Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iraq-Iran: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 201:
Quanto alle basi, queste potevano ospitare anche 3.000 aerei messe tutte insieme ed erano riccamente dotate di hangar, anche sotterranei, e depositi di ogni sorta, con una tale quantità di armi che continuarono a servirsene persino durante la metà degli anni '80, dopo 5-6 anni di guerra.
 
La Marina era la 'Cenerentola' della situazione. Ma lo Shah stava facendo piani interessanti anche per questa forza. C'erano in ballo ben 6 cacciatorpediniere 'Spruance migliorati' ovvero i 'Kouroush'. Questi erano chiaramente i più potenti cacciatorpediniere multiruolo dell'epoca. Gli 'Spruance' americani erano navi-contenitore decisamente capieni, ma anche criticate perché inizialmente poco armate: 2 cannoni da 127, 2 lanciasiluri ASW, due elicotteri, 2 lanciamissili (uno ASW e un Sea Sparrow antiaerei). Non molto per navi da 7.000 tonnellate e oltre 170 m di lunghezza. Sembravano quasi dei 'giganti dai piedi d'argilla', ma i 31 vascelli di questo tipo, immessi nell'US Navy, avevano anche una grande capacità di accogliere miglioramenti. Due lanciamissili quadrupli Harpoon, due CIWS Phalanx, su alcuni esemplari anche due lanciamissili corazzati quadrupli per i Tomawhak, e infine un lanciamissili Mk 41 da 61 colpi al posto del lanciamissili ASW. Nel contempo, gli 'Spruance' ebbero l'autorizzazione per l'Iran, che ne ordinò la versione antiaerea-multiruolo, che praticamente aveva il sistema d'arma degli incrociatori nucleari 'Virginia', i più potenti e moderni dell'USN, inclusi i due modernissimi lanciamissili Mk 26, capaci di 12 c.min l'uno (contro i 4 degli Mk 10) e di portare diversi tipi di missili nei depositi. Questo piano era quindi formidabile, e se le cose fossero andate avanti per un altro pò di tempo senza rivoluzione, avremmo forse visto qualche memorabile battaglia tra queste navi e le 4 'Lupo' Irakene e-o le 6 corvette missilistiche. Quel che gli Irakeni nemmeno tentarono di fare fu invece la creazione di una forza subacquea, che invece gli Iraniani volevano. Tra questi progetti c'erano 3 GUPPY americani in attesa di 6 Type 209-1.400 Tedeschi. I cacciatorpediniere effettivamente in servizio erano peraltro poca cosa, un 'Battle' e due 'Sumner' residuati della II guerra mondiale. Ma nonostante questo, essi erano mezzi interessanti in quanto modificati pesantemente negli anni '70. I caccia, almeno quelli americani, ebbero tra l'altro nuovi radar, apprestamenti per un elicottero e pure missili antinave, che non erano gli Harpoon, ma gli Standard SM-1MR modificati per compiti superficie-superficie, in appositi lanciatori. A parte questo, c'erano 4 fregate 'Saam', velocissime unità da 1.500 t e 39 nodi, con un cannone da 114 mm e 5 missili Sea Killer (acquistati in 120 esemplari), gli antenati dei successivi Marte. Non erano missili molto potenti (15 km di gittata per 30 kg di carica) e in seguito sarebbero stati sostituiti da missili cinesi C-802. A parte queste due soluzioni estemporanee per i missili antinave, un adattamento il primo, un'arma troppo piccola il secondo tipo, chi invece non aveva problemi erano le motocannoniere 'Combattante II' (progetto tedesco e costruzione francese), armate con i cannoni da 76 italiani Compatto e non meno importante, 4 missili Harpoon, il che significava che proprio le navi più piccole (270 t) erano le uniche con un sistema missilistico potente nel settore antinave).
 
Un altro elemento della Marina era l'aviazione navale, equipaggiata con un gruppo ASW su AB-212 e SH-3 (anche con missili antinave, forse del tipo AS-12), uno antimine con gli MH-53D (e quindi simili a quelli che poi catturarono agli americani nel 1980, con l'Operazione Eagle Claw) e poi il gruppo logistico con AB205 e 206, più alcuni aerei Falcon 20 e F-27.
 
Non mancava infine una brigata anfibia addestrata dai Marines (e come tale, vista con particolare sospetto) su circa 6 battaglioni, artiglieria, blindati e reparti speciali sul modello dei SEAL (che furono i più colpiti dalle epurazioni del nuovo regime).
 
 
Insomma, c'era stata l'intenzione di dare il meglio del meglio alle F.A. iraniane, senonché lo Shah dimenticò di 'comprendere' maggiormente il fronte interno del malcontento, di un Paese enorme che non era molto propenso alla modernizzazione occidentalizzata e allo stesso tempo, all'autocrazia di Palavhi. Che quando se ne andò, già gravemente malato, pilotando lui stesso il Boeing che portava alcune delle ricchezze di famiglia (altri aerei seguiranno), lasciava dietro di sé una nazione confusa e incerta sul futuro, al di là dell'esultanza per la cacciata del tiranno. Ci avrebbe poi pensato il clero, l'unica organizzazione non repressa e annichilita dal regime e dalla sua polizia segreta (la Savak), a prendere il controllo della situazione.
 
L'equipaggiamento militare lasciato dietro, però, era di importanza fondamentale per continuare a difendersi. Perché oramai l'Iran sapeva che, smesse le sue ambizioni di egemonia (cresciute all'ombra e con la 'spiegazione ufficiale' della minaccia sovietica ai confini), avrebbe dovuto piuttosto pensare in termini difensivi rispetto ai piani americani per rovesciare il suo regime, cosa vista come particolarmente oltraggiosa da Washington, che gli aveva fornito il meglio della sua tecnologia bellica. Tuttavia, gli scontri alla frontiera erano stati voluti sopratutto se non esclusivamente dalla volontà iraniana che tendeva a destabilizzare il vicino e più debole (con un terzo della popolazione e della superficie) irakeno, la cui maggior parte del popolo era altamente sensibile ai richiami dei leader sciiti d'oltreconfine.
 
Le armi degli iraniani erano di natura molteplice. I soldati avevano equipaggiamenti occidentali. Anche se spesso si collega l'Iran ad armi e sistemi russi, in realtà il fucile d'ordinanza dell'esercito era il G3 tedesco, così come la mitragliatrice era la ben nota MG3, insomma si trattava dello stesso equipaggiamento delle F.A. della Germania Ovest. Presto sarebbero tuttavia comparsi grandi quantitativi anche di Kalashnikov, mentre non è chiaro se gli RPG fossero già presenti prima della Rivoluzione (sicuramente lo saranno dopo, al pari dei missili Sagger/Raad). Lo Shah era interessato anche alle armi orientali e quando all'Ovest non trovava di meglio, le comprava. Tra queste, almeno un centinaio di ZSU-23-4 Shilka e parecchi lanciarazzi BM-21 facevano compagnia a missili HAWK, cannoni Oerlikon e semoventi M107, 109 e 110.
 
Dei progetti iraniani molto è sopravvissuto, con i fornitori occidentali che si erano affannati a costruire rapidamente le commesse passate da Teheran. Furono, come si è visto, tali ordinativi che consentirono di evolvere in fretta i carri britannici giovando ai Giordani e al British Army. 4 degli 'Spruance modificati' vennero realizzati ugualmente come 'Kidd', noti anche come classe 'Ayatollah' (grazie alla Rivoluzione si ritrovarono in servizio nell'USN) e poi negli anni '90 saranno tra le navi più dibattute sulla vendita ad altre Marine, attratte dalla loro potenza ma con qualche problema per i costi operativi e i vincoli politici compresi nella fornitura. Tra le altre conseguenze, la pronta fornitura di F-16 per Israele, visto che l'Iran considerava solo come 'interim' gli F-5 (infatti privi di missili Maverick ed ECM), ma voleva ben 128 F-16A e 28 B, di cui i primi saranno prontamente consegnati alla HHA. Di altre commesse, invece, come i 7 E-3 AWACS, è rimasto ben poco. Dai frammenti, ancora così importanti, degli ordini iraniani dell'ultimo periodo si può capire comunque che proporzione avessero i programmi militari iraniani, che di fatto aiutarono poi a potenziare proprio il 'Grande Satana' e i suoi amici, anche per superare le tecnologie (che si temevano compromesse ai Sovietici) vendute, cosa che tra l'altro porterà ai missili AIM-54C interamente digitalizzati.