Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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Gli inglesi svilupparono molti tipi di carri incrociatori e da fanteria: tra i primi i '''Crusader''', i '''Cromwell''', i '''Challenger''', '''Comet''' e '''Centurion'''. Tra i secondi sopratutto i '''Churchill'''. Questi ultimi furono mezzi formidabili, capaci di resistere entro certi limiti anche ai cannoni da 88. Avevano oltre 100 mm di acciaio già nei primi modelli con il pezzo da 40 mm, poi arrivarono carri armati con il 57 mm e infine quelli con il pezzo da 75. Erano nel frattempo diventati ancora più protetti con corazze spesse fino a 152 mm. La velocità calò da 28 a 20 kmh, ma agli equipaggi piacevano: pur se con cingoli avvolgenti dal disegno apparentemente obsoleto, riuscirono a resistere al tiro di molti proiettili nemici e a scalare montagne in Tunisia e Italia, anche se erano troppo lenti per sfruttare i successi locali penetrando nel dispositivo nemico. Fallirono miseramente in quella missione malamente pianificata che fu lo sbarco a Dieppe, dove la quarantina di carri andò perduta e diede ai Tedeschi modo di studiare la nuova realizzazione inglese. Però ad El Alamein, usati con maggior granus salis, 5 di questi carri si comportarono bene e fu un peccato per gli inglesi che non ce ne fosssero di più. 4 dei 5 carri sopravvissero alla battaglia, di cui uno colpito da circa 80 cannonate (cose simili accaddero anche ai KV-1 sovietici nel '41). Furono eccellenti come mezzi speciali, dai carri demolizione a quelli lanciafiamme e ne vennero costruiti oltre 5.000, come del resto i carri Crusader o i Valentine. Ma questi erano carri da quasi 40 t e non di 15-19.
 
I successori dei Crusader, dimostratisi poco armati e vulnerabili al tiro nemico (ma apprezzati per bassa sagoma e velocità) furono i '''Cromwell''' (A.27), che per la prima volta non furono concepiti con i pezzi da 40 mm, ma passarono subito ai 57 e poi ai 75 mm. Nemmeno loro erano del tutto esenti da critiche, anche se la sagoma era molto bassa e il motore Meteor da 600 hp mobilitava circa 25 t in maniera tale che la velocità superava i 60 kmh, persino troppi per non rischiare lo scingolamento o altri danni. Erano carri paragonabili per mobilità ai Leopard 1. Troppa mobilità e poca potenza di fuoco contro i Panzer tedeschi condussero al '''Challenger''', un grosso Cromwell allungato con scafo a sei ruote per lato anziché 5, con una torre molto alta e il pezzo da 17 libbre, l'unico inglese efficace anche contro il Tiger. Era ben protetto con piastre fino a 102 mm, ma troppo alto di sagoma e lento nel brandeggio della torretta. Tutto sommato questo carro da circa 32 t era meno riuscito dello Sherman Firefly, modifica inglese del mezzo americano. Mentre i Cromwell finirono spesso a fare i carri esploratori (con una sagoma molto più bassa e maggiore velocità rispetto a qualunque Sherman), i Challenger davano supporto di fuoco a distanza, sempre che fossero in grado di seguirli. Comunque ne vennero prodotti solo un paio di centinaia.
 
I Britannici non demorsero e produssero il loro miglior carro incrociatore: il '''Comet''' (siglato A.34), armato con un pezzo da 77 mm appena meno potente del 17 libbre. Era un carro ben armato e ancora molto veloce, con l'unica limitazione che non aveva corazze inclinate per aumentare la protezione, che comunque arrivava frontalmente a circa 102 mm, e la sagoma era più bassa del Challenger. Lo schema era lo stesso, ma la torre era squadrata sì ma meglio disegnata e con un robusto scudo di torretta esterno anziché interno, come negli altri carri britannici, e infine una piccola cupola d'osservazione; la sagoma era piuttosto bassa, motore Meteor (maggiormente 'frenato' dal maggiore peso del mezzo), cingoli senza rullo di rinvio e con 6 route per lato anziché 5. Cominciarono le consegne con l'autunno del '44 e sopratutto alla 11a divisione corazzata, con i quali alla fine della guerra raggiunse Lubecca nel Baltico dopo l'avanzata attraverso il Reno e la Germania settentrionale.
 
Ma l'ultimo e migliore carro fu certamente il '''Centurion''', che si potrebbe sia definire il successore dei carri Cruiser che di quelli da fanteria: era lento, pesantemente armato e protetto, ma con caratteristiche più da carro controcarri che da mezzo di supporto fanteria. Era inizialmente armato con un 17 libbre e una mitragliera Polsten da 20 coassiale, la corazza di scafo era di 75 mm e di torretta arrivava a 152. Ma solo sei carri fecero in tempo a partecipare alla guerra. Nei decenni successivi i Centurion risulteranno prodotti in oltre 4000 esemplari e esportati in 4 continenti; il loro curriculum è stato tra i migliori, anche per via dell'attitudine a ricevere miglioramenti in corazza e armi, tanto che crebbero da 43 t a circa 50. La loro massa iniziale era simile a quella del Panther che erano nati per contrastare, di cui erano più lenti, un pò meglio protetti, ugualmente armati. Anche i Comet saranno per lunghi anni in servizio in parecchi esemplari, essendo nettamente più veloci (50 contro 34 kmh) dei Centurion e quindi utili per molti scopi.
 
Assieme ai carri armati M3 e M4 Americani (arrivati in un momento assolutamente critico in cui, nel '42, il British Army era andato in crisi nera: saranno soprattutto questi mezzi a fermare l'Asse e poi a vincere ad El Alamein), alla loro modifica in 'Firefly', ai cacciacarri M10 e M10 Achilles, questi sono stati i mezzi che i Britannici hanno usato per combattere la guerra. Molti carri mediocri, ma prodotti in decine di migliaia di esemplari. Al dunque di 'avanzato' ci sono stati essenzialmente i Centurion, gli ultimi Churchill e i Comet. Ma senza elencare brevemente la lunga dinastia dei carri britannici questi mezzi sarebbero stati incomprensibili.
 
'''Caratteristiche''' Cromwell--Comet---Churchill VII (tutti con equipaggio di 5: pilota, operatore radio, cannoniere, capocarro, caricatore):
Un altro settore da ricordare è quello delle blindo. Di queste ve ne fu uno schieramento notevole, mezzi molto efficienti e affidabili (a differenza dei carri armati, che fino al '43 erano flagellati da numerosi guasti), spesso armate con pezzi da 40 mm anziché i soliti 20 mm tipici delle blindo dell'Asse. Ma le blindo pesanti AEC arrivarono anche a quelli da 57 e 75, restando dei veri carri armati su ruote, pur essendo ancora dei mezzi 4x4, e raggiungendo un peso di 13 t. Erano molto pesanti e l'uso principale era quello di sostegno alle blindo più leggere. Per quanto non prodotte in grandi quantità esse sono le blindo più potenti della II Guerra mondiale, a parte forse la Puma tedesca quando armata con il pezzo da 50 mm. Anche la corazza era molto robusta (circa 30 mm come massimo).
*'''Peso''': 28--29,7--45 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 6,35---7,657---7,44; larghezza 2,907---3,125---3,45 altezza 2,479---2,59---2,74 m
*'''Motore''': R.R. Meteor benzina da 570/600 hp---idem---Bedford da 350 hp
*'''Prestazioni''': v.max 61---51,4---20 kmh, autonomia 278---198---200 km, trincea 2,286---idem---3,65 m, gradino 0,914---idem---1,21 m, pendenza 24°---idem---30°, guado 0,91--idem---idem m
*'''Corazzatura''': 76--101---152
*'''Armamento''': 1x75(64)+2x7,92 (4.950)---1x77 (58)+2x7,92(5.175)---75 mm (84)+2x7,92 mm (6.350)
 
 
Assieme ai carri armati M3 e M4 Americani (arrivati in un momento assolutamente critico in cui, nel '42, il British Army era andato in crisi nera: saranno soprattutto questi mezzi a fermare l'Asse e poi a vincere ad El Alamein), alla loro modifica in 'Firefly', ai cacciacarri M10 e M10 Achilles, questi sono stati i mezzi che i Britannici hanno usato per combattere la guerra. Molti carri mediocri, ma prodotti in decine di migliaia di esemplari. Al dunque di 'avanzato' ci sono stati essenzialmente i Centurion, gli ultimi Churchill e i Comet. Ma senza elencare brevemente la lunga dinastia dei carri britannici questi mezzi sarebbero stati incomprensibili.
 
Un altro settore da ricordare è quello delle '''blindo'''. Di queste ve ne fu uno schieramento notevole, mezzi molto efficienti e affidabili (a differenza dei carri armati, che fino al '43 erano flagellati da numerosi guasti), spesso armate con pezzi da 40 mm anziché i soliti 20 mm tipici delle blindo dell'Asse. Ma le blindo pesanti AEC arrivarono anche a quelli da 57 e 75, restando dei veri carri armati su ruote, pur essendo ancora dei mezzi 4x4, e raggiungendo un peso di 13 t. Erano molto pesanti e l'uso principale era quello di sostegno alle blindo più leggere. Per quanto non prodotte in grandi quantità esse sono le blindo più potenti della II Guerra mondiale, a parte forse la Puma tedesca quando armata con il pezzo da 50 mm. Anche la corazza era molto robusta (circa 30 mm come massimo).
 
==Caccia==