionatore.
 
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La produzione è rapidamente giunta ad un quantitativo impressionante: oltre 1.000 alla metà degli anni '80, di cui un certo numero esportati in Marocco.
Il veicolo base ha un armamento abbastanza potente, ma senza infastidire troppo la truppa. Ma il Ratel 60 ha il particolare armamento di scuola francese costituito principalmente da un cannone-mortaio da 60 mm, assieme alle solite mitragliatrici. Esso può ingaggiare efficacemente un corazzato con le granate [[HEAT]], ma non subisce penalizzazioni in termini di fanteria trasportata; aumenta solo il costo.
 
Il Ratel 90 è molto più potente, con un cannone da 90 mm a media pressione come quello delle Eland, con 29 colpi in torretta e 40 nello scafo posteriore. Il suo compito è quello di offrire appoggio di fuoco agli altri Ratel.
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Nelle operazioni del 1987, sul fiume Lomba, fece comparsa anche il Ratel con missili '''ZT-3 Swift'''. Questo missile, dalla origine assai dubbia in termini tecnologici, è un'arma utilizzata anche dall'elicottero Rooivalk. Esso è praticamente un missile TOW con un sistema di guida laser semiattiva, come nel caso dell'Hellfire. Al suo debutto, questo sistema con lanciamissili triplo in torretta ottenne vari successi. Su 6 missili lanciati, 4 distrussero altrettanti carri armati, e uno mancò l'obiettivo perché colpì un malcapitato soldato angolano vicino ad un T-55 che costituiva il bersaglio.
 
 
===SAAF===