Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest: differenze tra le versioni

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Dopo alcuni anni, esse erano assegnate al 2o Fregattensgeschwader. Risultavano armate con il lanciamissili Mk-41 VLS Mod.3 a 16 celle, sempre dotato di Sea Sparrow ma predisposto per gli ESSM; due RAM Mk-49, il solito cannone da 76, i lanciamissili Exocet (che per la cronaca sono stati presi dagli Hamburg quando questi andarono demoliti nel 1991-95). Previste le mitragliere MLG-27 al posto delle Rh e l'arrivo dei missili RBS-15 Mk3 al posto dei vecchi Exocet. Finalmente è arrivato il potente sonar rimorchiato a bassa frequenza e di tipo attivo LFASS. I sistemi ECM FL-1800 II sono stati aggiornati alla versione 1800S2, mentre i vecchi SCLAR erano in sostituzione con 4 lanciatori TKWA-MASS. Al link 11 è stato aggiunto il link 16 unificato. Naturalmente erano sempre attesi gli NHF-90 e i MU-90, non ancora consegnati.
 
Da queste navi sono state estrapolate le F-124 Sachsen, che sono riuscite a rimpiazzare gli obsoleti LUTJENS del 1969-70, radiati nel 2004, mentre le tre navi che li hanno rimpiazzati in un rapporto uno contro uno sono arrivate nel 2003-2006. Nate come programma congiunto anche con gli olandesi e gli spagnoli, che poi ha preso strade diverse. I due tronconi, questo e l'Horizon erano nati dal fallimento di un programma comune NATO che verteva su nuove navi antieree, come del resto la NFR-90 aveva a che fare con le fregate multiruolo ASW.Entrato in esecuzione nel 1996 con la classe F-124 che costava 2,1 miliardi di euro, ebbe la defezione della quarta nave in opzione dopo pochi anni. Nel frattempo è entrata in servizio la F-219 Sachsen, impostata nei cantieri B&V il 1 febbario 1999, varo 21 gennaio 2001, completata e collaudata il 29 novembre 2002, consegna alla 2a Fregattegeschwader il 31 dicembre 2003: ancora una volta il programma per le nuove fregate tedesche era finito a cavallo tra un'era e un'altra (la 'Guerra al terrore'). Le HAMBURG e HESSEN sono seguite poco tempo dopo: la prima, impostata nel 2000, varata nel 2002, consegnata nel dicembre 2004, e la seconda con tempi rispettivamente 2001, 2003, giugno 2006. La Thuringen è stata depennata nel frattempo. Lunghe 143 m per 17,4 di larghezza, pesanti a pieno carico 5.690 t, non nascondono la propria diretta discendenza dalle F-123, con due motori LM-2500 da 51.642 hp complessivi assieme ai due diesel MTU 20V-116TB93. Hanno 255 effettivi a bordo, autonomia al solito dell'ordine dei 21 giorni o 4000 miglia nautiche. Il raggio d'azione, insomma, è ancora inteso per le operazioni a medio raggio, anche se vale la pena ricordare che si tratta di navi con motori CODAG, ovvero capaci di far funzionare sia i diesel che le turbine allo stesso tempo. La loro sovreastruttura si differenzia sopratutto per i sistemi elettronici di bordo: radar SMART-L a lungo raggio, con una immensa antenna rettangolare, sulla zona di poppa; e la piramide a più facce per l'APAR in banda I multimodale, capace di guidare anche i missili oltre che di scoprire i bersagli e inseguirli. Rispetto alle F-123 le sovrastrutture sono più alte e imponenti, ma sono anche meglio raccordate e più pulit, in particolare la murata dello scafo, che già ha un bordo libero altissimo, non si ferma al ponte di coperta, ma prosegue inglobando tutti e due i blocchi delle sovrastrutture. La sistemazione, alberatura a parte e sovrastrutture raccordate con le murate, non cambia di molto: il cannone da 76 è sempre presente a prua, seguito dal RAM e poi dall'MK .41VL che stavolta ha 32 celle di lancio come fin dall'inizio si era previsto, a livello 'potenziale' per le F-123. Segue la plandciaplancia alquanto bassa e larga, l'albero con il radar NB mancano gli STIR di controllo del tiro dato che l'APAR si occupa anche di questo-, un piccolo albero intermedio su cui usualmente è sistemata anche la bandiera, i due fumaioli e la struttura tronco-piramidale poppiera per lo SMART-L, seguito a mò di pulcino dal biancheggiare del RAM di coda; entrambi poggiano sopra l'hangar. La nave è prevalentemente antiaerea e così, dopo tutti gli anni in cui la Bundesmarine ha latitato in sonar a profondità variabile, è tornata ad avere solo quello a scafo lasciando alle F-123 l'incombenza ASW. Del resto i sottomarini non sono negli scenari previsti, più una minaccia di alto livello, almeno negli scenari previsti. I lanciasiluri sono tornati i vecchi Mjk32Mk32 tripli, che stanno semicoperti dalle strutture a mezza nave, ma lanciano i nuovi MU-90. I Lynx hanno ricevuto i Sea Skua, ma aspettano sopratutto l'arrivo degli NH-90. Aggiornati comunque i sistemi di bordo: sonar di scafo DSQS-24B, due radar multifunzione ARPA 9600-M in banda I e J, sistema di direzione tiro optronico MSP-500 (entrambi della Atlas-electronik), sistema direzione tiro IR Sirius IRST, ECM FL-1800S2, 2 lanciatori Mk 36 SRBOC (ancora loro), sistema comando e controllo SEWACO FD, data link 11 e 16. I sistemi d'arma di bordo sono stati potenziati con 8 Harpoon (che però rischiano di essere ora superati dall'avvento degli RBS-15, che saranno a bordo delle 'inferiori' F-123..), e dal lanciatore Mk 41 con 32 ESSM e 24 SM-2, oltre ai due cannoni MGL-27 da 27 mm .
 
===Unità d'attacco===
Poi ci sono i sottomarini. Eredi dei Type 205 e 206 sono attualmente sopratutto i Type 212, ma andiamo con ordine. Dopo il 1954 si ricominciò a mettere mano ai sottomarini, inizialmente proibitissimi essendo mezzi di estrema pericolosità. I primi progetti sperimentali erano siglati Type 201 e 202, ma i primi ad entrare in servizio furono 14 Type 205 del 1961-68, più i similari Type 207 esportati in ben 17 esemplari, in Norvegia. A queste unità seguirono i Type 206 del 1969-75, altre 18 navi più le tre per Israele o classe 'Dolphin'. 12 di questi vennero poi ammodernati nel 1987-1992. Da notare che gli altri 6 sono stati offerti, qualche anno fa, all'Indonesia già utente dei Type 209. 4 dei Type 206A sono stati disarmati e offerti all'Egitto, gli altri 8 sono ancora in servizio dopo essere sopravvissuti alle radiazioni avvenute nel 2004-2007. Le loro caratteristiche erano ben ritagliate per il Baltico ma certo non per le nuove missioni a lungo raggio e per il supporto alle SOF: 17 nodi, 4.500 miglia di autonomia emersi o 228 a 4 nodi di autonomia da immersi, profondità standard di immersione non molto superiore a 100 m. I tubi di lancio siluri sono ben otto, comprendenti sia armi ASW che antinave anche se non multiruolo, perché così era possibile omettere il locale ricarica siluri e quindi ridurre le dimensioni delle navi. L'equipaggio era di 23 uomini appena, esisteva un sonar che nel tipo più recentemente installato è il DBQS-21B associato al sistema di combattimento LEWA (dagli anni '80, durante i lavori d'aggiornamento di cui sopra), costruzione in acciaio amagnetico, e recentemente impiego dei nuovi e micidiali siluri DM2A3. A parte i siluri, molti ma non moltissimi (del resto i 'Toti' avevano 4 tubi di lancio e sei armi in tutto), i Type 206A hanno sistemi di posa delle mine laterali, che permettono di portare ben 24 armi (che all'interno del battello sarebbero probabilmente equivalenti a ben 12 siluri).
 
I successori di questi battelli sono naturalmente gli U-212 o 'Type 212', che sono ben noti anche in Italia visto che, fallito il programma S-90 gli italiani giocoforza dovettero accettare il progetto tedesco, caratterizzato da soluzioni avanzate e da un sistema AIP. Del resto la HWD aveva ottenuto la leadership nelle costruzioni navali subacquee, battendo anche la concorrenza francese, svedese e inglese nell'assicurarsi la maggior parte dei contratti, che con i Type 209, fatti in varie taglie, ha raggiunto un totale di 60 navi per 13 Marine. L'ultima, quella Portoghese, ha ordinato 3 navi con sistema AIP. La Thyssen, particolare non molto ricordato, ottenne invece il contratto da parte argentina per 6 TR-1700, anche se solo 2 vennero davvero consegnati, per fare bella figura assieme ai due Type 209 della flotta; oltre a questi v'erano i Type 210 norvegesi o classe 'Ula', 6 navi in aggiunta ai Type 207. Così facendo i tedeschi, con tutti questi battelli medio-piccoli erano riusciti ad arrivare a 90 battelli esportati. Negli anni '80 venne avanti il progetto Type 211, con sistema AIP, per rimpiazzare i Type 205, ma era costosissimo e venne abbandonato col dopo-guerra fredda (un pò come accadde in Italia con l'S-90), solo che nel 1994 subentrò il progetto Type 212 meno ambizioso e nondimeno, dalle ottime qualità: presto arrivarono gli ordini, che ammontavano a 4 battelli (U-31/34) iniziando la costruzione più o meno in contemporanea con quanto accadeva con i due ordinati dall'Italia, nel 1999, mentre le consegne sono avvenute nel periodo tra il 19 ottobre 2005 e il 3 maggio 2007, con un ritardo medio di 18 mesi che indubbiamente sono stati spesi per valutare a fondo un battello tanto nuovo e diverso dalle piccole unità che avrebbe sostituito. Per la descrizione approfondita si rimanda alla pagina sulla Marina Militare Italiana. In ogni caso con le loro celle PEM a idrogeno, timoni a X per manovrare anche in 20 metri d'acqua, sensori sofisticati, capacità di supportare forze speciali, insomma si trattava di sistemi di elevata qualità e per battelli grandi anche se non enormi, impiegabili in teatri operativi vari con un autonomia di 8000 miglia emersi. Al solito, oltre ai siluri, stavolta 6 tls con 12 armi, esiste la possibilità di trasportare anche 24 mine sui lati, e magari anche gli IDAS, versione SAM del missile IRIS-T tedesco, mentre da notare che i Polyphem a suo tempo molto importanti nei programmi futuri anche per i sottomarini, sono stati abbandonati. Dopo la prima serie di 4 navi ne sono seguite altre 2ordinate nel 2006 con lunghezza maggiore di 1,2 m per ospitare meglio gli incursori subacquei, ma anche per un cannone da 30 mm chiamato MURENA, l'RMK-30 modificato, e 3 UUV ALADIN da ricognizione. Questa seconda serie che dovrebbe avere anche altri ordini, è previsto che abbia sistemi totalmente nazionali per venire 'incontro' alle pretese dell'industria nazionale, quindi il sistema di combattimento sarà l'ISUS-90 della Atlas Electronik al posto del norvegese Kongsberg MSI-90, sistemi periscopici totalmente tedeschi come anche l'autopilota, al posto dei sistemi adottati come 'scambio' per l'ordina posto dalla MM italiana. I sensori della prima serie comprendono un sonar DBQS-40 della solita Atlas con apparato rimorchiato a bassa frequenza TAS-3, FAS-3 laterale a medio-bassa frequenza, entrambi passivi; sonar antimine MOA-3070, due periscopi Zeiss SEro 14 e SERO 15 da ricerca e attacco con FLIR, telemetro laser. Sistemi ESM FL-1800U, lanciatore di decoys TAU con 40 esche disponibili in 4 sistemi di lancio, radar Kelvin Hughes 1007 in banda I. L'automazione consente ad appena 27 uomini di gestire tutto il battello.
 
In ogni caso con le loro celle PEM a idrogeno, timoni a X per manovrare anche in 20 metri d'acqua, sensori sofisticati, capacità di supportare forze speciali, insomma si trattava di sistemi di elevata qualità e per battelli grandi anche se non enormi, impiegabili in teatri operativi vari con un autonomia di 8000 miglia emersi. Al solito, oltre ai siluri, stavolta 6 tls con 12 armi, esiste la possibilità di trasportare anche 24 mine sui lati, e magari anche gli IDAS, versione SAM del missile IRIS-T tedesco, mentre da notare che i Polyphem a suo tempo molto importanti nei programmi futuri anche per i sottomarini, sono stati abbandonati. Dopo la prima serie di 4 navi ne sono seguite altre 2ordinate nel 2006 con lunghezza maggiore di 1,2 m per ospitare meglio gli incursori subacquei, ma anche per un cannone da 30 mm chiamato MURENA, l'RMK-30 modificato, e 3 UUV ALADIN da ricognizione. Questa seconda serie che dovrebbe avere anche altri ordini, è previsto che abbia sistemi totalmente nazionali per venire 'incontro' alle pretese dell'industria nazionale, quindi il sistema di combattimento sarà l'ISUS-90 della Atlas Electronik al posto del norvegese Kongsberg MSI-90, sistemi periscopici totalmente tedeschi come anche l'autopilota, al posto dei sistemi adottati come 'scambio' per l'ordina posto dalla MM italiana. I sensori della prima serie comprendono un sonar DBQS-40 della solita Atlas con apparato rimorchiato a bassa frequenza TAS-3, FAS-3 laterale a medio-bassa frequenza, entrambi passivi; sonar antimine MOA-3070, due periscopi Zeiss SEro 14 e SERO 15 da ricerca e attacco con FLIR, telemetro laser. Sistemi ESM FL-1800U, lanciatore di decoys TAU con 40 esche disponibili in 4 sistemi di lancio, radar Kelvin Hughes 1007 in banda I. L'automazione consente ad appena 27 uomini di gestire tutto il battello.
La forza di motocannoniere missilistiche era uno dei cardini operativi della Bundesmarine: dal 1972 ben 40 unità sono state messe in servizio: leType 148 con un solo cannone e 4 MM.38, le Type 143 con due pezzi da 76 mm e anche due lanciasiluri antinave di grosso calibro, nonché in generale una migliore dotazione di carburante ed elettronica. Queste hanno visto la versione 143A entrare in servizio nel 1982-84 con alcune migliorie, che almeno in un secondo tempo hanno visto il pezzo da 76 sostituito da un lanciamissili RAM, così come i siluri sono stati rimpiazzati dalle mine, o meglio dalla predisposizione per portarle. Come per i sottomarini, anche le unità veloci di superficie erano ben radicate nella tradizione tedesca, specie con le grandi motosiluranti S-boote tedesche. Le 143 Albatross sono state seguite, come si diceva, dalle 143A chiamate Gepard, e queste sono ancora in servizio nella 7a Schnellbootgeschwader, dal 1 luglio questa squadriglia ha assorbito anche la 2a squadriglia, mentre alcune 143 sono ancora presenti in riserva. In sostanza, queste grosse navi con motori da 16.000 hp MTU MA-16V-956-SB80 sono in attesa della sostituzione con le corvette K-130. Sono state, le Gepard, aggiornate con sistemi elettronici vari come il sistema di comando e controllo AGIS e Link 11.
 
La forza di motocannoniere missilistiche era uno dei cardini operativi della Bundesmarine: dal 1972 ben 40 unità sono state messe in servizio: leTypele Type 148 con un solo cannone e 4 MM.38, le Type 143 con due pezzi da 76 mm e anche due lanciasiluri antinave di grosso calibro, nonché in generalee una migliore dotazione di carburante ed elettronica. Queste hanno visto la versione 143A entrare in servizio nel 1982-84 con alcune migliorie, che almeno in un secondo tempo hanno visto il pezzo da 76 sostituito da un lanciamissili RAM, così come i siluri sono stati rimpiazzati dalle mine, o meglio dalla predisposizione per portarle. Come per i sottomarini, anche le unità veloci di superficie erano ben radicate nella tradizione tedesca, specie con le grandi motosiluranti S-boote tedesche. Le Type 143 Albatross sono state seguite, come si diceva, dalle 143A chiamate Gepard, e queste sono ancora in servizio nella 7a Schnellbootgeschwader,; dal 1 luglio 2007 questa squadriglia ha assorbito anche la 2a squadriglia, mentre alcune Type 143 sono ancora presenti in riserva. In sostanza, queste grosse navi con motori da 16.000 hp MTU MA-16V-956-SB80 sono in attesa della sostituzione con le corvette K-130. Sono state, le Gepard, aggiornate con sistemi elettronici vari come il sistema di comando e controllo AGIS e Link 11, sono in attesa della sostituzione con le corvette K-130.
Si è parlato di mine, e allora parliamo anche dei dragamine: dopo i vecchi LINDAU, trasformati in cacciamine, e i mezzi litoraneai classi 'Niobe' e 'Frauenlob', negli anni '80 e oltre sono arrivati i 10 caccia-dragamine 'Hamelin' del 1988-91 e i 12 'Frankenthal' del 1992-1998. Nel 1999-2003 5 degli 'Hamelin' sono diventati cacciamine puri e gli altri usati invece come nave comando per i battelli telecomandati 'Seehund', ovvero l'innovativo sistema TROIKA, qui in versione Plus. Dei 'Frankenthal' due vennero venduti agli Emirati nel 2006 e uno, nel 2007, è diventata la nave base per incursori subacquei. Da ricordare che la Marina tedesca non ha nessun reparto di 'marines' ma ha nondimeno 2 LCU da 430 t 'Barbe' delle 22 costruite nei lontani 'anni sessanta', e alcuni 'Krabbe' coevi, da 133 t, costruiti in 25 esemplari. Erano usati per appoggiare l'Esercito, chiaramente, e quest'ultimo aveva a sua volta alcuni rimorchiatori fluviali e circa 40 mezzi anfibi di piccole dimensioni. L'obiettivo era ovviamente quello di fare limitati sbarchi anfibi costieri.
 
Si è parlato di mine, e allora parliamo anche dei dragamine: dopo i vecchi LINDAU, trasformati in cacciamine, e i mezzi litoraneai classi 'Niobe' e 'Frauenlob', negli anni '80 e oltre sono arrivati i 10 caccia-dragamine 'Hamelin' del 1988-91 e i 12 'Frankenthal' del 1992-1998. Nel 1999-2003 5 degli 'Hamelin' sono diventati cacciamine puri e gli altri usati invece come nave comando per i battelli telecomandati 'Seehund', ovvero l'innovativo sistema TROIKA, qui in versione Plus. Dei 'Frankenthal' due vennero venduti agli Emirati nel 2006 e uno, nel 2007, è diventata la nave base per incursori subacquei. Da ricordare che la Marina tedesca non ha nessun reparto di 'marines', ma ha nondimeno 2 LCU da 430 t 'Barbe' delle 22 costruite nei lontani 'anni sessanta', e alcuni dei 25 'Krabbe' coevi, da 133 t, costruiti in 25 esemplari. Erano usati per appoggiare l'Esercito, chiaramente, e quest'ultimo aveva a sua volta alcuni rimorchiatori fluviali e circa 40 mezzi anfibi di piccole dimensioni. L'obiettivo era ovviamente quello di fare limitati sbarchi anfibi costieri.
Per le esigenze d'altura le 6 moderne navi da supporto logistico 'Elbe' possono portare anche 101 soldati. Sono le degne eredi delle 'Rhein' e consegnate nel 1992-94, allo scopo di sostenere le piccole navi come sottomarini e navi missilistiche, con capacità di portare 450 t di gasolio e 130 di munizionamento, nonché di eseguire riparazioni con le attrezzature e le officine di bordo. Hanno anche un ponte di volo poppiero e come novità nella Marina tedesca, un paio di complessi chiamati 'Fliegerfaust' con 4 missili Stinger l'uno. Le 'Elbe' ovviamente sono tra le navi utilizzate per impieghi fuori area: la ELBE è per la 7a Squadriglia missilistiche, la MOSEL per la 5a Cacciamine, RHEIN e WERRA per la 3a cacciamine, la MAIN serve invece con lo squadrone Sommergibili e infine la DONAU è stata assegnata alla 1a squadriglia Corvette, destinata a ricevere le K-130. Le corvette non sono un'assoluta novità visto che anni fa esistevano le 5 'Thetis', ma questa è oramai una storia vecchia. Per quella nuova esistono anche i rifornitori BERLIN e FRANKFURT. Si tratta di navi davvero grandi, consegnate alla 2a flottiglia come Gruppo di Supporto in Combattimento che in tedesco si dice con la coincisa espressione Ensatzgruppenversorger. Sono recenti in quanto consegnate nel 2001-2002, filano i 20 nodi e dislocano 20.000 t, con 4 MGL-27, missili Stinger, RAM (in previsione). Una terza nave è stata ordinata e una quarta pianificata, con il che la Bundesmarine è davvero messa bene. Ciascuna ha anche un ponte di volo per due elicotteri pesanti, imbarca 84 container, 9.540 t di carburante, e hanno un sistema di comando e controllo di tutto rispetto, un pò come altre navi da rifornimento di moderna concezione -es l'ETNA- sfruttando gli spazi per ospitare anche uno staff per coordinare una intera Task Force multinazionale. Si aggiungono alle navi di cui sopra anche le due vecchie petroliere 'Spessart' commerciali, da 14. 000 e con equipaggio civile. Sono ultratrentenni e le altre Berlin dovrebbero sostituire proprio loro dopo il 2010. Hanno comunque due stazioni per il rifornimento laterale di altrettante navi in mare. Vi sono infine due cisterne da 2.200 t 'Walchensess', 3 grossi rimorchiatori d'altura, una nave (la Westerwaeld) portamunizioni da 4000, tutte vecchie navi come le ottime ma oramai tutte vendute classe 'Luneburg' (saranno state le 'Rhein'?). Non mancano poi le 3 navi da sorveglianza elettronica e appoggio cacciamine 'Oste' da 3.200 t del 1986-89, capaci di intercettare e anche di disturbare le comunicazioni con sofisticate apparecchiature.
 
Per le esigenze d'altura le 6 moderne navi da supporto logistico 'Elbe' possono portare anche 101 soldati. Sono le degne eredi delle 'Rhein', consegnate nel 1992-94, allo scopo di sostenere le piccole navi come sottomarini e navi missilistiche, con capacità di portare 450 t di gasolio e 130 di munizionamento, nonché d'eseguire riparazioni con le officine di bordo. Hanno anche un ponte di volo poppiero e come novità nella Marina tedesca, un paio di complessi chiamati 'Fliegerfaust' con 4 missili Stinger l'uno. Le 'Elbe' ovviamente sono tra le navi utilizzate per impieghi fuori area: la ELBE è per la 7a Squadriglia missilistiche, la MOSEL per la 5a Cacciamine, RHEIN e WERRA per la 3a cacciamine, la MAIN serve invece con lo squadrone Sommergibili e infine la DONAU è stata assegnata alla 1a squadriglia Corvette, destinata a ricevere le K-130.
Esiste anche una nave scuola, il trialbero GORCH FOCK di 50 anni. Altre navi da citare sono circa 10 rimorchiatori portuali, 2 navi antinquinamento 'Bottsand' da 1.100 t, costruite nel 1988 e caratterizzate da un o scafo a catamarano, 3 navi caserma ex-DDR, 5 navi d'addestramento per poligoni da 100 t di moderna costruzione (è la Classe 905).
 
Per le esigenze d'altura le 6 moderne navi da supporto logistico 'Elbe' possono portare anche 101 soldati. Sono le degne eredi delle 'Rhein' e consegnate nel 1992-94, allo scopo di sostenere le piccole navi come sottomarini e navi missilistiche, con capacità di portare 450 t di gasolio e 130 di munizionamento, nonché di eseguire riparazioni con le attrezzature e le officine di bordo. Hanno anche un ponte di volo poppiero e come novità nella Marina tedesca, un paio di complessi chiamati 'Fliegerfaust' con 4 missili Stinger l'uno. Le 'Elbe' ovviamente sono tra le navi utilizzate per impieghi fuori area: la ELBE è per la 7a Squadriglia missilistiche, la MOSEL per la 5a Cacciamine, RHEIN e WERRA per la 3a cacciamine, la MAIN serve invece con lo squadrone Sommergibili e infine la DONAU è stata assegnata alla 1a squadriglia Corvette, destinata a ricevere le K-130. Le corvette non sono un'assoluta novità visto che anni fa esistevano le 5 'Thetis', ma questa è oramai una storia vecchia. Per quella nuova esistono anche i rifornitori BERLIN e FRANKFURT. Si tratta di navi davvero grandi, consegnate alla 2a flottiglia come Gruppo di Supporto in Combattimento che in tedesco si dice con la coincisa espressione Ensatzgruppenversorger. Sono recenti in quanto, consegnate nel 2001-2002, filano i 20 nodi e dislocano 20.000 t, con 4 MGL-27, missili Stinger, RAM (in previsione). Una terza nave è stata ordinata e una quarta pianificata, con il che la Bundesmarine è davvero messa bene. Ciascuna ha anche un ponte di volo per due elicotteri pesanti, imbarca 84 container, 9.540 t di carburante, e hanno un sistema di comando e controllo di tutto rispetto, un pò come altre navi da rifornimento di moderna concezione -es. l'ETNA- sfruttando gli spazi per ospitare anche uno staff per coordinare una un'intera Task Force multinazionale. Si aggiungono alle navi di cui sopra anche le due vecchie petroliere trentenni 'Spessart' commerciali, da 14. 000 t e con equipaggio civile., Sonoda ultratrentennisostituire e lecon altre 'Berlin dovrebbero sostituire proprio loro' dopo il 2010. Hanno comunque due stazioni per il rifornimento laterale di altrettante navi in mare. Vi sono infine due cisterne da 2.200 t 'Walchensess', 3 grossi rimorchiatori d'altura, una nave (la Westerwaeld) portamunizioni da 4000, tutte vecchie navi come le ottime ma oramai tutte vendute classe 'Luneburg' (saranno state le 'Rhein'?). Non mancano poi le 3 navi da sorveglianza elettronica e appoggio cacciamine 'Oste' da 3.200 t del 1986-89, capaci di intercettare e anche di disturbare le comunicazioni con sofisticate apparecchiature.
Poi vi sono le navi idrografiche della Marina, che sono dipendenti dal Ministero dei Trasporti e da altri enti civili. Vi è in servizio la PLANET da 3.400 t con scafo SWATH e una nave simile in opzione, e le meno recenti METEOR, POSEIDON, GAUSS e altre 5 tra ALKOR e ALTAIR, più la grande nave POLARSTERN da 16.600 t con tanto di elicotteri. Per collaudare i nuovi materiali vi sono 5 navi classe 'Stollergrund' del 1989-90 e le 3 navi 'Schwedeneck' dal 1987-88. Il Centro Federale per la Tecnologia Militare, uno dei clienti di queste navi, arma anche la segretissima nave per le ricerche ALLIANCE, costruita in Italia nel 1987.
 
Vi sono infine due cisterne da 2.200 t 'Walchensess', 3 grossi rimorchiatori d'altura, una nave (la Westerwaeld) portamunizioni da 4.000, tutte vecchie navi come le ottime ma oramai tutte vendute classe 'Luneburg' (saranno state le 'Rhein'?). Non mancano poi le 3 navi da sorveglianza elettronica e appoggio cacciamine 'Oste' da 3.200 t del 1986-89, capaci di intercettare e anche di disturbare le comunicazioni con sofisticate apparecchiature.
 
Esiste anche una grande nave scuola, il trialbero GORCH FOCK di 50 anni. Altre navi da citare sono circa 10 rimorchiatori portuali, 2 navi antinquinamento 'Bottsand' da 1.100 t, costruite nel 1988 e caratterizzate da un o scafo a catamarano, 3 navi caserma ex-DDR, 5 navi d'addestramento per poligoni da 100 t di moderna costruzione (è la Classe 905).
 
Poi vi sono le navi idrografiche della Marina, dipendenti dal Ministero dei Trasporti e da altri enti civili:
*la PLANET da 3.400 t con scafo SWATH e una nave simile in opzione *le meno recenti METEOR, POSEIDON, GAUSS
*altre 5 tra ALKOR e ALTAIR
*la grande nave POLARSTERN da 16.600 t con tanto di elicotteri.
 
Poi vi sono le navi idrografiche della Marina, che sono dipendenti dal Ministero dei Trasporti e da altri enti civili. Vi è in servizio la PLANET da 3.400 t con scafo SWATH e una nave simile in opzione, e le meno recenti METEOR, POSEIDON, GAUSS e altre 5 tra ALKOR e ALTAIR, più la grande nave POLARSTERN da 16.600 t con tanto di elicotteri. Per collaudare i nuovi materiali vi sono 5 navi classe 'Stollergrund' del 1989-90 e le 3 navi 'Schwedeneck' dal 1987-88. Il Centro Federale per la Tecnologia Militare, uno dei clienti di queste navi, arma anche la segretissima nave per le ricerche ALLIANCE, costruita in Italia nel 1987.
Visto che si è accennato all'esistenza degli incursori, tanto vale di raccontare che questi sono statiora resi capaci di ricevere appoggio da molte delle navi di cui sopra, i Kampfschwimmer delle Forze Speciali della Marina sono gli eredi degli uomini K della guerra, ricostituiti il 1 agosto 1958 come Gruppo 3402. I superstiti delle missioni speciali tedesche ebbero appoggiocollaborarono con il Comando Hubert francese e l'SBS britannico. Gli effettivi sono numericamente irrisori, circa 30, che dal 1971 sono stati inquadrati in una compagnia. Erano intesi per fare attacchi alle basi del Patto di Varsavia, ma dal 1994 operano agli ordini della flottiglia di cacciamine, visto che molte delle loro specialità subacquee sono compatibili con la compagnia di sub antimina. Tutti i sommozzatori dal 2001 hanno abbandonatocessato la designazione did'essere Waffentauchergruppe e sono diventati il Battaillon Spezialisierten Krafte o BSK, che è un'unità di 250 effettivi chiamata più brevemente KSK. Ha due plotoni di 3 squadre da 5 uomini l'una, battelli RIB e, gommoni Zodiac, e persino i semi-sommergibili Klepper. In 50 anni di selezione, i corsi hanno visto non più di 350 brevetti assegnati per gliad aspiranti di 17-25 anni, condi 10cui almeno 10 di nuoto certificati e diploma scuola superiore, capacità di paracadutisti, di nuotare per un km in meno di 23 minuti e correre i 5 mila in meno di 24.
 
Nel '56 venne ricostituita anche l'Aviazione di Marina tedesca, con il compito di interdizione contro le navi sovietiche e del Patto di Varsavia, assieme alle mine, navi leggere e sommergibili. Per rendere finalmente possibile (i precedenti con Goering non erano stati dei migliori con la sua egemonia su tutti i mezzi aerei) la costituzione di una forte aviazione di Marina specializzata in questi compiti è stato subito organizzato il servizio, che ha cominciato sopratutto con i cacciabombardieri Sea Hawk britannici,; poi nel '64 ha continuato con 100 F-104G, in seguito messi nelle condizioni di usare anche missili Kormoran antinave,e; poidal circa1982 altrettantivennero Tornado,sostituiti perda la112 precisione 112Tornado (inizialmente si era parlato di 96) contro i 212 della LW. Armati con missili KormarKormoran (basati sul progetto del missile francese AS-37 Martel) e HARM, si sono dimostratierano l'aviazione navale più potente del continente, anche se erano privi disenza portaerei. Pare che i missili Kormoran fossero basati sul progetto del missile francese AS-37 Martel. In ogni caso i due Stormi di Tornado erano certamente i più temibili della Marina, assieme ai sottomarini. Ma finita la Guerra fredda questo centinaio di aerei con circa 500 missili Kormoran 1 e 2 non hanno mantenuto a lungo la loro utilità operativa e allora il 1o Marinefliegerschwader di Jagel è stato sciolto attorno alla metà degli anni '90, e ill' secondoMFG è2 stato dismesso (era basato adi Eggenbeck, ilè primostato a Jagel)dismesso recentemente, finendo per accantonare gli aerei per alimentare di ricambi la LW. Questo ha posto fine, nel 2004, alla carriera dell'aviazione navale d'attacco tedesca, ma esistono ancora altri due stormi navali.
Visto che si è accennato all'esistenza degli incursori, tanto vale di raccontare che questi sono stati resi capaci di ricevere appoggio da molte delle navi di cui sopra, i Kampfschwimmer delle Forze Speciali della Marina sono gli eredi degli uomini K della guerra, ricostituiti il 1 agosto 1958 come Gruppo 3402. I superstiti delle missioni speciali tedesche ebbero appoggio con il Comando Hubert francese e l'SBS britannico. Gli effettivi sono numericamente irrisori, circa 30, che dal 1971 sono stati inquadrati in una compagnia. Erano intesi per fare attacchi alle basi del Patto di Varsavia, ma dal 1994 operano agli ordini della flottiglia di cacciamine, visto che molte delle loro specialità subacquee sono compatibili con la compagnia di sub antimina. Tutti i sommozzatori dal 2001 hanno abbandonato la designazione di Waffentauchergruppe e sono diventati il Battaillon Spezialisierten Krafte, che è un'unità di 250 effettivi chiamata più brevemente KSK. Ha due plotoni di 3 squadre da 5 uomini l'una, battelli RIB e gommoni Zodiac, e persino i semi-sommergibili Klepper. In 50 anni di selezione, i corsi hanno visto non più di 350 brevetti assegnati per gli aspiranti di 17-25 anni, con 10 almeno di nuoto certificati e diploma scuola superiore, capacità di paracadutisti, di nuotare per un km in meno di 23 minuti e correre i 5 mila in meno di 24.
 
Il 3o3° Marinefliegergeschwader di Nordholz ha 3 squadroni, ill'MGF-1 1odal /2006 MGF-3con ha i8 P-3C ex-olandesi dal 2006, otto aerei in tutto, al posto degli Atlantic 1; il 2o squadrone ha gli ultimi 3 Atlantic dei(su 27 comprati a suo tempo), in versione ELINT e Sigint, oltre a 4 Do-228 (di cui uno antinquinamento); il 3o/l'MGF-3 è l'hubrschrauberstaffel con circa 15 Lynx Mk.88 dei 19 arrivatigiunti nel 1981-88, aggiornati dal 1996 come Mk.88A, più i 7 Mk.88A nuovi del 1999-2000. Dal 1996 gli elicotteri sono stati via via aggiornati per essere uniformemente allo standard Mk.88A.
Nel '56 venne ricostituita anche l'Aviazione di Marina tedesca, con il compito di interdizione contro le navi sovietiche e del Patto di Varsavia, assieme alle mine, navi leggere e sommergibili. Per rendere finalmente possibile (i precedenti con Goering non erano stati dei migliori con la sua egemonia su tutti i mezzi aerei) la costituzione di una forte aviazione di Marina specializzata in questi compiti è stato subito organizzato il servizio, che ha cominciato sopratutto con i cacciabombardieri Sea Hawk britannici, poi nel '64 ha continuato con 100 F-104G, in seguito messi nelle condizioni di usare anche missili Kormoran antinave,e poi circa altrettanti Tornado, per la precisione 112 (inizialmente si era parlato di 96) contro i 212 della LW. Armati con missili Kormar e HARM si sono dimostrati l'aviazione navale più potente del continente anche se erano privi di portaerei. Pare che i missili Kormoran fossero basati sul progetto del missile francese AS-37 Martel. In ogni caso i due Stormi di Tornado erano certamente i più temibili della Marina, assieme ai sottomarini. Ma finita la Guerra fredda questo centinaio di aerei con circa 500 missili Kormoran 1 e 2 non hanno mantenuto a lungo la loro utilità operativa e allora il 1o Marinefliegerschwader è stato sciolto attorno alla metà degli anni '90, e il secondo è stato dismesso (era basato a Eggenbeck, il primo a Jagel) recentemente, finendo per accantonare gli aerei per alimentare di ricambi la LW. Questo ha posto fine, nel 2004, alla carriera dell'aviazione navale d'attacco tedesca, ma esistono ancora due stormi.
 
Il 5o MarinefliegergeschwaderMFG di Holtenau ha la 1a e la 2a squadriglia SAR o (Hubscheruberseenotstaffeln) con circa 20 Sea King Mk.41, presenti daldel 1972 e aggiornati nel 1988-95 con tanto di missili Sea Skua. Dal 2007 sono in corso di sostituzione con gli NH-90, che solo in un secondo tempo andranno a rimpiazzare anche i Lynx. Per rimpiazzare gli Atlantic, di cui attualmente ve ne sono 3 ELINT e due in riserva, si sta valutando l'impiego di grossi UAV, tipo il Global Hawk. Per i P-3 si parla, per dopo il 2015, di macchine come ildel P-8 Poseidon su cellula Boeing 737.
Il 3o di Nordholz ha 3 squadroni, il 1o / MGF-3 ha i P-3C ex-olandesi dal 2006, otto aerei in tutto, al posto degli Atlantic 1; il 2o squadrone ha gli ultimi 3 Atlantic dei 27 comprati a suo tempo, in versione ELINT e Sigint, oltre a 4 Do-228 (di cui uno antinquinamento); il 3o/MGF-3 è l'hubrschrauberstaffel con circa 15 Lynx Mk.88 dei 19 arrivati nel 1981-88, più i 7 Mk.88A del 1999-2000. Dal 1996 gli elicotteri sono stati via via aggiornati per essere uniformemente allo standard Mk.88A.
 
Oltre alla marina esiste anche il servizioServizio guardacosteGuardacoste con 2 pattugliatori ricavati da ex-navi d'attacco 'Sassnitz' (DDR) private dell'armamento, con i motori sostituiti dagli MTU e velocità ridotta a 25 nodi, come le armi di bordo sono disolo due mtg da 7,62 mm.; Lavi BREDSTEDTè sianche affiancala aBREDSTEDT queste navi con una stazza dida 670 t e capacità elicotteristica. Non c'é molto di più a parte una quindicina di motovedette e un rompighiaccio in corso di fornitura. Il servizioServizio vigilanza pescaVigilanza Pesca, le Dogane, la Polizia della navigazione e altre entità hanno altre 150 imbarcazioni, spesso per compitisolo fluviali. Niente di paragonabile all'ipertrofia dei servizi similari italiani, insomma.
Il 5o Marinefliegergeschwader di Holtenau ha la 1a e la 2a squadriglia SAR o Hubscheruberseenotstaffeln con circa 20 Sea King Mk.41, presenti dal 1972 e aggiornati nel 1988-95 con tanto di missili Sea Skua. Dal 2007 sono in corso di sostituzione con gli NH-90, che solo in un secondo tempo andranno a rimpiazzare anche i Lynx. Per rimpiazzare gli Atlantic, di cui attualmente ve ne sono 3 ELINT e due in riserva, si sta valutando l'impiego di grossi UAV, tipo il Global Hawk. Per i P-3 si parla, dopo il 2015, di macchine come il P-8 Poseidon su cellula Boeing 737.
 
'''Progetti per il futuro''': altri 2 U-212, almeno 1 'Berlin', la possibilità di arrivare fino a 12 U-212, mezzo di indubbio successo visto che 3 sono per Israele (altri due richiesti), 2+ 2 in corso di realizzazione per l'Italia, e gli U-214 per Grecia e Corea del Sud. La terza 'Berlin' ordinata nel 2007 sarà consegnata nel 2011, ema forse, al posto della quarta nave, vi sarà una o due JSS, Joint Support Ship, o magari due navi di questo tipo. Le F-125 sono fregate che dovrebbero sostituire anche le 'Bremen', sono4 enormigrosse navi da consegnare nel 2014-17 in 4 esemplari, e altrettantialtrettante nelverso il 2020. circa, da148x 14818 metrix18m, 6.800 t di stazza a pieno carico, sistema motore CODLAG, radar TRS-3D evoluto, per la prima volta un cannone OTO LW da 127/64 mm e otto missili con capacità d'attacco in superficie, missili RAM, 2 MGL-27, 5 torrette HITROLE da 12,7 mm e altre armi minori, per lo più collegate ad apparati optronici e radar multifunzione, 2 NH-90 e un ROV antimine. Infine da ricordare la presenza di un commando di 50 uomini con 4 mezzi veloci a chiglia rigida da 11 metri. LaLe navenavi, per 'spedizioni oltremare' dovrebbedovrebbero navigare 210 giorni l'anno, e per questo saranno manovrate da un doppio equipaggio che, grazie all'automazione, sarebbe ridotto a 110 effetttivieffettivi.
Oltre alla marina esiste anche il servizio guardacoste con 2 pattugliatori ricavati da navi d'attacco Sassnitz private dell'armamento, con i motori sostituiti dagli MTU e velocità ridotta a 25 nodi, come le armi di bordo sono di due da 7,62 mm. La BREDSTEDT si affianca a queste navi con una stazza di 670 t e capacità elicotteristica. Non c'é molto di più a parte una quindicina di motovedette e un rompighiaccio in corso di fornitura. Il servizio vigilanza pesca , le Dogane, la Polizia della navigazione e altre entità hanno altre 150 imbarcazioni, spesso per compiti fluviali. Niente di paragonabile all'ipertrofia dei servizi italiani, insomma.
 
Un'altro programma è quello per le corvette K-130 'Braunschweigh', che per ora sono 5, impostate nel 2004-2006, consegne cominciate nel 2007. Derivate dalle MEKO 100, sono piccole fregate da 89 metri e 13 di larghezza, 1.840 t, ottimamente stabili, 4.000 miglia d'autonomia a 15 nodi, 2 lanciamissili binati per gli RBS-15 Mk.3 con capacità anche contro bersagli di terra, due RAM, 1 pezzo da 76 mm, 2 da 27 mm, ECM UL-5000K e sistemi MASS, il tutto gestito dal SEWACO FD in versione 'ridotta' CM&WDS. I sensori sono il radar TRS-3D/16 da 200 km di portata, sistemi ESM, link 11 e 16, ma niente sensori o armi ASW, quindi esiste solo l'elicottero imbarcato o gli UAV tipo il FIRE SCOUT. Il SEAMOS era stato pensato appositamente per le K-130 ma è stato cancellato. Al solito vi sono ampie cure per ridurre la traccia radar e di altri tipi, mentre i motori sono due diesel per 26 nodi. Se inizialmente si parlava di 15 navi, è possibile tuttavia che in seguito ne verranno ordinate una seconda serie di 5 per consegnarle entro il 2012. Sono previste altre 6 corvette chiamate MUKE, navi multiruolo forse di tipo del tutto anticonvenzionale come gli hovercraft o catamarani, con tecnologia PACSAT, sviluppata grazie ad un progetto UE del 2001 finanziato con 1,5 milioni di euro.
Progetti per il futuro: altri 2 U-212, almeno 1 'Berlin', la possibilità di arrivare fino a 12 U-212, mezzo di indubbio successo visto che 3 sono per Israele (altri due richiesti), 2+ 2 in corso di realizzazione per l'Italia, gli U-214 per Grecia e Corea del Sud. La terza 'Berlin' ordinata nel 2007 sarà consegnata nel 2011, e forse, al posto della quarta nave, una JSS, Joint Support Ship, o magari due navi di questo tipo. Le F-125 sono fregate che dovrebbero sostituire anche le Bremen, sono enormi navi da consegnare nel 2014-17 in 4 esemplari, e altrettanti nel 2020 circa, da 148 metrix18, 6.800 t di stazza a pieno carico, sistema motore CODLAG, radar TRS-3D evoluto, per la prima volta un cannone OTO LW da 127/64 mm e otto missili con capacità d'attacco in superficie, missili RAM, 2 MGL-27,5 torrette HITROLE da 12,7 mm e altre armi minori, per lo più collegate ad apparati optronici e radar multifunzione, 2 NH-90 e un ROV antimine. Infine da ricordare la presenza di un commando di 50 uomini con 4 mezzi veloci a chiglia rigida da 11 metri. La nave, per 'spedizioni oltremare' dovrebbe navigare 210 giorni l'anno, e per questo manovrate da un doppio equipaggio che, grazie all'automazione, sarebbe ridotto a 110 effetttivi.
 
Un'altro programma è quello per le corvette K-130 'Braunschweigh', che per ora sono 5,impostate nel 2004-2006, consegne cominciate nel 2007. Derivate dalle MEKO 100, sono piccole fregate da 89 metri e 13 di larghezza, 1.840 t, ottimamente stabili, 4.000 miglia d'autonomia a 15 nodi, 2 lanciamissili binati per gli RBS-15 Mk.3 con capacità anche contro bersagli di terra, due RAM, 1 pezzo da 76 mm, 2 da 27 mm, ECM UL-5000K e sistemi MASS, il tutto gestito dal SEWACO FD in versione 'ridotta' CM&WDS. I sensori sono il radar TRS-3D/16 da 200 km di portata, sistemi ESM, link 11 e 16, ma niente sensori o armi ASW, quindi esistono solo le risorse dell'elicottero imbarcato o gli UAV tipo il FIRE SCOUT. Il SEAMOS era stato pensato appositamente per le K-130 ma è stato cancellato. Al solito vi sono ampie cure per ridurre la traccia radar e di altri tipi, mentre i motori sono due diesel per un totale di 26 nodi. Se inizialmente si parlava di 15 navi, è possibile tuttavia che in seguito ne verranno ordinate una seconda serie di 5 per consegnarle entro il 2012. Altre 6 corvette chiamate MUKE, ovvero navi multiruolo, forse di tipo del tutto anticonvenzionale come gli hovercraft o catamarani. La tecnologia dovrebbe essere quella chiamata PACSAT, sviluppata grazie ad un progetto UE del 2001 finanziato con 1,5 milioni di euro. In ogni caso, la Marina tedesca si sta rinnovando in maniera molto consistente. Quello che le manca e che non è previsto nemmeno in futuro, è una portaerei e forze da sbarco anche ridotte, senza le quali non riesce appieno a togliersi dal novero delle flotte meramente regionali tipiche del Nord Europa. Fortissima nel Mare del Nord e Baltico meridionale, chiaramente capace di interdire l'accesso a navi 'nemiche' con centinaia di vedette, aerei, sottomarini e campi minati, rimane ancora senza una vocazione veramente globale, che d'altra parte è difficile costruiretrovare riorientandofiniti tuttoi loconfronti strumento militare a combattere nuovemilitari minacceconvenzionali. Eppure i cambiamenti sono stati enormi: anche solo il fatto di mettere a terra tutti i Tornado (persino più numerosi di quelli dell'AM) ne è un esempio, anche in termini di risparmio economico. Ma ancora non basta, datie i cambiamenti che caratterizzano i tempi. Ilil futuro ci dirà cosa succederà dei tanti progetti e in generale dell'ambizione di controllare con mezzi militari 'umanitari' una situazione sempre più deficitaria in termini umanitarieconomici e politici.
 
Ecco l'elenco delle principali navi della fine del 2007:
 
*3 fregate 'Sachsen' del 2003-06
*4 'Brandemburg' del, 1994-96
*5 'Bremen' del, 1982-1990
*5 K-130 del, 2007-2008
*10 motocannoniere Gepard del, 1982-84.
*4 U-212 del, 2005-07
*8 U-206 del, 1973-75
*1 OPV del, 1989
*2 Sassnitz del, 1990
*10 cacciamine 'Frankenthal' del, 1992-98
*10 'Hamelin' del, 1988-91
*2 rifornitori 'Berlin' del, 2001-02
*2 petroliere 'Spessart' del, 1977
*6 navi appoggio 'Elbe' del, 1992-94
*3 navi SIGINT 'Oste' del, 1986-89
*1 nave scuola del, '58
 
== Note ==