Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania: differenze tra le versioni

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In dettaglio, la sua evoluzione passò attraverso la specifica 'Bomber B' del luglio 1939, almeno apparentemente: era stata in realtà proprio la sua presentazione che generò questa specifica, la quale non poté non essere poi vinta da questo progetto, iniziato nel tardo 1937 e accettato quale vincitore nell'ottobre 1940. I problemi però li davano anche i motori: erano previsti gli Jumo 222 o i DB 604, ma al momento non erano stati approntati: cone una velocità richiesta da 670 kmh, 3 t di carico e varie MG81 difensive, si trattava davvero di una specifica difficile da ottemperare, anche per il nuovo Junkers. Parteciperanno anche altre ditte, tra cui la Dornier che provò con il suo Do-317 come scorta in caso fosse andata male con il '288 o del 191. C'era infatti anche il FW-191, progetto del 1940 con motori Jumo 222 o DB610, con il FW-191C quadrimotore si tentava anche la carta del bombardiere pesante. E questo progetto si concretizzò nel volo del prototipo V1 nella primavera del '42, se non nel marzo 1941. Il prototipo di quest'aereo, dopo avere scelto i motori nei DB603, volerà tuttavia solo l'8 settembre 1943, data particolarmente infausta per le fortune dell'Asse. Ma nel frattempo si era già disposto la cessazione del programma. Quanto allo Ju 288, concepito nel '37 come E 73 per rimpiazzare il futuro Ju 88, volerà in tempi ragionevoli.
 
Il decollo dello Ju 288 V1 (uscito dalla fabbrica già nell'autunno 1940) avvenne già nel gennaio 1941 con i BMW 801 anziché gli ancora indisponibili Jumo 222, motori sviluppati dal '37 che prefiguravano potenze di 2.500 hp. Era stato possibile fare tanto in fretta perché vennero usati diversi Ju 88 prototipi riallestiti come banchi prova volanti, oltre a 3 Ju 86. Arrivarono poi altri 4 prototipi e gli A-1 e A-2, con i motori definitivi e due torri binate da 13 mm, più 3 t di carico. Ma al dunque, nonostante la necessità manifestata di 120-300 aerei al mese, si continuava a non gradire, da parte dell'RLM, questo primo sottotipo di Ju 288 e si puntò sul successivo Ju 288B con abitacolo pressurizzato per 4 persone. Come tanti altri progetti di bombardiere bellico (tipo il Z.1018), non si seppe gestire quest'apparecchio al punto che nel novembre 1941 ci si limiterà ad ordinarne 35, poi cancellati (dopo altri 4 prototipi) e sostituiti con il modello 'C' con i DB606 e 610. Al dunque, dopo vari altri prototipi (i V103-106) si arriverà ad una configurazione con 4 MG131 in torrette e un MG 151 da 15 mm in coda, più 5 tonnellate di bombe. Alla fine solo pochi aerei 'B' e 'C' vennero costruiti e impiegati, spesso armati per l'attacco al suolo. Ma la perdita di ben 15 di essi in incidenti non aiutava la fama di questo nuovo velivolo da combattimento, che non riuscì mai a ripetere il successo dello Ju-88. Armato con torrette telecomandate, ebbe problemi con il carico bellico previsto di 5 t. Venne usato più che altro come aereo d'attacco al suolo mentre la produzione dei bombardieri si arrestava. Ebbe modo di portare il cannone da 356 mm senza rinculo (praticamente un grande lanciarazzi), il Gerat 104 della Rheinmetall. Si trattava di una specie di bomba a razzo messa dentro un tubo, che veniva usata in picchiata dopo l'estrazione dalla stiva. Certamente l'arma di calibro più grande tra tutte quelle 'sparabili' in qualche modo, non ebbe seguito. Lo Ju-288C, lontano dalle alte quote, venne piuttosto usato a bassa quota, dove i 26 realizzati vennero usati, realizzati dal 4 dicembre 1943, decollando da Dessau. Nel dettaglio, la fusoliera era rettangolare di dimensioni 97x140, abitacolo pressurizzato, stiva per bombe lunga 7,9 m, carburante sopra la stiva e nelle ali monolongherone. Essa aveva alettoni, ipersostentatori, e aerofreni. I motori erano i DB-610, da 2050 hp al decollo, con 5.282 l.
 
La sorte del progetto venne stabilita il 23 marzo 1944, con l'eliminazione del programma, che continuò a dare il suo contributo alla serie Ju 287 e successori sovietici con parte della sua struttura.