Utente:LoStrangolatore/Stubs/Lavori in casa

Per dare ad una superficie l'aspetto di marmo con puntini bianchi:

  • passarci sopra una mano di cementite
  • passarci sopra una mano di smalto (per es. nero)
  • schizzarci sopra lo smalto di un altro colore (per es. bianco), servendosi delle setole di un pennello o di uno spazzolino
  • passarci sopra una mano di flatting. Ha una funzione protettiva, funzionale (perché rende la superficie lavabile) e anche estetica: più mani dai di flatting, più la finta "pietra" avrà spessore e più vedrai i puntini bianchi inclusi all'interno di questo spessore (il che dà ancora di più l'effetto del marmo).


Per stuccare un buco nel muro:

  1. bagnare le pareti del buco, così lo stucco farà maggior presa
  2. inumidire lo stucco, finché non ha la consistenza del Das
  3. mettere lo stucco (poiché lo scopo è coprire il buco, è sufficiente stuccare solo la parte esterna, quindi non è un problema se non si arriva in fondo)
  4. lasciar asciugare.


Come si mettono l'antiruggine e la pittura:

  1. Passare la carta vetrata sulla superficie. Lo scopo è pareggiare le asperità dovute a ruggine, pittura, macchie di stucco, ecc.[1] in modo che l'antiruggine aderisca bene. Non è necessario rimuovere la pittura, perché ci si può mettere l'antiruggine sopra. La ruggine ha una superficie porosa che rende più difficile che l'antiruggine aderisca; va tolta per la maggior parte, ma eventuali tracce si possono lasciare, perché l'importante è toglierne il grosso.
  2. Mettere un cartone sotto (perché le macchie di antiruggine e pittura sono difficili da rimuovere)
  3. Dare un paio di mani di antiruggine, quindi un paio di mani di pittura, ovviamente lasciando asciugare bene tra una mano e l'altra. (Quanto tempo ci mette più o meno x asciugare??)

Dettagli per stendere l'antiruggine e la pittura:

  1. Il barattolo si apre con la spatola: mettere la lama tra il coperchio e il corpo della lattina, e fare leva verso l'alto; ovviamente, dirigere la spatola in modo che, se scivola, non finisca sulla mano con cui si mantiene il barattolo
  2. Mescolarne il contenuto, se è rimasto inutilizzato per molto tempo, perché la fase solida si è separata da quella liquida.
  3. In un barattolo apposito, aggiungere la sostanza e il diluente. Per la prima mano, mettere 90% di sostanza con 10% di diluente; la seconda, la terza e le successive devono essere più diluite, ma non troppo, altrimenti cola quando lo si stende. Mescolare, finché non diventa omogeneo.
  4. Immergere il pennello; premerlo un po' contro il bordo interno del barattolo, giusto perché non coli durante l'uso; quindi stenderlo sulla superficie, a pennellate incrociate. Se il risultato viene a righe,
    • può essere perché c'è troppa poca sostanza sul pennello;
    • può essere perché si sta premendo il pennello troppo forte;
    • se non è l'ultima mano, non preoccuparsi, perché ci si ripasserà sopra nelle mani successive.

Dettagli ulteriori:

  • Come conservare il pennello: se si dipinge ogni giorno, lo si conserva tenendo le setole sott'acqua (per es. un banale bicchiere d'acqua); una volta finito il lavoro, prima di posarlo definitivamente, lo si lava con acqua e sapone, così si toglie buona parte della sostanza che altrimenti resterà attaccata.
  • Meglio mettere più mani di sostanza sottili, piuttosto che un solo strato spesso. In genere, si mettono due mani di antiruggine. Stesso discorso per la pittura, con un'eccezione: se, a fine lavoro, il colore dell'antiruggine si intravede o sfuma quello della pittura, con un risultato antiestetico, si passa una mano in più di pittura.
  • L'antiruggine è necessario, ma la pittura non lo è: si usa solo per una questione estetica, perché l'antiruggine ha un colore opaco, e quindi è esteticamente meno carino della pittura, che è lucida.
  • Se vuoi fare un buon lavoro, usa un antiruggine che abbia un colore in contrasto con quello della pittura, così le parti dove non l'hai stesa saranno evidenti. Per esempio: pittura verde su antiruggine arancione.
  • Assicurati di stendere bene l'antiruggine sulle saldature, peché non sono fatte di ferro, ma di una lega più facile da manipolare per i fabbri (argentone) che arrugginisce prima del ferro.
  • Onde evitare l'insorgere di calli dopo l'uso della carta vetrata, munisciti di guanti spessi (per esempio i guanti in tela).


La carta vetrata si prende così:

  • un rettangolo un poco più grande del palmo della mano
  • si piega in due, con la parte vetrata verso l'esterno, così non scappa dalla mano durante l'uso (perché fa attrito con la mano)


Note modifica

  1. Ovviamente, non per pareggiare il ferro, perché non si consumerà mai usando la carta vetrata.