Claude Monet ad Argenteuil/Trasloco ad Argenteuil
Claude Monet dirà a Pisarro di essere nel pieno del trasloco che lo porterà da Parigi ad Argenteuil nel 21 dicembre 1871, in una casa vicino all'ospizio Perte Saint-Denis, ai bordi della città vecchia, sotto la stazione e in riva alla Senna.
La casa affittatagli a 1000 franchi all'anno dalla moglie del defunto storico Ludovic Vitet, Louis-Eugéne Aubry, fu consigliata da Manet che era un conoscente della signora Aubry.
Il 2 gennaio del 1872 Pissarro andò a inaugurare la nuova casa di Monet. Inizia così il periodo più importante per la pittura impressionista.
Dopo la guerra franco-prussiana, Argenteuil si presentava come "una città molto graziosa, costruita in un ambiente piacevole su una piccola collina coltivata a vigneti, che giungono fino a lambire la riva destra della Senna" [1]. È qui, ad Argenteuil, che si ha il culmine della creatività di Monet. In questo periodo egli trasforma le tecniche della pittura di paesaggio degli anni sessanta, ponendo l'attenzione sulla variazione atmosferica, sul movimento e sui fenomeni visivi come aveva osservato nella pittura di Tunner e Constable a Londra durante la guerra.
Due ponti passano sulla Senna: il ponte della ferrovia e il ponte carrabile a pedaggio; a 500 metri più in basso e fatti saltare nel 1870 ma ricostruiti rapidamente.
Quando le impalcature per la ricostruzione saranno tolte si presenterà, il ponte carrabile d'Argenteuil, costituito da un insieme di materiali calcarei, di mattoni, di ghisa, di legno e di cemento armato. Questi materiali si uniscono alla Senna, ai due caselli per il pedaggio in pietra e mattoni sulla riva destra, al cielo dell'Ile de France, agli alberi della passeggiata, per formare uno dei paesaggi più caratteristici della pittura impressionista, come nel dipinto Il bacino d'Argenteuil, 1872 [N. Cat. 225].
Il bacino d'Argenteuil, afferma lo storico dell'arte Danil Wildenstein "meraviglia ineguagliata nella quale l'arte di Monet raggiunge quella di Vermeer" [2].
Il dipinto è una veduta panoramica della senna con i platani della passeggiata a sinistra e l'argine in pendenza dove alcune persone passeggiano e altre sedute osservano i canottieri. Sulla destra c'è lo stabilimento dei bagni termali che è riconoscibile dall'insegna tenuto ad ormeggio sulla riva. In fondo alla passeggiata, seguendo la strada all'inizio del ponte, si nota la torre per il pedaggio. Nel mezzo della Senna un rimorchiatore con il fumo a vento e due barche a vela, il cielo è coperto da nuvole ovattate. L'ombra degli alberi si allunga determinado l'ora pomeridiana quasi serale.
Monet si reca regolarmente lontano dalla riva sinistra dove è meno disturbato dai passanti; un braccio della Senna costeggia l'isola di Marante, i cui pioppi si riflettono nell'acqua. Qui Monet dipinge due piccole serie di paesaggi una in direzione di Bezous verso ovest, l'altro verso Argenteuil a nord-est.
Nella prima serie fa parte Primavera di Argenteuil [N. Cat. 199] dove l'isola di Marante si trova sulla destra e all'orizzonte, tra gli alberi, s'intravedono delle case di Bezons. Della seconda serie invece fa parte La senna ad Argenteuil [N. Cat. 198] in cui alla destra del Maniero, in falso Luigi XIII, c'è la basilica nuova e le colline di Sannois.
L'ospite di Monet, Sisley, dipinge lo stesso motivo insieme ad altre vedute d'Argenteuil.
La primavera fa lavorare Monet nel suo giardino e dipinge alcune figure in mezzo ai fiori. La lettrice [N. Cat.205] e Lillà [N. Cat.203] sono due dipinti rappresentativi di questo momento. In La Lettrice si riconosce. Camillle è vestita completamente di bianco con un cappello legato con sotto al mento che la fanno risaltare sul verde del prato e dell'ambiente circostante. Particolarmente interessante è la resa delle macchie di luce sull'erba e sull'abito di Camille che Monet rende con poche pennellate.
Monet partecipa, probabilmente su insistenza del fratello Léon, alla 23esima mostra municipale che ha luogo a Roven in marzo. Nel catalogo si trova un Interno identificato con Meditazione [N. Cat.163] e Canale di Zaandam appartenente al fratello dell'artista.
Al ritorno da Roven e fino alla fine del 1872, Monet, si rivolge sulla riva della Senna ad Argenteuil. La maggior parte delle vedute sulla riva sinistra sono state fatte probabilmente sulla famosa barca-atelier che viene descritta da Monet in questi termini: "Una vendita fruttuosa mi fece piovere in tasca, in un colpo solo, abbastanza denaro per acquistare una barca e farvi costruire con delle tavole di legno una cabina, dove avevo giusto il posto per sistemarvi il mio cavalletto" [3].
Sono nate così una parte delle tele che raffigurano la Senna. Esiste una tela che immortala Monet mentre dipinge sulla barca-atelier di Édouard Manet del 1874 intitolata "Monet che dipinge sulla sua barca-atelier".
La profonda gioia interiore viene espressa, da Monet negli anni d'Argenteuil, attraverso i paesaggi fluviali assolati e gli affettuosi ritratti a Camille come Il cappello rosso, ritratto di Madame Monet [N. Cat. 257]) e della famiglia come in La colazione [N. Cat.285], uno dei pochi dipinti di grandi dimensioni (160 X 210 cm.) realizzato nel 1873.
Il fascino di quest'opera è la quotidianità che Monet riesce a fissare sulla tela. Nel giardino di casa Aubry appare in primo piano sulla sinistra il figlio Jean, mentre gioca sul prato con le costruzioni di legno, all'ombra di un albero; di fronte a Jean, al centro del quadro, c'è un carrello e un tavolo ancora apparecchiato di una colazione conclusasi da poco. Sopra il tavolo sui rami dell'albero, vi è un cappello color paglia con un nastro nero. Accostata al tronco dell'albero, sulla destra, una panchina con sopra una borsa ed un parasole. Un fascio di luce taglia il dipinto in tre pianti di profondità e mette in evidenza un cespuglio di rose rosse. Nel piano di fondo in ombra, la casa con cespugli fioriti e a destra Camille e una signora. Il dipinto nel suo insieme è luminoso e grazie al contrasto dei complementari, come il cespuglio di rose rosse, riesce a far emergere dalla tela varie piani armonizzandoli tra loro. È ammirabile la capacità che Monet ha nel rendere le superfici trasparenti con pochi tratti di colore, come i bicchieri ancora pieni sul tavolo e sul carrello.
La stessa atmosfera serena torna nel paesaggio Papaveri ad Argenteuil [N. Cat.274]. Camille con Jean, in primo piano sulla destra, ed una signora con un bambino, sulla collina in alto a sinistra, sono immersi nel contrasto dei colori complementari del rosso e del verde. In questo dipinto si nota immediatamente una caratteristica dell'impressionismo, quella di alzare notevolmente la linea dell'orizzonte creando un ribaltamento del primo piano in avanti. Il primo piano viene tagliato diagonalmente dalla linea che si crea tra i personaggi, da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso. "Qui viene confermato ancora una volta, che il rapporto di Monet con i fenomeni legati agli effetti cromatici nasceva da un'intensa osservazione della natura e non, come spesso è stato affermato, dalla conoscenza delle teorie coloristiche del diciannovesimo secolo" afferma Karin Sagner-Düchting [4].
Oltre Argenteuil, Monet, dipinse la Normandia e Le Havre, tra cui un dipinto di Le Havre farà molto parlare, Impressione, sole nascente [N. Cat.263].
Alla fine del 1873 dallo studio di Nadar, al secondo piano di un immobile situato tra rue Daunou e i grandi bulevard, Monet realizza delle vedute dall'alto e Bulevard des Capucines [N. Cat.293] è fra questi dipinti.
Non è casuale la presenza di Monet negli studi di Nadar, in quanto è la che avrà luogo nella primavera del 1874 la prima mostra del gruppo degli impressionisti, del quale fanno parte Renoir, Pissarro e Sisley e i loro amici. Fino dal 1867 circolava l'idea di fare una mostra indipendente dal Salon insieme a Bazille ed agli altri compagni. Lo scarto di Monet nel 1870, da parte del Salon, fu particolarmente cocente e ingiusto, e dopo la guerra rinunciò a tentare la fortuna attraverso il Salon, anche Pissarro e Sisley, segno di un cambiamento, non si presentarono più al Salon. Renoir persiste sulla strada tradizionale e andò incontro a due insuccessi totali. Il Salon dei Rifiutati concesso nel 1873 non appare ai superstiti del gruppo una soluzione valida. D'altra parte, prima ancora dell'apertura del Salon ufficiale, una lettera di Monet a Pissarro dimostra che le trattative per una mostra stavano giungendo a termine. Ci vorranno comunque ancora molte sedute per vedere redatto il primo progetto di statuto, con l'annotazione a matita "Monet, Porte St-Denis (Argenteuil) ".
Emile Zola aveva detto nel 1871 dopo l'armistizio "Vedo un rinnovamento. Noi siamo gli uomini di domani; sta per arrivare il nostro momento". Per riportare le intenzioni di tutti, in un testo unico, ci volle molto più tempo di quello previsto da Monet, anche il reclutamento degl'artisti partecipanti alla mostra divenne arduo.
Note
modifica- ↑ Danil Wildenstein: Monet o il trionfo dell'impressionismo, Casa Editrice Taschen, 2000, pag.93
- ↑ Danil Wildenstein: Monet o il trionfo dell'impressionismo, Casa Editrice Taschen, 2000, pag.96
- ↑ Danil Wildenstein: Monet o il trionfo dell'impressionismo, Casa Editrice Taschen, 2000, pag.96
- ↑ Karin Sagner-Düchting: Monet, Casa Editrice Taschen, 1994, pag. 72