Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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I carri leggeri erano per lo più i discendenti dei 'Tankette', che si scontrarono anche con i cugini italiani L3, pure loro discendenti dallo stesso modello Carden-Lyoid degli anni '20. I Vickers però pesavano 5,5 t ed erano armati di una torretta mobile che possedeva una mitragliatrice da 12,7, arma capace di perforare le corazze leggere dei carri come gli L3. Questo, sia pure a distanze ridottissime (18 mm di perforazione a breve distanza, contro i 25 della M2 americana, arma ben più potente). I carri leggeri inglesi erano anche più veloci di quelli italiani e l'unico svantaggio era la sagoma più alta. Ma al dunque, erano vulnerabili all'artiglieria e a carri armati decenti (tipo i Panzer II). La loro carriera venne presto eliminata a favore degli M3 e M5 americani, armati con il pezzo girostabilizzato da 37 mm e con corazze spesse anche oltre i 40 mm. Erano veicoli da oltre 12 t praticamente pari ai carri M italiani, rispetto a cui erano più veloci.
 
Gli inglesi tuttavia continuarono con i carri leggeri '''Tetrarch''', che avevano appena 4-16 mm di acciaio ma erano utili perché aviotrasportabili con i grandi alianti Hamilcar. Ebbero anche impiego terrestre con i Sovietici, ma sebbene rapidi e armati con un cannone da 40 mm, non erano certo mezzi adatti alle grandi battaglie campali, data la loro vulnerabilità. La sua origine non era del tutto banale: il Vickers Mk VI leggero realizzato in 1.145 esemplari, il carro inglese di maggior successo degli anni '30. Basandosi su questo nel '37 venne proposto l'Mk VII con un sistema di sterzatura migliorato con doppio sistema di sterzatura, e poi i cingoli erano eliminabili e le 4 ruote erano usabili senza di essi, grazie anche alle sospensioni idropneumatiche indipendenti. La protezione era di 14, forse di 16 mm, con il cannone 2 pdr da 40 mm, e una Besa da 7,92 mm. Spesso presente il riduttore di calibro Littlejhon e due lanciabombe nebbiogene. Era questo mezzo noto come Mk VII Purdah, presentato già nel '38. Essendo i carri leggeri, sia pure ben armati e mobili come questo, considerati in via d'obsolescenza, venne reso conpatibile con gli Hamilcar, alianti da carico pesante. Pesava solo 8 t e ne vennero prodotti 171 nel 1940-42, poi lo stabilimento Metropolitan-Cammel venne distrutto dalla LW. Così venne usato in Africa, solo per dimostrare eccessivi problemi di raffreddamento, in Madagascar, ma sopratutto in 24 esemplari portati in Normandia il 6 giugno 1944 con gli alianti pesanti. SOlo all'epoca erano stati ribattezzati 'Tetrarch',della 6th Airborne Armoured Recon Regiment della 6th Airborne Division. Vennero tenuti in servizio fino al 1950. 20 nel '42 vennero dati all'Armata Rossam che apprezzava la loro mobilità. Alcuni vennero catturati in Francia dai Tedeschi e riutilizzati come mod. 737 (e). Non mancheranno i derivati come il Tetrarch ICS con obice da 76 mm di supporto, quello DD per guadi anfibi, mentre la torretta andò poi alle diffuse blindo Daimler Mk I e II. L'Mk VIII Harry Hopkins (il consigliere americano autore del Lend-Lease Plan) era invece un carro che aveva 38 mm d'acciaio e una tonnellata di peso in più, diminuendo la velocità massima e la mobilità ridotta da 64 a 48 kmh; pare che ne vennero costruiti 102; nel '44 arrivò anche il semovente con obice Mk 3 da 95 mm, rimasto però prototipo, mentre venne anche ipotizzata una versione con l'obice da 87 mm, rimasto prototipo come l'altro. Da notare che l'M22 Locust era in buona sostanza la 'risposta' americana al Tetrarch, ma pesando 7,4 t era difficile da trasportare via aerea, mentre la velocità di 'soli' 55 kmh era troppo bassa. Non piaque all'US Army, non così per il British Army che ne ottenne 260, spesso con un riduttore di calibro da 37 a 30 mm (1.220 ms) del tipo Littlejhon, e nonostante tutto di questo mezzo vennero comprati più dei Tetrarch veri e propri, usati poi con successo per il forzamento del Reno.
Gli inglesi tuttavia continuarono con i carri leggeri '''Tetrarch''', che avevano appena 4-16 mm di acciaio ma erano utili perché aviotrasportabili con i grandi alianti Hamilcar. Ebbero anche impiego terrestre con i Sovietici, ma sebbene rapidi e armati con un cannone da 40 mm, non erano certo mezzi adatti alle grandi battaglie campali, data la loro vulnerabilità.
 
'''Caratteristiche''':
*'''Peso''': 7,6 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 4,3 m; larghezza 2,31 m, altezza 2,12 m
*'''Motore''': R.R. Meteor benzina da 570/600 hp---idem---Bedford da 350 hp
*'''Prestazioni''': v.max 45-64 kmh, autonomia 225 km, trincea 2,286---idem---3,65 m, gradino 0,5 m, pendenza 27°, guado 0,91 m
*'''Corazzatura''': 4-16
*'''Armamento''': 1x40(50)+1x7,92 (2025)<ref>Sgarlato N: ''Tetrarch'' Eserciti nella Storia set ott 04</ref>
 
[[Immagine:Churchill_VII.jpg|300px|right|thumb|Il massiccio Churchill divenne presto un problema per i cannoni controcarri nemici]]
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Un altro settore da ricordare è quello delle '''blindo'''. Di queste ve ne fu uno schieramento notevole, mezzi molto efficienti e affidabili (a differenza dei carri armati, che fino al '43 erano flagellati da numerosi guasti), spesso armate con pezzi da 40 mm anziché i soliti 20 mm tipici delle blindo dell'Asse. Ma le blindo pesanti AEC arrivarono anche a quelli da 57 e 75, restando dei veri carri armati su ruote, pur essendo ancora dei mezzi 4x4, e raggiungendo un peso di 13 t. Erano molto pesanti e l'uso principale era quello di sostegno alle blindo più leggere. Per quanto non prodotte in grandi quantità esse sono le blindo più potenti della II Guerra mondiale, a parte forse la Puma tedesca quando armata con il pezzo da 50 mm. Anche la corazza era molto robusta (circa 30 mm come massimo).
 
 
 
 
===Controcarri===