Na'vi/Sostantivi
I nomi Na’vi sono inflessi secondo il seguente modello:
numero+RADICE-(genere)-caso
Il genere è opzionale e raro, anche per i pronomi "lui" e "lei", ma numero e caso sono richiesti. Non ci sono articoli come "un" od "il", nonostante ci sia un suffisso per "alcuni" che appare prima della desinenza del caso.
Numero
modificaNella lingua Na’vi, il plurale è utilizzato solamente se ci sono almeno quattro oggetti.
Numero | Prefisso | |
---|---|---|
1 | Singolare | (nessuno |
2 | Duale | me+ |
3 | Triale | pxe+ |
4+ | Plurale | ay+ o +
(ay- più lenizione, o solo lenizione) |
I nomi mostrano maggiori distinzioni di numero di quelle che fanno le lingue umane: oltre singolare e plurale, non hanno solo speciali forme duali per due di un oggetto (occhi, mani, amanti, ...), che non sono rari nel linguaggio umano (l'italiano ha una reminiscenza in"ambo"), ma anche forme triali per tre di un oggetto, che nelle lingue umane sono solamente trovate con pronomi. Un plurale è più di un duale o triale: è quattro o più. Per esempio, nelle "ali di una banshee", tsyal "ala" è plurale (ikranä syal), perché le banshee hanno quattro ali, ma in "le ali di un uccello", tsyal non può essere plurale syal, ma solo duale mesyal, perché gli uccelli hanno solo due ali.
Quando un numero è sconosciuto, per esempio chiedendo quanti di qualcosa ci sono, il plurale è usato, come in Italiano: D: "Quanti bambini hai?" A: "Uno." Quando la quantità è specificata con un numero, allora la forma singolare è usata. E quando il numero è stabilito, non ha bisogno di essere ripetuto: Menga lu skxawng "voi due siete idioti"; aynga lu karyu "voi siete insegnanti" (plurale haryu).
I prefissi innescano la lenizione, che è indicata nella tabella sopra dai segni "+" piuttosto che dalla solita lineetta che marca i confini di parola. I triali non sono comuni, ma occorrono per esempio in pxehilvan "i tre fiumi" (kilvan fiume). Nei nomi che sottostanno alla lenizione, il suffisso plurale può essere omesso, così il plurale di tokx "corpo" può essere sia aysokx (il "plurale pieno") o sokx (il "plurale contratto"). Nel duale e triaIe, la lenizione di arresto glottale può risultare in una sequenza di due e, nel qual caso contraggono: 'eveng "un bambino", pxeveng "t tre bambini".
"Alcuno"
modificaIl suffisso -o, che ha il ruolo di "alcuno" nei pronomi tuteo "qualcuno" e 'uo "qualcosa", può essere usato anche con altri nomi, come con ketuwong "alieno in
Lu ketuwongo nì'aw. "è solamente qualche alieno."
Genere
modificaLa lingua Na'vi non ha genere grammaticale. Comunque, dove desiderato, gli individui maschili possono essere distinti dal suffisso -an, e i femminili da -e.
Per esempio tsmuk o tsmúktu è "fratello (maschio o femmina)", tsmukán "fratello", e tsmuké "sorella".
Comunque il genere non è generalmente usato, a meno che non ci sia qualche motivo per distinguerlo.
Caso
modificaI nomi sono declinati per caso in base alla loro funzione nella frase: soggetto (intr e erg), oggetto (acc), ricevente (dat), possessore (dat) e argomento (top). I marcatori dei casi hanno ognuno dalle due alle tre forme (allomorfi), la distribuzioni dei quali è un qualcosa di variabile:
Forme dei casi | piena | ridotta |
---|---|---|
Intransitivo (INTR) | (non marcato) | |
Ergativo (ERG) | -ìl | -l |
Accusativo (ACC) | -it | -ti
-t |
Genitivo (GEN) | -ä, -yä | |
Dativo (DAT) | -ur | -ru
-r |
Topicale (TOP) | -ìri | -ri |
A parte il genitivo, che non segue il modello degli altri casi, i suffissi dei casi hanno forma piena (inizianti per vocale) dopo le consonanti ortografiche (consonanti, consonanti sillabiche e dittonghi) e ridotta (inizianti per consonante) dopo vocali semplici. In aggiunta, l'accusativo e il dativo hanno forme abbreviate nella quale la vocale finale è stata omessa; questo appare in base al ritmo del discorso e perciò formalità piuttosto che per qualcosa di grammaticale.
I nomi non sono doppiamente marcati per caso. Gli attributivi non accordano, in caso o numero, con il nome che modificano, e ciò viene mantenuto anche per i pronomi possessivi e nomi genitivi come negli aggettivi. Perciò mentre "mia lancia" nella forma citazionale è oeyä tukru, nel caso ergativo è oeyä tukrul, con solamente tukru "lancia" marcato all'ergativo.