Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania: differenze tra le versioni

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Nonostante i problemi nel realizzare un velivolo moderno da bombardamento strategico, la Luftwaffe curò anche lo sviluppo di una flotta da bombardamento intercontinentale, o almeno costruirono apparecchi idonei allo scopo, anche se non passati in produzione. I due aerei effettivamente realizzati con tale capacità erano lo Ju 290 e il Me.264. Quest'ultimo venne progettato nel 1940, ed è strano che la Messerschmitt A.G., così interessata ai caccia, finì poi per costruire un bombardiere intercontinentale. Eppure, nonostante le direttive dell'RLM in merito, venne realizzato il Me.264, con la convinzione che sarebbe tornato utile in futuro. E infatti, già allora si pensava segretamente di poter attaccare anche il territorio metropolitano degli USA, in caso di guerra tra le due nazioni. Un'azione meramente propagandistica, con gli aerei costretti ad ammarare nell'oceano e gli equipaggi recuperati dagli U-Boote, ovviamente senza che si raccontasse della fine della flotta di bombardieri. Ma con l'occupazione della Francia il percorso eventualmente da farsi era minore e permetteva di pensare ad una missione con ritorno alla base di partenza.
 
Così la Messerchmitt ebbe una carta da giocare subito quando si decise di passare all'attuazione; parteciparono anche la Junkers, la Focke-Wulf, ma con aerei da carico o da pattugliamento modificati e non un tipo appositamente progettato. Il Me.264 era un apparecchio dalle linee molto moderne e con una certa somiglianza con il B-29, specie nel muso; l'ala era a leggera freccia nel bordo d'entrata, mentre la coda era a doppia deriva; il carrello era triciclo anteriore, ma con ruote più grosse di quelle del Superfortress. Dovendo fare fronte al compromesso inevitabile tra prestazioni e autonomia, erano necessari motori di notevole potenza che potevano essere solo i BMW 801D da 1.750 hp, che però avevano problemi di potenza sopra i 5.500 m. Inoltre c'erano problemi di potenza massima anche rispetto al peso dell'aereo. Tanto fu vero, che l'RLM chiese uno sviluppo a sei motori dei tre progetti presentati. Ma Messerchmitt riuscì ad ottenere l'autorizzazione alla costruzione dell'aereo anche così com'era, quadrimotore: per lo sviluppo con sei motori vi sarebbe stato tempo. Così il prototipo V1 venne completato ad Uma nel tardo 1942, dopoe unvolando annonel dicembre di lavoroquell'anno, pilotato da Karl Baur. Il risultato era un velivolo da 8 posti, ala alta e monolongherone, con freccia di 10 gradi nel bordo d'entrata, la struttura tutta metallica. I serbatoi ammontavano a 13.840 litri in serbatoi autostagnanti, e altri 5.856 non protetti, da usare per primi. Quanto alla fusoliera si trattava di una struttura a sezione rotonda, aveva la sezione equipaggio (pressurizzata), la sezione bombe, quella posteriore. C'era anche un vano di riposo per l'equipaggio (sopra il vano portabombe, che trasportava 1.800 kg). Non c'erano armi difensive, ma si pensava solo alla velocità che, una volta arrivati i motori definitivi, poteva essere sviluppata. Però già con il prototipo si dovette rinunciare ai motori definitivi, ripiegando sugli Jumo 211 J-1, come quelli degli Ju-88 e con le stesse installazioni alari. Ma questi avevano solo 1.340 hp al decollo, 1060 in quota, troppo pochi per motorizzarlo adeguatamente.
 
 
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*'''Prestazioni''': 545 kmh 6.000 m, crociera 350 kmh; tangenza 8.300 m, autonomia 15.000km<ref>Gibertini G: ''L'Amerika Bomber di Hitler'' Aerei nella storia set 1999</ref>
 
Quando si richiese armamento difensivo e 2.000 kg di carico, si dovette giocoforza ripiegare sul Me.262B esamotore, ma ci sarebbe voluto molto tempo per realizzarlo. Il V1 non andò perso, ma trasformato in pattugliatore marittimo; il V2 ebbe 1.000 kg di corazze per equipaggio e armi, più i BMW 801C con sistema GM-1 a protossido d'azoto, ma venne distrutto nel '43 da un'incursione aerea; il terzo aveva ala da 38,89 a 43 m di apertura, torretta con MG 131 dorsale, torretta con MG 151 pure dorsale, altre 3 MG 131 e una MG 151 erano disposte in altre postazioni. Poi la carenza di materie prime fece finire il programma nel '44. Nel frattempo si erano anche studiate configurazioni definitive per i motori, tra cui va segnalata quella di un motore con turbina a vapore da 6.000 hp con carbone polverizzato e petrolio come carburante. Il Me 264V3 era il primo armato con 2 MG 131 e 3 MG 151/15 più 2 t di bombe. Il Me 264B o anche Me 364 avevano 6 motori, sempre con un'ala caratterizzata da una freccia anteriore e un bordo d'uscita senza freccia, senonché venne poi cancellato a favore dello Ju 390, e nessun esito ebbero il P 1075 con 4 motori a pistoni più due turbogetti, o il P 1085 con ala simile a quella del B-36 con innumerevoli tipi di motori, per esempio due turboeliche BMW 028 e persino una turbina a vapore da 6.000 hp.

Alla fine, con la distruzione anche del primo prototipo di questo bombardiere, non rimase nulla dell'Amerika Bomber, se non alcune fotografie dei collaudi del Me.262 V1.
 
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