Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 55: differenze tra le versioni

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====Aviazione navale, 1996<ref>Fassari, Giuseppe: ''Aviazione navale, una quarantenne in perfetta forma'', Aerei Maggio 1996 pagg. 12-17</ref>====
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I Sea King sono stati oggetto di maggiore evoluzione. Anzitutto il radar AN/APN-195 del muso, simile a quello dei Pelican dell'AMI, è sparito dagli inizi degli anni '90, e il radar, ora l'APS-705 è sotto la parte posteriore della fusoliera oppure, spostato per la troppa vicinanza con i serbatoi, nella parte anteriore, sempre sotto il muso. VI sono diversi altri miglioramenti, ma sopratutto questi hanno a che vedere con le migliorie elettroniche rispetto a quelle, pure interessanti, strutturali. La serie di versioni è nota, per l'SH-3, come Alpha, Bravo, Charlie e Delta, in cui questi lotti sono passati dalla versione D alla H. Gli ultimi lotti hanno missili Marte 2 e sistemi ESM e ECM, mentre i primi avevano gli AS-12, e in seguito si è teso a modificarli per farne dei trasporti tattici a beneficio del S. Marco. Gli ultimi 12 della trentina erano in procinto di avere un aggiornamento che li avrebbe portati, possibilmente, a coesistere per più tempo assieme agli EH-101, i loro sostituti designati ma ordinati in soli 8 ASW, 4 AEW (con il radar APS-784) e 4 utility (all'epoca non c'erano ancora conferme per le 8 macchine in opzione).
 
 
Quanto concerne l'organizzazione, questa aveva sede a Roma, con il Centro Comando e Controllo dell'Aviazione navale, da cui il centinaio di aeromobili dipendeva. Era presso il 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore. Era responsabile dell'attività di volo e della logistica. dal 6° Reparto Aeromobili dipendevano le basi operative Meristaeli Luni (La Spezia), Maristaeli Grottaglie (Taranto) e Maristaeli Fontanarossa (Catania), le prime due vicine alle principali basi della Marina, e capaci di fare anche manutenzione fino al 2° livello; la terza era invece maggiormente utilizzata per l'addestramento.
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Come si vede non è la velocità, ma l'autonomia la principale differenza tra i due tipi. L'AB-204 operò a lungo dalle navi italiane e collaborando con l'Aeronautica, allora dotata degli aerei ASW S-2 Tracker, oramai dimenticati con l'eterna 'era Atlantic'. La colorazione per entrambi gli elicotteri AB era la stessa, almeno in origine: fusoliera e rotori per lo più blu scuri, ma con musetto, tetto, 'guance' e punta della coda di un grazioso arancione fosforescente. Non mancava naturalmente l'ancora su sfondo bianco, dipinta nella parte posteriore dei fianchi della fusoliera. La principale differenza era la lunghezza della stessa, che era alquanto piccola e tozza nel '204 e molto più lunga e accogliente nel 212.
 
 
 
Gli elicotteri della MM classici sono stati, per decenni, gli AB-212ASW e i Sea King. In missione ASW hanno un equipaggio di 4 persone: primo pilota, secondo per la guida e la gestione delle comunicazioni, operatori radar e sonar, che gestiscono i sensori rispettivi, che negli anni '90 erano l'APS-705 nel tipico radome a panettone sopra l'abitacolo (nel caso degli AB-212; nel caso del Sea King era sotto la fusoliera), e il sonar AQS-13B filabile da bordo, usabile sia in maniera passiva, una volta filato in mare, che in maniera attiva per l'identificazione precisa. Le armi erano i siluri Mk 46 da 45 nodi e autoguida attiva, con sensibilità della testata sonar di 2-3 km di raggio. Gli Mk 46 erano quindi le armi d'elezione, piuttosto che gli A244 italiani, forse perché questi ultimi avevano prestazioni inferiori, più adatti a rimpiazzare gli Mk 44. Le missioni comprendevano azioni in hovering a pelo d'acqua, immergendo il sonar da pochi metri di distanza dal mare. Nonostante tutte le attrezzature che di fatto tendevano a sovraccare in maniera considerevole questi elicotteri (oltre 500 kg di peso a vuoto nel caso dei Sea King inglesi rispetto ai 'Commando' che ne sono la versione da trasporto tattico e assalto) e lo stesso l'AB-212ASW, le missioni dovevano essere svolte in condizioni ognitempo (i sottomarini, estremamente insidiosi anche perché in movimento nel loro ambiente, conoscendo la situazione delle 'termiche' sott'acqua per mimetizzarvisi ancora meglio). I sottomarini sono difficili da rilevare, anche per gli elicotteri moderni, e possono conoscere bene la situazione delle 'termiche' in cui si muovono, facendo facilmente rimbalzare le onde sonar di ricerca, emettendo decoys di inganno anti-siluro, produrre falsi echi con il proprio sonar o addirittura disturbare il sensore del siluro con emissioni ad alta frequenza, quelle su cui opera il sensore di ricerca. Magari contro i siluri moderni funziona meno, ma questa saturazione degli echi di ritorno può causare dei problemi notevoli ai siluri ASW. Come missioni SAR erano entrambi utilizzabili con un verricello, ma anche per azioni antincendio, con una benna antincendio con cui il 2° Gruppo del Maristaeli nel solo 1993 ha effettuato oltre 500 ore per lottare contro gli incendi boschivi in Sicilia, dove è basato. Come missioni, va rilevato che il Sea King sia una macchina molto stabile e con ottima autonomia, nonché il fatto che é anfibio. La galleggiabilità, però, con le varie antenne presenti è ridotta: gli SH-3D originali avevano per esempio un radar piuttosto esile, con un radome a cupolino 'a ditale' sul muso, che era anche presente sugli elicotteri AB-212 quando questi avevano l'originale radar EMI sopra l'abitacolo, mentre i Sea King inglesi l'avevano sopra la zona di coda.
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Subito vari marinai e tecnici iniziarono le operazioni di sbarco, mentre poco dopo arrivarono a seguire le operazioni anche 10 sottufficiali di Marina allenati nell'US Navy come aviatori navali. In tutto c'erano 24 persone a seguire queste operazioni, che richiesero solo 8 ore, e gli aerei vennero sistemati in un campo sportivo vicino, che ovviamente venne recintato e sottoposto a vigilanza con tanto di armi e sistemi di protezione antincendio. Però, nonostante che questi aerei fossero recenti (solo 2 avevano superato le 500 ore), le loro condizioni lasciavano molto a desiderare, anche per via di danneggiamenti durante il viaggio, molti apparati elettronici erano mancanti oppure sistemati negli abitacoli. Gli SB-2C-4 (la maggior parte), -4E e -5, erano stati messi in naftalina' nel dopoguerra fino al 1949. Cancellati poi dagli inventari dell'US Navy, vennero messi in disponibilità per aiuti in conto MDAP. Gli aerei vennero smontati nelle loro componenti principali per evitare la corrosione e gli agenti atmosferici, iniziando poi il trasferimento delle cellule dal 26 novembre 1953 con un pontone, fino al centro Addestramento Antisommergibile di Augusta. Insomma, una volta smontati e sezionati gli aerei nelle loro componenti base ci si accorse che si trattava sostanzialmente di 'bidoni', essendo corrosi, arrugginiti, mancanti di vari componenti elettronici ed elettrici. Alla fine non se ne fece nulla, e varie componenti sono state usate per fini didattici. Tutto il resto venne mandato poi alla demolizione. Così finì la carriera del possente Helldiver nella MM, senza nemmeno tanto bisogno dell'intervento dell'AMI.
 
 
 
====Gli Harrier====
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La missione vide impegnato un gruppo navale anfibio multinazionale o CJTF nella missione 'United Shield', con 5 navi fornite dagli USA, altrettante dall'Italia, 3 dalla Francia, 3 dal Pakistan, 2 dalla Malaysia .Gli USA hanno messo 1500 uomini e una quarantina di mezzi aerei in gioco, assieme alle navi; ma pr quello che riguarda l'Italia vi è stato l'arrivo del 26° Gruppo Navale, quasi altrettanto grande con la portaeromobili (per la prima volta non solo 'portaelicotteri') GARIBALDI, che imbarcava letteralmente tutti gli Harrier disponibili: ovvero i 2 TAV-8B e i prmi 3 AV-8B+ (anche se non è chiaro se i primi siano stati davvero portati con la nave; altre fonti parlano dei soli 3 monoposto), 2 Sea King, e per il resto 4 AB212NLA (ovvero AB212 modificati per l'assalto anfibio) e 4 A.129 Mangusta (per la prima volta usati in maniera continuativa da una nave, anche se erano già avvenute azioni del genere, sia pure occasionali; e oltre a questi 3 aerei (o 5?) e 10 elicotteri, v'erano anche ben altri 6 SH-3 Sea King a bordo delle due portaelicotteri S.Giorgio e S.Marco, che li hanno schierati sui ponti di volo pur non avendo nessun hangar. In teoria i 'Mangusta', avendo rotori ripiegabili (non da subito, a dire il vero) potevano essere ospitati sotto bordo, ma è l'unico caso visto che gli altri elicotteri (tranne forse gli AB.206) erano troppo grossi per l'unico elevatore disponibile. I Sea King erano parcheggiati a mezza nave, insomma le S.Giorgio erano una sorta di 'portaelicotteri in Do minore' visto che non avendo hangar non possono essere navi del tutto valide in questo senso: magari lo sono se si tratta di missioni abbastanza brevi e sopratutto in condizioni meteo tipiche non molto difficili. La fregata LIBECCIO portò 2 AB-212ASW, mentre lo STROMBOLI da rifornimento non aveva nulla. Agli equipaggi si aggiungevano 198 persone dell'esercito tra paracadutisti e cavalleggeri, 320 del 'S.Marco' (praticamente tutto il personale operativo) e 30 del Consubin, per un totale di 5 navi, 21 velivoli e 2.106 uomini. Insomma, la prima azione interforze delle F.A. italiane, e se l'Irak nel 1990-91 fu il debutto di gran parte dei mezzi avanzati occidentali per l'Italia si dovette aspettare 2 anni dopo, per una missione di peacekeeping (con Centauro, Mangusta e altro ancora).
 
 
Quanto agli AV-8B Harrier, ecco come è andata: se inizialmente era preferito (per ragioni abbastanza comprensibili) il Sea Harrier, agli inizi del 1989 venne scelto l'AV-8 Harrier+, che per ragioni burocratiche non è stato definito AV-8E (la D era semmai il 'Night Attack'; ma forse la verità è che appioppare nuove versioni ai nuovi tipi avrebbe infastidito i clienti delle prime versioni: che dire per esempio degl innumerevoli 'blocks' dell'F-16, che è delle versioni C e D oramai da 20 anni, con circa 10 aggiornamenti nel contempo tutti più che sufficienti per giustificare nuove versioni ufficiali, come a suo tempo accadde per gli A/B?).
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Da ricordare poi che i lanciatori di chaff sono sistemati sul dorso alare, in 4 moduli, vicino all'entrata della coda verticale.
 
 
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I programmi erano, per il futuro, non di poco conto. I missili AMRAAM (degli Harpoon apparentemente si era persa traccia, dopo tutto costano mezzo milione di dollari l'uno) non erano ancora stati messi in linea. Una prima, modesta ordinazione per una quarantina di pezzi era stata già posta, e faceva della MMI il primo utente dell'arma in questione. La sua disponibilità era attesa solamente per il 1999: per il giugno 1998 erano invece attese le bombe LGB, mentre già erano in linea i cannoni da 25 mm, bombe Mk 82 e 83, razzi (?), e alcune decine di missili AGM-65 Maverick a guida IIR.
 
== Note ==
 
 
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