Storia delle Forze armate tedesche dal 1945/Gli inizi
Gli inizi (1950-60)
modificaGermania occidentale
modificaDopo la sconfitta subita rovinosamente con la Seconda Guerra mondiale, la Germania si ritrovò distrutta, con le città, anche quelle prive di un valore bellico come Dresda, distrutte dai bombardamenti alleati. La stessa capitale Berlino era occupata dai sovietici. Le perdite umane risultarono immense, con 1,5 milioni di soldati tedeschi periti nel solo fronte orientale, mentre altrettanti civili vennero massacrati dai bombardieri angloamericani. In questo scenario apocalittico, immortalato da Germania anno zero di Roberto Rossellini, la Germania venne lasciata priva sia di forze armate che di unità politica. Suddivisa in Germania Ovest e Germania Est, sottoposta ad un regime di occupazione che sfociò in diverse crisi tra sovietici e occidentali (nel 1948 e 1961), la nazione tedesca riuscì nondimeno a risalire la china, e dopo circa 10 anni dalla fine della guerra le forze armate tedesco-occidentali vennero ricostruite, essendo le forze d'occupazione anglo-americane e francesi bisognose di ulteriori rinforzi per fronteggiare la minaccia del Patto di Varsavia. Persone come Erich Hartmann, l'asso degli assi della Luftwaffe (352 vittorie aeree) vennero richiamati alla guida della rinata forza aerea. La Wehrmacht e la Kriegsmarine vennero sostituite, invece, dalla Bundeswehr e dalla Bundesmarine. Iniziarono massicce forniture di aerei da combattimento, carri, veicoli vari, artiglierie e navi.
In dettaglio, la Luftwaffe, già pioniera della propulsione a reazione con i Me-262 e gli Ar.234, sviluppati tra mille difficoltà e con una difficile messa a punto nella fase finale della guerra, ottenne finalmente una flotta omogenea di macchine a reazione. Per ironia della sorte, essi erano forniti dalla nazione che l'aveva battuta, ma che aveva poi sfruttato le conoscenze (vedesi lo sviluppo dell'ala a freccia) tedesche per realizzarli.
Venendo ricostituita a metà anni '50, la Luftwaffe saltò la generazione iniziale di apparecchi come i Vampire e i Meteor inglesi, e venne direttamente riequipaggiata con gli aerei americani più moderni: tra questi vi erano 225 F-86 Sabre Mk 6 canadesi, con motore Orenda. Essi erano di nuova produzione, ma accompagnati da alcuni F-86E ex-RAF. I primi intercettori notturni furono gli F-86K con motori J47 muniti di postbruciatore, si trattava della versione tattica dell'F-86D, armata come tale con 4 cannoni e non con razzi da 70 mm anti-bombardieri. 88 di costruzione Fiat andarono alla Luftwaffe, dove con i motori da 3380 kg.spinta e il radar APG-37 diedero l'assaggio per la successiva era dei caccia ognitempo ad alte prestazioni. Se oltre 300 F-86 erano già una forza da combattimento di elevato valore, mancava in compenso una reale possibilità di attacco per la Luftwaffe, visto che i Sabre erano prevalentemente caccia intercettori. Inaugurando una linea operativa che sarebbe stata fedelmente tenuta in seguito, la Luftwaffe iniziò ad equipaggiarsi con macchine da attacco quali principali elementi da combattimento. Questo era dato dal fatto che la difesa aerea tedesca era assicurata dalla presenza degli Alleati, in particolare americani e inglesi.
Così, a partire dal 1956 la Germania occidentale ricevette ben 450 F-84 Thunderstreak, potenti cacciabombardieri tattici capaci di trasportare 2,7 t. di carico inclusa un'arma nucleare, oppure 16 razzi o 6 bombe da 454 kg. Essi vennero seguiti da 108 RF-84F Thunderflash, eccellenti ricognitori tattici e strategici, rimasti in servizio per molti anni in nazioni come la Grecia e l'Italia. Questi apparecchi erano a loro volta capaci di carichi bellici rilevanti, per cui erano bombardieri-ricognitori. Per considerare le differenze in equipaggiamento, L'AMI italiana ebbe nell'epoca: 180 F-86, 63 F-86K e 150 F-84F, oltre che 78 RF-84F. L'Armee de l'Air ebbe invece i Mystere, mentre le macchine USA erano: 60 F-86K, 361 F-84F e 69 RF-84F. Di conseguenza, gli stormi della Luftwaffe, sebbene orientati nell'attacco erano pur sempre diventati, in pochi anni, l'espressione di una delle maggiori se non la maggiore tra le aviazioni europee.
La capacità di attacco sarebbe rimasta fino ad oggi la sua caratteristica preminente. Tutte queste forniture americane, a prezzi stracciati (in conto MDAP), non erano solo funzionali a rinforzare l'Europa contro il Patto di Varsavia. Essi erano anche funzionali, in maniera più o meno intenzionale, a distruggere la concorrenza europea, principalmente quella inglese e francese. Gli eccellenti caccia [w:Hawker Hunter|Hawker Hunter] vennero relegati a Svizzera, Belgio e Svezia, mentre meno noto fu il fallimento dei De Havilland Venom: esisteva in effetti un piano per produrne su licenza, da parte della Fiat (anch'esso prodotto su licenza dalla Fiat) per ben 1000 esemplari, ma questo non sopravvisse alla mole delle forniture americane e così il Venom non riuscì a ripetere il successo del suo modesto predecessore, il De Havilland Vampire, venendo adottato solo dalla Francia come Sud Est Aquilon, caccia navale per le portaerei. Questa concorrenza diretta fu certamente un problema per la già declinante industria aerospaziale inglese, successivamente colpita anche da decisioni politiche infelici come quella relativa al TSR-2.
La Gran Bretagna aveva ancora molto da offrire come motoristica, ma i suoi aerei erano direttamente in concorrenza con quelli USA, e in termini di avionica entro il 1945 era già subordinata agli USA, nonostante la leadership nell'impiego di radar aeroportati (fin dal 1939) e nelle tecnologie antisommergibile. Nonostante questo, in settori di nicchia fu ancora possibile ottenere successi, e così l'Aviazione navale tedesca ebbe, per i suoi reparti di base a terra, i cacciabombardieri BAC Sea Hawk, caccia navali antenati degli Hunter.
Un'altra significativa eccezione fu il Fiat G.91R, vincitore del concorso bandito nel 1956 per un caccia leggero NATO, e scelto per la produzione di massa in Germania con un totale di circa 277 aerei prodotti su licenza, oltre ad altri 75 e a circa 60 biposto G.91T forniti dalla Fiat. Essi equipaggiarono la Luftwaffe in compiti di attacco e ricognizione a corto raggio (con i reparti cacciabombardieri-ricognitori chiamati AG) operando fino agli anni '70, quando essi vennero sostituiti dagli Alpha jet. Da notare che i G.91R-3 tedeschi avevano come standard 4 punti d'aggancio per portare sia armi che serbatoi aggiuntivi, un miglior sistema di navigazione e attacco con sistema Doppler e 2 cannoni DEFA da 30 mm, molto più efficaci delle 4 M3 dei G.91R italiani. In effetti, gli R-3 erano un poco i precursori dei G.91Y in termini sia di armamento che di avionica. La loro caratteristica principe era quella di poter operare da aeroporti improvvisati, ma in pratica la Luftwaffe preferì usare piccole basi aeree opportunamente realizzate. Questo rendeva la logistica più semplice per mantenere operativo un cacciabombardiere che per quanto piccolo richiedeva pur sempre 1.600 litri di carburante per il pieno dei soli serbatoi interni.
Nel frattempo l'Esercito (Bundeswher) iniziò il riequipaggiamento con materiali essenzialmente americani. Originariamente la Germania Occidentale era priva di armamenti e forze armate, ma ben presto venne a far parte del CED (Comunità Europea di Difesa), promettendo 12 divisioni, aviazione e marina per un totale di 500,000 uomini. A causa del voto contrario della Francia, il progetto in parola non si concretizzò. La Gran Bretagna aiutò a quel punto la Germania ad entrare nell'UEO (Unione Europea Occidentale), permettendo la costituzione di un embrione delle forze armate tedesche, che per la seconda volta in meno di trenta anni rinaquero in modo semiclandestino. Con l'entrata nella NATO, 1955, ogni limitazioniTra l'altro, vennero forniti carri americani M47, rapidamente sostituiti da 800 M48, semoventi d'artiglieria di vario genere (M108, M55 e altri tipi) e ben 500 M42 Duster, armati ciascuno con 2 cannoni da 40 mm Bofors L60. Anche se oramai dimenticati, questi ultimi mezzi sono stati i precursori del Flakpanzer Gepard, giudicato come il migliore veicolo della sua categoria entrato in servizio nella NATO.
La Bundesmarine ricominciò a dotarsi dei suoi famosi sottomarini. Essi erano contraddistini dalla sigla U-200, e i vari modelli vennero costruiti per essere più piccoli che possibile, partendo da mezzi che potevano essere considerati dei minisommergibili, da circa 100 tonnellate. Le differenti classi successivamente arrivate portarono il dislocamento a valori più confortevoli e in prospettiva, alla formidabile famiglia dei sommergibili U-209, che hanno costituito, con oltre 50 scafi completati, il maggior successo export per unità subaquee occidentali. Le prime classi di navi d'alto mare erano le fregate classe Koln e i caccia classe Amburg, armati per lo più con cannoni francesi da 100 mm e razzi ASW svedesi Bofors, mentre una flottiglia di navi più piccole veniva costruita per operazioni principalmente nel Baltico, il tutto in funzione antisovietica.
DDR
modificaDopo la fine della guerra la Germania Est, assegnata sotto il controllo dell'URSS conobbe, in aggiunta alle devastazioni subite, un salasso di pagamenti come danni di guerra verso Mosca. Chiaramente Stalin non aveva intenzione di condonare nulla ai tedeschi, dopo che la nazione sovietica subì circa 20 milioni di vittime nella più tragica delle campagne militari (dovuta in misura non marginali alle epurazioni staliniane riguardo agli ufficiali dell'Armata Rossa degli anni precedenti). Stalin, d'altro canto, si dimostrò spietato anche con i prigionieri di guerra sovietici, rei di essersi arresi piuttosto che farsi uccidere in battaglia, tanto che rifiutò di trattare anche per la liberazione del figlio. Egli pretese inoltre che tutti i tedeschi che avevano combattuto contro l'URSS venissero consegnati ai campi di lavoro sovietici anche se si erano arresi agli Alleati occidentali. Erich Hartmann si ritrovò così spedito per ben 10 anni in URSS, da cui riuscì ad uscire per tornare ad organizzare la Luftwaffe (da cui fu cacciato per la sua opposizione allo Starfighter). Vi fu una prima crisi nel 1948 con il Ponte aereo di Berlino. Le industrie tedesco-orientali superstiti vennero letteralmente spostate in URSS. Già nel 1953, molto prima di Budapest, vi fu una poco nota rivolta dei lavoratori di Berlino Est, soffocata nel sangue, per le condizioni di vita che continuavano ad essere drammatiche a 8 anni di distanza dalla fine della guerra. Quello stesso anno Stalin morì e dall'anno dopo il conto danni di guerra venne finalmente annullato, ma oramai non vi era molto da prendere. Le fughe dei lavoratori specializzati a Berlino Ovest finirono per indebolire la società della DDR, e in una sola notte dell'agosto 1961 i sovietici iniziarono la rapida costruzione del famosto Muro.
La formazione delle nuove forze armate tedesche era antecedente alla stessa DDR, tanto che le prime unità di polizia di frontiera erano già state costituite nel 1946, e due anni dopo iniziarono a nascere le Unità di pronto intervento. Anche le Unità di pronto intervento non ebbero lunga vita, allorché il ritorno dall'URSS di numerosi prigionieri di guerra e l'addestramento sempre più militare finirono per costituire le KPV, le unità di Polizia popolare presidiaria.
Nel 1952 si vide un'altra, decisiva trasformazione:leKPV vennero sciolte e si formò un vero e proprio apparato militare, capace di integrare le truppe di occupazione sovietiche. Nascevano 2 Corpi d'Armata con tre divisioni l'uno e una settima a Berlino Est.