Confessione di fede di Westminster/cfw08/cfw08-4

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4. Il Signore Gesù si è assunto molto volentieri [con pronta volontà] questo compito (181); per espletarlo [per poterlo svolgere] è stato assoggettato alla Legge (182), che ha soddisfatto perfettamente (183). Ha sopportato nella sua anima in modo immediato i tormenti più duri (184) e nel suo corpo le sofferenze più dolorose (185); è stato crocefisso ed è morto (186); è stato sepolto ed è rimasto sotto la podestà della morte, senza tuttavia vedere la corruzione (187). Il terzo giorno è risorto dai morti (188) con lo stesso corpo nel quale aveva sofferto (189) e con il quale pure è asceso al cielo dove siede alla destra del Padre (190) ed intercede (191). Ritornerà alla fine del mondo per giudicare uomini ed angeli (192).

Testo originale

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Inglese Latino
IV. This office the Lord Jesus did most willingly undertake, which, that he might discharge, he was made under the law, and did perfectly fulfill it; endured most grievous torments immediately in his soul, and most painful sufferings in his body; was crucified, and died; was buried, and remained under the power of death, yet saw no corruption. On the third day he arose from the dead, with the same body in which he suffered; with which also he ascended into heaven, and there sitteth at the right hand of his Father, making intercession; and shall return to judge men and angels at the end of the world. IV. Hoc munus promtissima voluntate in se suscepit Dominus Jesus, quod ut expleret factus est sub Lege, eam perfecte implevit, immediate in anima, sua gravissimos subiit cruciatus, in corpore vero perpessiones quam maxime dolorificas; crucifixus est, ac mortuus; sepultus est, mansitque sub mortis potestate; nec tamen ullam vidit corruptionem. Tertio die surrexit a mortuis, cum eodem in quo passus fuerat corpore, cum quo etiam ascendit in cœlum, ibique sedens ad dextram Patris intercedit, rediturus inde in consummatione mundi, ad homines angelosque judicandum.

Riferimenti biblici

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  • (181) " Allora ho detto: «Ecco, io vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore»" (Salmo 40:7-8); "Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo; non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, vengo" (nel rotolo del libro è scritto di me) "per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato» (che sono offerti secondo la legge), aggiunge poi: «Ecco, vengo per fare la tua volontà». Così, egli abolisce il primo per stabilire il secondo. In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre" (Ebrei 10:5‑10); "Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio" (Giovanni 10:18); "... trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce" (Filippesi 2:8).
  • (182) "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).
  • (183) "Ma Gesù gli rispose: «Sia così ora, poiché conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia». Allora Giovanni lo lasciò fare ... Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento" (Matteo 3:15; 5:17).
  • (18­4) " E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato. Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me»" (Matteo 26:37-38); "d essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra" (Luca 22:44); "E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?» cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»" (Matteo 27:46).
  • (185) Leggere Matteo 26 e 27.
  • (186) "trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce" (Filippesi 2:8).
  • (187) "...uest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza; perché tu non lascerai l'anima mia nel soggiorno dei morti, e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione" (Atti 2:23‑27); "...ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto decomposizione" (Atti 13:37); "...sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui" (Romani 6:9).
  • (188) "Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici" (1 Corinzi 15:3‑5).
  • (189) "Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò». Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e vedi le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente»" (Giovanni 20:25-27).
  • (190) "Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio" (Marco 16:19).
  • (191) "Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi" (Romani 8:34); " Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d'uomo, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi ... Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro" (Ebrei 9:24; 7:25).
  • (192) " Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi. Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio" (Romani 14:9-10); "«Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo» ... E ci ha comandato di annunziare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti" (Atti 1:11; 10:42); "Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità, e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti" (Matteo 13:40‑42); "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora." (Giuda 6); "Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio" (2 Pietro 2:4).

Commento

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Il compito che Gesù si è assunto, è chiamato in latino "munus", vale a dire: obbligo, dovere, compito, incarico, carica, funzione, onere, impegno.