Ridere per ridere/Capitolo 6
Psicobiologia dell'umorismo e della risata
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Come tutti i fenomeni psicologici, l'umorismo si basa su un gran numero di complessi processi biologici che avvengono nel cervello e nel sistema nervoso. Per sperimentare l'umorismo, un individuo deve prima percepire l'incongruenza giocosa in un evento di stimolo. Questo processo percettivo si avvale di sistemi situati in molte regioni della corteccia cerebrale coinvolte nella percezione visiva e uditiva, nella comprensione del linguaggio, nella cognizione sociale, nel ragionamento logico e così via. Quando viene percepito l'umorismo, questi processi cognitivi stimolano i sistemi emotivi associati a sentimenti positivi di allegria e divertimento, coinvolgendo aree della corteccia prefrontale e del sistema limbico. Questi sistemi emozionali rilasciano anche un cocktail di molecole biochimiche, producendo ulteriori cambiamenti nel cervello e in tutto il corpo attraverso il sistema nervoso autonomo e il sistema endocrino. Inoltre, l'attivazione dell'emozione allegra innesca tipicamente le risposte espressive del sorriso e della risata, che coinvolgono il tronco encefalico e le sue connessioni con il prosencefalo, come anche i nervi che portano ai muscoli del viso, della laringe e del sistema respiratorio.
L'indagine di questo tipo di processi biologici nell'umorismo rientra nell'ambito della psicologia biologica (nota anche come psicobiologia o psicologia fisiologica), il ramo della disciplina che studia la relazione tra il comportamento e il corpo, in particolare il cervello. La psicologia biologica fa parte di un campo di studio più ampio noto come neuroscienze, che comprende anche discipline come la neurofisiologia, la neuroanatomia e la biochimica del cervello. Sebbene lo studio dell'umorismo e della risata non sia stato un obiettivo importante nella psicologia biologica, nel corso degli anni c’è stato un piccolo ma costante risultato di ricerca su questo argomento. La recente pubblicazione di numerosi studi di risonanza magnetica funzionale (fMRI) (e.g., Azim et al., 2005), nonché di articoli su argomenti come l'evoluzione dell'umorismo e della risata (e.g., Gervais e Wilson, 2005) suggeriscono che l'interesse per questo argomento è in aumento (cfr. anche Vaid, 2002).
Come vedremo, la ricerca biologica sull'umorismo e sulla risata evidenzia l'importanza delle componenti emotive dell'umorismo oltre agli aspetti cognitivi, indicando l'umorismo come un argomento interessante per indagare l'interazione tra emozione e cognizione più in generale. In quanto tale, lo studio psicobiologico dell'umorismo può essere visto come un argomento all'interno del campo in via di sviluppo delle neuroscienze affettive (Panksepp, 1998). La nostra discussione sugli aspetti biologici dell'umorismo fornisce anche l'opportunità di concentrarsi più da vicino su molte questioni interessanti riguardanti la natura e le funzioni della risata.
In questo Capitolo inizierò discutendo la risata come manifestazione emotiva che esprime l'emozione positiva dell'allegria, seguita da una panoramica della ricerca sull'acustica, la respirazione, la fonazione e le espressioni facciali della risata, nonché i concomitanti autonomici e viscerali dell'allegria. La successiva discussione sulla risata negli animali nonumani sottolineerà la stretta connessione tra umorismo, risata e gioco. Esplorerò poi diversi altri argomenti legati alla risata, tra cui le condizioni patologiche della risata, la risata e il cervello e il solletico come stimolo alla risata. Successivamente, mi dedicherò allo studio delle aree cerebrali coinvolte nell'elaborazione cognitiva ed emotiva dell'umorismo, compresi studi sull'umorismo in pazienti con danno cerebrale localizzato e studi su soggetti normali utilizzando EEG e fMRI. Infine, discuterò le teorie sulle origini evolutive e sulle funzioni adattative dell'umorismo e della risata.