Utente:Roger Gianni/Sandbox
I gas perfetti
modificaGli stati di aggregazione della materia
modificaLa suddivisione delle sostanze si fa in base allo stato di aggregazione, esistono tre stati di aggregazione (ne esiste un quarto poco considerato)
- solido, forma e volume proprio, gli atomi oscillano intorno alle posizioni medie
- liquido, volume proprio, un liquido assume la forma del ricipiente, gli atomi scorrono uno sull'altro
- gassoso, ne forma, ne volume proprio, atomi e molecole sono liberi
- plasma, o stato plasmatico, è costituito da gas estremamente rarefatti
Possiamo considerare da un punto di vista termodinamico, ciascuno di questi stati. Qui considereremo lo stato gassoso, cioè i gas.
Gas reali e gas ideali
modifica- Un gas reale è un qualsiasi gas nelle condizioni di pressione e temperatura normali.
- Per gas ideale si intende un gas estremamente rarefatto e lontano dal suo punto di condensazione, bassa pressione e alta temperatura.
Quanto rarefatto? Finchè non esistono più interazioni fra le molecole.
Descrizione microscopica del gas perfetto
modificaUn gas ideale è costituito da
- sferette di tipo elastico
- con dimensioni piccole confronto a quelle del recipiente
- non esistono interazioni di attrazione o repulsione
- (conseguenza) l'unica forma di energia è quella cinetica
Variabili termodinamiche
modificaLe variabili termodinamiche di un qualsiasi gas sono due qualsiasi delle grandezze termodinamiche fondamentali pressione, volume e temperatura. Queste variabili descrivono lo stato termodinamico del sistema. Inverso: lo stato termodinamico di un sistema è definito dalle tre variabili fondamentali.
Equilibrio termodinamico ed equilibrio di stato f(ptv)
modificaSi dice che un gas si trova in equilibrio termodinamico quando si trova in modo univoco, cioé si basa su 3 condizioni:
- equilibrio meccanico, pressione
- equilibrio chimico
- il gas non deve essere un sistema chimico ossia non deve esistere nessuna combinazione chimica
- non ci siano diffusioni di molecole
- equilibrio termico ossia non deve esserci nessuna differenza di temperatura fra due parti del gas
Un sistema termodinamico è un numero molto grande di particelle che ci interessano nel loro insieme.
Variazione di un sistema termodinamico è quel passaggio da uno stato di equilibrio detto stato iniziale ad un nuovo stato di equilibrio, detto stato finale che avviene per una variazione delle variabili termodinamiche che definiscono il sistema.
Rappresentazioni grafiche
modificaLe rappresentazioni grafiche servono per seguire visivamente l'evoluzione dei fenomeni e capire a colpo d'occhio quel che sta succedendo in un dato momento e per fare delle deduzioni su quello che succede ad una variabile, al variare di una o l'altra variabile.
Le rappresentazioni grafiche dei gas, esprimono lo stato di un gas a determinate condizioni di pressione, volume e temperatura. Dunque la rappresentanzione di un gas può essere di tipo spaziale o tridimensionale. Dato che per determinare lo stato di un gas bastano due variabili solamente in quanto la terza è sempre derivabile, si usa rappresentare lo stato di un gas per mezzo di una rappresentazione bidimensionale. Per comodità di usano diversi piani a seconda dei fenomeni che si vuole rappresentare; si chiama
- piano di Amagat, il piano che ha per coordinate pV e p
- piano di Clapeyron, il piano che ha per coordinate p e V
Trasformazioni termodinamiche reversibili e irreversibili
modificaTrasformazione reversibile è quella che avviene attraverso una successione di stati infiniti di equilibrio. Nel passaggio da un equilibrio iniziale P1 ad un equilibrio finale P2, si può avere una trasformazione reversibile o irreversibile; la reversibile è una astrazione (non esiste) perché non vi può essere un equilibrio termodinamico, punto per punto. In pratica le trasformazioni sono irreversibili perché in esse si ha sempre un cambiamento delle variabili,
Equazione di stato dei gas perfetti
modificaPressione (p), volume (V) e temperatura (T) sono collegate fra loro dalle seguenti relazioni:
- pV=nRT valida per i gas perfetti
- f(p,V,T)=0 valida per i gas reali (è quasi impossibile trovare questa funzione per i gas reali)
Termostati e trasformazioni isoterme dei gas
modificaUn termostato è un apparecchio per mantenere la temperatura costante, come per esempio il termostato a ghiaccio di Bunsen. Una trasformazione isoterma di un gas è una trasformazione che avviene a temperatura costante.
Energia di una gas perfetto, di un gas reale e di un cristallo ionico
modificaI gas perfetti, i gas reali e la materia sono dotati di energia, precisamente:
- un gas perfetto di
- energia cinetica di translazione, rotazione, oscillazione
- interazioni fra nuclei atomici di attrazione e repulsione
- risonanza
- energia di massa
- e altre
- gas reale di
- energia newtoniana ossia ha una carica
- energia coulombiana ossia ha una massa
- cristallo ionico di una energia di vibrazione
Legge di Boyle e definizione di gas ideale
modifica- Il volume di una certa quantità di ga è inversamente proporzionale alla pressione
- pv=k
La legge di Boyle é una legge limite che si verificherebbe per un
- gas perfetto o gas ideale è un gas le cui molecole hanno un volume proprio, trascurabile rispetto al volume totale del gas e in cui l'attrazione reciproca delle molecole è infinitamente piccola rispetto alla pressione esterna
Confronto fra gas reali e gas perfetti: legge di Boyle e sua rappresentazione (curve isoterme) nel piano di Amagat e di Clapeyron
modifica- OA ideale per gas perfetto pV=k
- OC comportamento di idrogeno, elio e neon
- OB tutti gli altri gas,
- OE dapprima si comprimono più di quanto si calcoli con la legge di Boyle
- EB e poi per forti pressioni si comportano come idrogeno, elio e neon.
In realtà in tutti i gas si fanno sentire entrambe le deviazioni e asseconda delle condizioni prevale l'una o l'altra curva. A temperature molto alte tutti i gas tendono a comportarsi come l'idorgeno, l'elio e il neon. A temperature molto basse, anche questi ultimi si comportano come tutti gli altri gas e queste temperature sono dette temperature di inversione.
(valida solo per i gas perfetti)
La rappresentazione della legge di Boyle pV=k sul piano di Clapeyron è una iperbole equilatera, dunque sarà:
- simmetrica rispetto alla bisettrice
- asintotica agli assi, ovvero li incontra all'infinito
- i rettangoli formati dalle perpendicolari sugli assi sono tutti uguali
Diminuendo la temperatura di un gas,, si giunge ad una temperatura critica in cui l'iperpole equilatera di flette. Diminuendo ulteriormente la temperatura, l'iperbole assume un andamento orizzontale, a causa della pressione che rimane costante per il cambiamento di stato (condensazione), in seguito ad un certo punto il volume è costante perché si ottiene tutto liquido che è poco comprimibile.
Dilatazione termica dei corpi solidi e liquidi
modifica- dilatazione lineare
lt=l0(1+α t) dove α =10-5 °C-1
- dilatazione cubica
Vt=V0(1+β t) dove β =3a
Il binomio di dilatazione lineare o cubica varia al variare del materiale usato.
Sostanze termometriche
modificaSono il mercurio, l' alcool, la termocopia, e altre.
Dilatazione termica dei gas perfetti e prima legge di Gay Lussac
modifica1° legge di Volta Gay Lussac (o delle isobariche)
- gli aumenti di volume di un gas a pressione costante
sono direttamente proporzionali al suo volume iniziale ed al binomio di dilatazione Vt=V0(1 + α t)
Abbiamo un gas in un cilindro con pistone mobile (pressione costante). Variando la temperatura, aumentandola da t0 a t1, vediamo che il volume varia secondo la 1° legge di Gay Lussac e precisamente di 1/273,16 del suo volume iniziale
Dilatazione termica dei gas perfetti e seconda legge di Gay Lussac
modificaVariazione della pressione con la temperatura a volume costante. Fornendo calore e volendo tenere il volume costante aggiungiumo dei pesi (aumneto di pressione). 2° legge di Gay Lussac (o delle isovolumiche) o di Charles
- gli aumenti di pressione di un gas a volume costante
sono direttamente proporzionali agli aumenti di temperatura pt=p0(1 + ß t)
Dimostriamo come α della 1° Legge che chiamiamo per comodità β1, o coefficiente di dilatazione che vale 1/273,16, sia uguale al β della 2° Legge che chiamiamo β2, o coefficiente di tensione, per i gas perfetti.
Per passare dal punto 0 al punto 1 possiamo farlo attraverso molte vie:
- da 0 a 1 in modo diretto, per mezzo di una trasformazione isocora, a volume costante, aumenta la pressione e la temperatura
- da 0 a 2, da 2 a 1 in modo indiretto,
- da 0 a 2 per mezzo di una trasformazione isobara,
a pressione costante, aumenta il volume e la temperatura Vt=V0(1 + β1 t)
- da 2 a 1 per mezzo di una trasformazione isoterma,
a temperatura costante, aumenta la pressione e diminuisce il volume. p0Vt=ptV0
Sostituendo nella p0Vt=ptV0 il Vt=V0(1 + β1 t) si ha p0V0 (1 + β1 t) =ptV0
p0(1 + β1 t) =ptV0/V0
pt=p0(1 + β1 t)
Da cui appare evidente che il coefficiente di dilatazione alfa di un gas é uguale al coefficiente di tensione beta.
Termometro a gas
modificaDeduzione elementare dell'equazione di stato dei gas
modificaDefinizione formale della temperatura assoluta e scala Kelvin
modificaLegge di Avogadro, costante universale dei gas
modificaLa costante R e suo valore numerico
modificaApplicazioni dell'equazione di stato:
modificacaso di n moli
modificala costante R
modificaespressione della densità e del peso specifico in funzione della pressione e della temperatura
modificadensità normale
modificadeterminazione del peso molecolare M dei gas
modificaMiscele di gas perfetti
modificaEsperienza dei recipienti
modificaDefinizione di pressione parziale e legge di Dalton
modificaEquazione di stato delle miscele
modificaDissociazione termica delle sostanze gassose
modificaCalcolo della costante dei gas per una miscela
modificaDensità delle miscele dei gas perfetti
modificaDefinizione della composizione di una miscela
modificaRelazione fra pressione parziale, concentrazione molare e frazione molare
modificaNuova formulazione della legge di Dalton
modificaRelazione fra le frazioni molari e quelle in peso
modificaCalcolo della densità delle miscele per mezzo delle frazioni molari
modificaUlteriori precisazioni sul calcolo delle densità di una miscela di gas perfetti
modificaIl primo principio della termodinamica
modificaDefinizione di scambio energetico
modificaUnità pratiche di misura del lavoro (kWh, CVh)
modificaLavoro termodinamico
modificaLavoro di espansione di un gas e sua rappresentazione grafica
modificaNuove unità di misura del lavoro: il litro-atmosfera
modificaSignificato termodinamico della costante dei gas perfetti
modificaAltre forme di lavoro termodinamico
modificaGeneralizzazione del lavoro
modificaDefinizione operativa della quantità di calore: calorimetro
modificaUnità di misura della quantità di calore (cal, Kcal, BTU)
modificaCalore specifico, calore molare e capacità termica
modificaDistinzione tra lavoro e calore
modificaDifferenza fra variazione di energia e scambio energetico
modificaCenno alla teoria della relatività
modifica- E=mc2 dove E energia, m massa, c velocità della luce
Secondo quest'equazione la massa di un corpo dipende dalla sua velocità. Inoltre la massa è una forma di energia condensata, cioè la massa si può trasformare in energia e viceversa.
La velocità della luce è al quadrato e ne consegue che una piccolissima quantità di massa si può trasformare in una quantità favolosa di energia.
Il meccanismo di trasformazione della massa in energia avviene nelle reazioni nucleari che si svolgono all'interno del Sole, delle stelle e nelle pile atomiche.
Definizione di termodinamica
modificaConservazione dell'energia e primo principio della termodinamica (enunciati)
modificaTrasformazioni termodinamiche aperte e chiuse
modificaIl primo principio come legge sperimentale per sistemi chiusi e per cicli termodinamici
modificaEsperienza del mulinello di Joule e proporzionalità fra gli scambi di lavoro e di calore
modificaRelazione fra le unità pratiche di lavoro e la Kcal
modificaEquivalente termodinamico
modificaLa costante dei gas in unità termodinamiche
modificaCenni delle limitazioni poste al primo principio della termodinamica, dal secondo principio
modificaEstensione del primo principio alle trasformazioni aperte
modificaSegno degli scambi di lavoro e di calore
modificaLa funzione di stato energia interna e formulazione matematica del primo principio per trasformazioni finite e trasformazioni elementari
modificaApplicazioni del primo principio
modificaDiscussione dei termini dell'operazione matematica: gli scambi di calore e di lavoro dipendono dalla trasformazione
modificaPrecisazioni del concetto di calore specifico
modificaTrasformazioni adiabatiche e isodinamiche
modificaTrasformazioni reversibili: a V=cost e a p=cost
modificaLa funzione di stato entalpia H
modificaCalore specifico Cp e fondente Cv
modificaDiscussione della funzione Cp-Cv per i gas reali
modificaEspansione libera adiabatica di Joule: dipendenza di E e di H dalla sola T per i gas perfetti (def)
modificaCalcolo di E ed H
modificaIl I principio per le trasformazioni reversibili dei gas perfetti
modificaCalcolo di verifica dell'equivalente termodinamico secondo Mayer
modificaRelazione di Mayer Cp-Cv=R per i gas perfetti
modificaCalcolo del lavoro scambiato in una trasformazione reversibile di gas pefetto
modificaAdiabatica reversibile di un gas perfetto
modificaEquilibri chimici in fase gassosa
modificaDefinizione di velocità di reazione
modificaLegge dell'azione di massa
modificaDeduzione cinetica della legge dell'azione di massa
modificaRelazione fra Kp, Kc, Kx
modificaSistemi omogenei ed eterogenei
modificaDeduzione termodinamica della legge dell'azione di massa
modificaDipendenza della costante d'equilibrio dalla temperatura
modificaPrincipio di Le Châtelier-Braun
modificaEquilibri chimici in soluzione
modificaIl contenuto delle soluzioni: molarità, molalità, normalità, cenno all'analisi volumetrica
modificaLegge della diluizione di Ostwald
modificaCoefficiente d'attività
modificaL'esponente idrogeno pH
modificaInfluenza dello ione a comune
modificaIdrolisi
modificaLe soluzioni tampone
modificaGli indicatori nelle reazioni di neutralizzazione
modificaCurve di neutralizzazione
modificaIl prodotto di solubilità
modificaApplicazioni analitiche del rpodotto di solubilità: meccesso di reattivo, lavaggio
modificaPrecipitazione frazionata dei solfuri
modificaPrecipitazione frazionata di due sali con uno ione a comune
modificaSolubilità dei solfuri negli acidi minerali
modificaSolubilità di alcuni solfuri nelle solfobasi
modificaSolubilità di alcuni precipitati nell'ammoniaca
modificaEquilibri chimici eterogenei
modificaL'equazione di Clausius Clapeyron
modificaApplicazione dell'equazione di Clausius Clapeyron al diagramma dell'acqua
modificaTermochimica
modificaCenni di termochimica
modificaRelazione tra il calore di reazione a p e V costante
modificaDefinizione di alcuni calori di reazione
modificaLe leggi della termochimica: legge di Hess
modificaLegge di Lavoisier-Laplace
modificaLegge di Kirckhoff
modificaIl secondo principio della termodinamica
modificasare il liquido. Il docente osservò trabordare il thè, poi non sembrò più trattenersi: "E' stracolma. Non ce ne sta di più!". "Come questa scodellina, - replicò Nan-in - tu sei stracolmo dei tuoi pregiudizi e supposizioni. Come posso farti capire lo Zen, se prima non svuoti la tua scodellina?".