Bandiera Avanzamento: 100% (completo) Wikibook sulla Finlandia (copertina) Avanzamento: 100% (completo) Bandiera

Geografia (clima) | Storia | Economia (ambiente) (turismo) | Lingua (dettagli) | Arte | Sport | Città (Helsinki) (Oulu) (Rovaniemi) (Espoo) (Turku) (Tampere)

La Finlandia è abitata da circa 8.000 anni come confermato da svariati ritrovamenti archeologici. All'inizio della nostra era la Finlandia era abitata da tre diverse popolazioni: i Finni, i Careli e i Sami. Prima dell'avvento degli svedesi, intorno alla metà del XII secolo, la Finlandia non disponeva di un'unità politica o amministrativa, e le frequenti lotte tra i diversi gruppi etnici alimentarono l'interesse delle due vicine potenze, la Svezia e la Russia.

Mappa della Finlandia (1662)

Nel 1157 re Erik di Svezia e il vescovo Henrik di Uppsala, di nazionalità inglese, intrapresero una crociata in Finlandia, ufficialmente rivolta alla conversione dei pagani. Fu l'inizio della conquista del territorio finlandese da parte degli svedesi, a scapito degli interessi della Russia. Nel XIII secolo la Svezia estese il proprio dominio fino alla Carelia, una regione che per il suo ruolo di confine con la Russia sarebbe stata sempre contesa fra le due potenze e nel 1323, per porre fine a una lunga serie di scontri militari, fu firmato il Trattato di Nöteborg, che riconobbe alla Svezia la Carelia occidentale mentre la città russa di Novgorod ottenne il controllo dell'Ingria e della Carelia orientale. Con questo accordo di pace si tracciava un confine importante all'interno del territorio finlandese, che avrebbe marcato anche lo sviluppo culturale nei secoli successivi: la Finlandia meridionale e occidentale entrava a far parte del mondo europeo cristiano, quella settentrionale e orientale entrava nell'orbita della Russia ortodossa. La Svezia dominò la Finlandia fino al XIX secolo.

La Finlandia venne, nel 1807, ceduta alla Russia, ma quando, nel 1894, Nicola II di Russia ascese al trono, essa tornò a godere dell'indipendenza, che però venne dichiarata solo nel 1917, facendo nascere, nel 1919, la Repubblica di Finlandia.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, l'Unione Sovietica chiese di poter installare sul territorio finlandese alcune basi militari. La Finlandia si rifiutò di fare questa concessione e, come risposta, fu attaccata militarmente dall'esercito sovietico, in una battaglia chiamata Guerra d'inverno. Senza nessun appoggio esterno, salvo forse quello tedesco, l'esercito finlandese, al comando del maresciallo Carl Gustav Mannerheim, oppose una coraggiosa resistenza agli attacchi del nemico, e si arrese solo nel marzo del 1940, quando fu firmato il Trattato di Mosca che prevedeva il passaggio della Carelia meridionale e di Vyborg all'Unione Sovietica.

Grazie a Urho Kekkonen, eletto presidente della repubblica nel 1956, la Finlandia poté ospitare nel 1975 la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Il presidente Kekkonen rimase in carica fino al 1981, quando rassegnò le dimissioni per motivi di salute. Al nuovo presidente Mauno Koivisto, eletto nel 1988, va il merito di aver sviluppato la politica che ha consentito alla Finlandia di agganciarsi all'Europa, con l'ingresso nel Consiglio d'Europa nel 1989 e nell'Unione Europea nel 1995.