Confessione di fede di Ginevra (1536)/ginevra02

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II. un solo Dio

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Suyvant doncques linstitution qui est contenue aux sainctes Escriptures, nous reongnoissons quil y a ung seul Dieu, lequel nous debvons adorer et auquel nous debvons servir, auquel nous debvons mectre toute nostre fiance et esperance: ayant celle asseurance quen luy seul est contenue toute sapience, puissance, iustice, bonte et misericorde: et comme il est Espirit quil le fault servir en esperit et en verite. Et purtant reputons une abomination de mectre nostre fiance ny esperance en creature aucune, de adorer aultre que luy, soit anges ou aultres creatures quelconques, et de recongnoistre aultre Seigneur de noz amez que luy seul, soient sainctz ou sainctez, ou hommes vivans sur la terre pareillement de sonstituer le service quil luy doibt estre rendu en ceremonies exterieures et observations charnelles, comme sil se delectoit en telles choses, de faire ymage pour adorer. Seguendo dunque quanto delineato dalle Sacre Scritture, noi riconosciamo che non vi è che un unico Dio, il quale noi dobbiamo adorare e rendere culto. In Lui dobbiamo riporre tutta la nostra fiducia e speranza, avendo la certezza che in Lui solo è contenuta tutta la sapienza, potenza, giustizia, bontà e misericordia. Dato che Egli è Spirito, bisogna rendergli culto in spirito e verità. Pertanto noi consideriamo un'abominazione riporre la nostra fiducia e speranza in una qualche creatura, adorare altri diversi da Lui, siano essi angeli oppure qualche altra creatura, e riconoscere altri signori della nostra anima che Lui solo, siano essi santi o santificati, oppure esseri umani viventi in terra. Allo stesso modo [consideriamo un'abominazione] offrire il culto che dovrebbe essere reso a Lui solo con cerimonie esteriori o osservanze carnali, come se Egli prendesse piacere in queste cose, oppure farsi un'immagine per rappresentare la Sua divinità o qualsiasi altra immagine destinata all'adorazione.