Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 4: differenze tra le versioni

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L'NH-90TTH è una macchina notevole, che potrebbe essere considerata più simile al Super Puma in una configurazione 'avanzata' che all'AB.412. Ha una fusoliera molto allungata con una trave di coda corta e robusta, giusto come la macchina francese, con una svasatura nella fusoliera che rende evidente lo studio di tecniche di riduzione della traccia radar, mentre per il resto ha sistemi ECM ed avionici moderni, FLIR, allarme radar e laser etc. Pesa al massimo 10.600 kg, equipaggiato con turbine CT7-8 nella versione T6E1 da 2.500shp, praticamente la versione depotenziata delle turbine che saranno montate sul VH-71 'Kestrel', l'elicottero presidenziale USA. Solo che questo avrà 9.300 shp complessivi, mentre l'NH-90TTH ne avrà 5.000. Il motore è stato ordinato in 232 unità, costruito dalla Fiat Avio, mentre la progettazione è principalmente americana, a cui la Fiat Avio ha contribuito con uno sviluppo in comune. L'equipaggio è di due persone, autonomia di 4 ore 35 min o 800 km, velocità max di ben 315 kmh e di crociera di 260, 14 militari trasportabili, max 20 persone (nessuno stupore, il Puma arriva a 16-25, a seconda delle versioni), carico di 3 t al gancio baricentrico (anche qui non c'é grande differenza, dato che il valore oscilla tra 2,5 e 4,5 t). La cabina interna ha altezza di 1,58 m, più che sufficienti per stare seduti, non per stare in piedi e allora la Svezia, che è uno dei clienti di questo elicottero multinazionale, ha chiesto una versione rialzata a 1,82 m. I portelloni laterali sono ampi e sopratutto consentono l'imbarco rapido anche se ci sono le minigun laterali montate.Naturalmente le diavolerie elettroniche per le operazioni anche in condizioni meteo proibitive non si contano: radar meteorologico, sistema antighiaccio per le pale, INS, GPS, mappe sintetiche, comandi di volo interamente FBW, sistema di rilevamento ostacoli LOAM, casco con visore incorporato, sistemi di difesa ECM, il tutto integrato da un sistema MIL-ST1553. POi vi sono minigun M134D costruite su licenza dalla OTO Melara con calibro 7,62 mm e 6.500 c,min, oppure due mitragliatrici da 12,7 a canna singola. I primi due reparti tra cui il 'Cigno e il REOS saranno operativi per la fine del 2009. L'elicottero ha anche un supporto logistico dedicato, con il 2° Reggimento di Sostegno 'Orione' di Bologna preposto alla sua gestione, dopo che i primi 2 anni saranno gestiti da Viterbo.
 
Il programma NH-90 non riguarda l'AM ma comprende la Marina, che avrà la versione navale. E' strano come di questa ne siano previsti (salvo tagli, ventilati anche per una decina di macchine dell'Esercito) ben 56 esemplari. Eppure, con 2-4 cacciatorpediniere e una decina di fregate, il totale imbarcabile su tutte le navi è di circa 20 macchine. Considerando il costo di queste sofisticate macchine navali, forse non stupisce che anche Marine come quella olandese o tedesca abbiano avuto meno elicotteri per le proprie navi di quelli imbarcabili. La MM invece ha invece ricevuto grosse quantità di elicotteri, con oltre 60 esemplari consegnati degli AB.212, eppure questi sono circa il doppio di quelli imbarcabili sulle unità navali. E' una cosa decisamente 'strana' (come del resto il fatto che i Tornado italiani sono stati circa il doppio di quelli assegnati ai reparti di prima linea) specie per un Paese cronicamente a corto di risorse finanziarie anche per comprare quantità minime di sistemi di grande importanza (per esempio gli AWACS, i Patriot, carri armati moderni o rimodernati etc.). Nel caso del programma NH-90, nonostante la riduzione del programma (da 210 a 116 pezzi), è ben vero che si tratta di una macchina di primissimo livello, ma al solito, la ricerca del 'meglio' comporta costi enormi e ritardi di pari livello. Il programma NH-90 è costato fin'ora ben oltre 3.000 mld di lire (non attualizzati, ma riportati dai vari bilanci della difesa) e i pagamenti continueranno ancora per anni, fino a raggiungere probabilmente l'equivalente di circa 5.000 mld. Del resto, con i 60 Mangusta che hanno raggiunto circa 2000 mld e gli EH101 che hanno passato (con appena 16-24 macchine) i 2300 la cosa non è fuori dalla ragione relativizzandola al totale ordinato, ma pur sempre generatrice di una cifra complessiva enorme, senza precedenti in Italia per un elicottero.
 
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