Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lombardia/Città metropolitana di Milano/Melzo/Melzo - Chiesa Prepositurale dei Santi Alessandro e Margherita

Indice del libro


  • Costruttore: Nenninger (Monaco di Baviera + Melzo).
  • Anno: 1994-1996.
  • Registri reali: 35.
  • Canne: 2385.
  • Trasmissione: trazione meccanica di nota - trazione elettromeccanica di registro.
  • Consolle: indipendente fissa, in cantoria, rivolta verso lo strumento, in posizione centrale.
  • Tastiere: 3 manuali di 61 note (Do1- Do6).
  • Pedaliera: radiale concava di 32 note (Do1-Sol3).
  • Accessori: Staffe: crescendo ed espressione. Pulsanti e pedaletti: Unione Ped-GO, Unione Ped-Espressivo, Combinazioni libere, Combinazioni fisse, Annullatori. Combinazioni fisse: Fondi, Ripieno GO, Ripieno Espressivo, Ance, Tutti, Tutti pedale. Memorie: 8 richiami per 8 banchi secondari e 4 banchi principali per totali 256 combinazioni. Sequenziatore. Zimbelstern (8 Campane).
  • Somieri: a tiro.
  • Pressioni: Grand'Organo: 65 mm/H2O, Espressivo: 84 mm/H2O, Pedale: 75 mm/H2O.
  • Temperamento: Equabile 440 Hz @ 20°C.
  • Collocazione: in corpo unico, sulla cantoria in controfacciata.
  • Dimensioni: Altezza: 8 m, Larghezza: 6,3 m, Profondità: 3 m.


I - Koppelmanual - Tastiera Unione
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II - Grand'Organo
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Canne Materiali
Principale 8' 61 Stagno dal 70% al 75%
Ottava 4' 61 Stagno 70%
Decimaquinta 2' 61 Stagno 85%
Decimanona 1'1/3 61 Stagno 85%
Ripieno 5 file 1' 305 Stagno 85%
Sesquialtera  2 file 2'2/3+1'3/5 122 Stagno 70%
Quintadena 16' 61 Do1-Si2: Abete; Do3-Do6: Stagno 65%
Flauto a camino 8' 61 Tigrato: Stagno 55%
Flauto cilindrico 4' 61 Stagno 85%
Viola da gamba 8' 61 Stagno 85%
Tromba 8' 61 Tube: Stagno 70%
HorizontalTrompete 8' 61 Tube: Stagno 80%
Tremblant doux
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III - Recitativo Espressivo
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Canne Materiali
Corno di camoscio 8' 61 Tigrato: Stagno 55%
Principale 4' 61 Stagno 70%
Ottava 2' 61 Stagno 70%
Cimbalo 3 file 1' 183 Stagno 85%
Gedackt 8' 61 Ciliegio
Flauto 4' 61 Stagno 65%
Nazardo 2'2/3 61 Stagno 65%
Ottavino 2' 61 Stagno 70%
Terza 1'3/5 61 Stagno 65%
Larigot 1'1/3 61 Stagno 65%
Salicionale 8' 49 Stagno 85%
Vox Coelestis 8' 61 Stagno 70%
Dulzian 16' 61 Tube: Stagno 70%
Oboe 8' 61 Tube: Stagno 55%
Tremblant doux
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Pedale
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Canne Materiali
Principale 16' 32 Do1-Re#1: Abete; Mi1-Sol3: Stagno 75%
Basso 8' 32 Stagno 85%
Choralbass 4' 32 Stagno 70%
Ripieno  4 file 2'2/3 128 Stagno 70%
Subbasso 16' 32 Abete
Bordone 8' 32 Ciliegio
Trombone 16' 32 Tube: Stagno 70%
Fagotto 8' 32 Tube: Stagno 70%
Schalmey 4' 32 Tube: Stagno 70%
Tremblant fort
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Note modifica

La costruzione dell'Organo è stata fortemente voluta, promossa e supportata da Monsignor Renzo Marzorati (1935 – 2020), un uomo di estrema cultura, Prevosto della cittadina di Melzo dal 1990 al 2004 e Canonico della Cattedrale del Duomo di Milano. Nella sua lunga carriera ha inoltre ricoperto l'incarico di Insegnante di musica e canto, di Bibliotecario del Capitolo del Duomo di Milano e Rettore dell'Università della Terza età.

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<< Il nuovo organo meccanico 'Nenninger' è il risultato di molteplici scelte e ripensamenti, caratterizzati sempre da meditate ricerche e perfetta intesa fra quanti con me hanno collaborato alla progettazione e alla realizzazione.

La distribuzione dei corpi sonori viene visualizzata in due parti ben distinte con al centro il Grande Organo (II tastiera) e ai lati le torri del Pedale, mentre l'Organo Positivo-Espressivo (III tastiera) è situata all'interno.

La distribuzione in cassa dei vari corpi sonori ha la funzione di amalgamare i vari colori dei registri e di esaltare la loro caratterizzazione attraverso le risonanze lignee. >>

(Maurizio Mancino, Organista Titolare, Melzo 1996)

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<< L’organo costituisce una struttura semisospesa (“a mensola”), retta solo parzialmente dalla cantoria sottostante. La cassa è in rovere massello e le intelaiature portanti sono completamente in abete. Dimensioni massime della cassa: altezza 8 m (dal pavimento della cantoria), larghezza 6,3 m, profondità 2,9 m (escluse le sporgenze delle cuspidi).

La consolle è separata, posta in avanzata posizione centrale sulla cantoria e rivolta in modo che l’organista diriga lo sguardo verso lo strumento.

Oltre al rovere massello, in essa sono impiegati l’acero per le coperture dei cromatici delle tastiere e l’ebano per quelle dei diatonici oltre che per i cromatici della pedaliera.

Il prospetto è suddiviso in tre zone, nel segno del “Werkprinzip” mitteleuropeo, ossia di quel principio di architettura applicata all’organaria secondo il quale i volumi della cassa e le canne di facciata vengono concepiti e distribuiti in maniera da potervi riconoscere con coerenza il corpo sonoro retrostante.

La zona centrale è composta da due coppie di campi piani, divise dalla piccola cuspide; le 25 canne di maggiori dimensioni appartengono al Principale di 8’ del Grand’Organo, mentre le 7+7 canne in posizione sopraelevata sono funzionali all’ornamento. Ciascuna delle due zone laterali è composta da due cuspidi, le 12 canne appartengono al Principale di 16’ del Pedale.

Lo strumento è diviso in tre corpi sonori: Il Grand’Organo (corrispondente alla seconda tastiera), l’Espressivo (corrispondente alla terza) ed il Pedale. La prima tastiera non dispone di registri propri, bensì svolge la funzione di accoppiamento permanente delle altre due (cosiddetto ‘manuale unione’ o ‘Koppelmanual’).

Tutti i somieri sono meccanici a tiro. I somieri del Grand’Organo e dell’Espressivo sono in rovere, per i somieri del Pedale è stato scelto l’akatio. Nei bassi, la distribuzione del vento a ciascuna nota è svolta attraverso un doppio oppure un triplo ventilabro, allo scopo di ridurre al minimo lo scarto di pressione ‘fisiologico’ fra le canne più vicine al ventilabro e quelle più lontane.

La manticeria è alimentata da un elettroventilatore posto all’esterno dello strumento; dopo essere stato convogliato in un premantice a vasca, il vento viene distribuito ai somieri, a ciascuno dei quali è abbinato un regolatore di pressione con tavola mobile ad escursione parallela, allo scopo di disporre di pressioni differenti per i vari corpi d’organo e di prevenire ‘furti’ di vento fra le diverse sezioni.

La trasmissione dei movimenti di tasto è interamente meccanica, con verghette in abete, catenacci in frassino, forcelle e squadre in carpino; i punti di registrazione sono forniti di dadi in cuoio, i punti di presa e gli scorrimenti sono guarniti. La meccanica dell’Espressivo è infine corredata da un dispositivo sospensore per il ricupero automatico del gioco a vuoto.

La trasmissione dei movimenti di registro è elettromeccanica, mediata da un centralino elettronico su base modulare per la gestione di 256 combinazioni aggiustabili generali, che può essere facilmente escluso dall’utilizzo, volendo simulare la sola possibilità di registrazione manuale.

La cassa espressiva che racchiude le canne del III manuale è in akatio massello, con specchiature amovibili e gelosie in listellare d'abete; il comando di apertura delle gelosie è meccanico. >>

(dall'opuscolo informativo realizzato in occasione dell'inaugurazione dello strumento)