Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Egitto: differenze tra le versioni

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Forte di 315.000 uomini, di cui 190.000 di leva, era una delle forze più numerose tra i Paesi arabi, del resto rispecchiando la consistenza demografica egiziana. La sua organizzazione era:
 
* 3 divisioni corazzate
* 5 brigate di fanteria meccanizzata
* 3 divisioni di fanteria
* 2 brigate della guardia repubblicana
* 2 brigate aviotrasportate
* 1 brugata paracadutisti
* 2 brigate corazzate autonome
* 9 brigate di fanteria autonome
* 12 brigate di artiglieria
* 2 brigate di mortai pesanti
* 6 brigate controcarro
* 2 brigate contraerei
* 7 gruppi incursori
 
 
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Le altre batterie, d’artiglieria, erano forse, conseguentemente, 171 con circa 1000 cannoni. A tanto la minaccia aerea israeliana aveva portato il dispositivo di difesa aerea dell’Egitto, e queste armi erano ancora quelle sovietiche, fornite prima o immediatamente dopo le perdite, tra l’altro massiccie, subite in guerra e solo parzialmente ripristinate. Nuovi equipaggiamenti riguardavano una batteria di missili HAWK, ben più moderna dei missili sovietici dei tipi più vecchi, con la prospettiva di altri 216 missili, che forse significavano, anche qui, 126 lanciatori e in questo caso, 31 altre batterie, un valore enorme se si considera che per esempio, l’E.I ne ha avute 22 e l’Esercito Francese 12.
 
===Al Quwwat al Jawwiya il Misriya (Arab Republic of Egypt Air Force)===
 
La seconda Forza aerea egiziana era basata sull'aviazione tattica propriamente detta. Si trattava di una forza relativamente più piccola in termini di personale, ovvero 27.000 uomini di cui 17.000 di leva. L'organico comprendeva i seguenti mezzi:
 
*1 reggimento bombardieri con Tu-16
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*Unità addestramento con MiG-15UTI, MiG-21U, MiG-21US, Alpha Jet E, Aero L-29, F-16B, Mirage 5SDD, Helwan Fomhouria, Yak-18, PZL Wilga, FT-6
 
La riserva era di 20.000 uomini. La prima linea comprendeva aerei piuttosto obsoleti, ma vi era una potenzialità complessiva di tutto rispetto: tra le macchine in uso, 53 Mirage 5 cacciabombardieri, altri 6 nel reparto di ricognizione. 5 Il-28 erano usati per la ricognizione marittima, mentre i Tu-16 erano le macchine più pesanti e potenti, con missili AS-1 e AS-5 antinave e una lunga autonomia. Le forze aeree comprendevano i MiG-21 di vari tipi, di prima e seconda generazione, ma erano in corso di acquisizione numerosi nuovi equipaggiamenti: tra questi vi erano:
* altri 16 Mirage 5 (tra gli ultimi prodotti)
* 20 nuovi Mirage 2000
* ben 100 nuovi F-7 cinesi (in verità delle copie dei MiG-21F sovietici di prima generazione)
* i primi lotti di F-16, dei quali almeno 20 erano già in servizio e 20 in consegna
*altri C-130H
* 24 AH-1 Cobra
* 35 Alpha Jet E in aggiunta ai 10 già in servizio
* 35 F-4 Phantom II (già consegnati)
* elicotteri Super Puma
* 12 Westland Sea King (o forse i Commando?)
* 4 aerei E-2C HAwkeye
* ben 144 Aerospatiale Gazelle di cui 48 con sei missili HOT l'uno
* 21 dei 27 C-130H ordinati
* 2 EC-130H Elint
* 30 CH-47 Chinook
 
Nell'insieme si trattava di una forza aerotattica di notevole forza e potenza, con 500 apparecchi in carico, compresi però molti mezzi piuttosto vecchi ed inefficienti. Organizzata in reggimenti, come all'epoca sovietica, tra i suoi elementi di forza v'erano i primi caccia F-16, i 59 Mirage 5, i 35 F-4 Phantom II (dall'operatività piuttosto ridotta, anche se in via di netto miglioramento), i 21 C-130 dei reparti da trasporto, a cui si aggiungevano 10 similari An-12 sovietici. I nuovi apparecchi d'addestramento comprendevano i più moderni aerei a reazione esistenti, gli Alpha Jet, dei quali solo 10 erano in servizio, ma in procinto di essere rafforzati da altri 35.
 
I reparti elicotteri avevano ancora 20 vecchi ma potenti Mi-4 e 40 Mi-8 biturbina, a cui si aggiungevano 15 CH-47 e 25 Commando, questi ultimi in sostanza una versione trasporto d'assalto (teoricamente anche armata) dei Sea King, di produzione inglese e simile all'Mk.4 britannico. La forza di elicotteri leggeri controcarro era anche notevole, con oltre 100 Gazelle, di cui 24 armati con 4 missili HOT (possibilmente anche sei). Così l'Egitto era forse l'unica nazione ad avere in servizio, contemporaneamente, tutti e tre i missili controcarro pesanti occidentali: TOW, HOT e Swingfire. Questi ultimi erano prodotti su licenza in Egitto, nella più recente versione Beeswing, che era fornita anche al Sudan.
 
Comando difesa aerea:
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Marina:
 
Basata ad Alessandria, Porto Said, Porto Tewfiq, Marsa Matruh, Safaga e Hurghada, era una delle più potenti, se non la più potente dell'intera Africa: quantomeno in termini di dislocamento. Anche la forza numerica era elevata, con 20.000 uomini, dei quali però ben 15.000 coscritti (in un servizio tradizionalmente con personale prevalentemente professionista), e 15.000 riservisti. La forza primaria era data da 12 sottomarini e 5 cacciatorpediniere sovietici e cinesi. Queste navi erano già tutte consegnate ed in servizio all'epoca del Kippur, ma non ebbero modo di incidere negli eventi bellici; peraltro, sopravvissero tutte alle ostilità. Altre unità erano le vecchie navi inglesi della II GM, chiaramente oramai solo di seconda linea, come il caccia classe Z, le fregate Hunt e Black Swan. La fornitura di 2 moderne corvette spagnole Descubierta aveva migliorato la situazione, essendo armate con missili Sea Sparrow o Aspide, due cannoni da 40mm, uno da 76mm OTO, due lanciasiluri. La flotta più moderna era quella dei mezzi d'attacco missilistici, con 12 navi sovietiche 'Komar' e 'Osa I', mentre il rimanente, e altre 6 in ordine, erano britannici. La Gran Bretagna tornò, dopo decenni, ad essere un fornitore importante per l'Egitto: anche 1 hovercraft SRN-6 erano in servizio o in ordine, utilizzabili anche come posamine veloci. Gli elicotteri del gruppo navale erano infine Westland Sea King Mk 47 ASW.
 
La difesa costiera, della quale di fatto le navi sono una parte (non si tratta certo di una marina con ambizioni oceaniche) aveva anche atterie di missili e cannoni: questi ultimi erano i soliti pezzi a lunga gittata da 130mm M46, assieme a cannoni da 100 e da 152 mm, mentre i missili erano costituiti sia dalle batterie sovietiche di Styx/Samlet, che dai nuovi missili OTOMAT franco-italiani, di fatto le nuove armi antinave dell'Egitto. Essi, con la loro gittata di 60-180 km a seconda della versione, erano capaci di contrastare anche forze in alto mare. La forza complessiva era di 2 brigate con le artiglierie, e 3 batterie di OTOMAT, ciascuna su due lanciatori binati per un totale di 12 missili pronti al lancio. I radar costieri erano il britannico Plessey 4.30 in postazioni fisse, e CSF 3410 mobili, aiutati dai Sea King per il targeting oltre-orizzonte (NB: questa era la situazione a metà anni '90).
 
Per quello che riguarda le navi veloci, da rimarcare la presenza delle navi classe 'Ramadam', ordinate alla Vosper-Thornycroft. Esse erano belle navi da 52 m di lunghezza, e nonostante delle massiccie sovrastrutture, tali grosse unità missilistiche avevano un dislocamento di appena 312 t a pieno carico. Erano dotate di un cannone OTO da 76mm a pria, un impianto Breda-Bofors a poppa con due cannoni da 40mm, e 4 missili OTOMAT. L'armamento era in gran parte se non totalmente (dipende da chi fornì i missili, che erano della versione OTOMAT Mk I originale) italiano, i motori erano 4 MTU tedeschi su 4 assi da 17150hp complessivi per 40 nodi di velocità, mentre l'equipaggio era di 40 marinai. I sistemi elettronici erano 4 radar, un sistema ECM e uno di combattimento Sapphire, tutti inglesi. I nomi erano Ramadan, Khyber, El Kadesseya, El Yarmouk, Hetein e Badr. Ordinate nel 1977, varate nel 1979-80, consegnate tutte entro il 1982. Con le loro dotazioni elettroniche e di armamento, le Ramadan erano navi di tutto rispetto e in grado di tenere testa anche alle Saar israeliane, oltre che di difendersi efficacemente da attacchi aerei e missilistici, nonché di bombardare obiettivi navali e costieri. In definitiva,rappresentavano un netto miglioramento anche rispetto alle Osa I, delle quali 6 erano in carico. Assieme a queste vi erano anche 4 vecchie Komar, tra cui probabilmente anche le autrici dell'affondamento dell'Eilat, e 6 interessanti 'October', costruite in ambito nazionale ed equipaggiate, al posto dei grossi e vecchi Styx, di due OTOMAT. Assieme ad aggiornamenti elettronici vari sulle Osa I tutto questo dava una buona capacità di combattimento alle navi della marina egiziana.
 
L'aggiornamento della flotta prevedeva anche sistemi moderni per i vecchi 'Romeo', i sottomarini d'attacco sovietici di costruzione cinese. Ma l'aggiornamento con sistemi moderni presentò una serie di inaspettate complicazioni, che resero aleatoria la sua riuscita, e ridussero la validità delle moderne tecnologie applicate, oltre che aumentare i costi per cui è dubbio che si sia dimostrato un buon affare.
 
I corazzati e le artiglierie erano parte dell'industria egiziana. Uno dei primi sistemi era il Walid,un veicolo corazzato leggero, da ricognizione, 4x4 assolutamente ortodosso. Esso è stato per anni l'APC standard dell'Esercito egiziano, ed era costituito da un telaio corazzato di un Magirus Deutz tedesco-occidentale. Un altro, più complesso, è certamente il Fahd, progettato dalla Kadar di Heliopolis emostrato per la prima volta nel 1984. Esso ha una strttura data dal telaio del Daimler-Benz LAP 1117/32, 4x4, ma con una struttura
 
*6 sottomarini classe ‘Romeo’
*6 sottomarini ‘Whiskey’