Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Egitto: differenze tra le versioni

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I missili SA-4 Ganef erano anch’essi in dotazione degli egiziani, ma vennero restituiti ai sovietici prima dell’inizio della guerra del Kippur, forse per avere più SA-6: probabilmente un errore, perché i due sistemi erano concepiti per integrarsi, con i Ganef che si occupavano delle quote medio-alte, meno agevoli da coprire per i GAinful.
 
Dopo la rottura con Mosca, l’Egitto cominciò ad avvicinarsi all’Occidente. Ottenne come prima cosa una commessa per Mirage 5, e a parte questo, si ritrovò con il problema di mantenere in efficienza i suoi sistemi d’arma sovietici. Si rivolse ai cinesi per molti di essi, cedendo anche preziose tecnologie. L’URSS aveva fatto in tempo a dotare l’Egitto di nuovi sistemi d’arma, prima che le relazioni si chiudessero per sempre. Pare che alcuni Su-20 siano stati usati dagli egiziani, ma non è ben chiaro in che quantità: essendo molto più potenti dei SUSu-7 avrebbero dovuto lasciare tracce maggiori, specie nelle missioni d’attacco, ma non pare che questo accadde e pertanto devono essere stati propriousati pochiin maniera saltuaria. Forse, alcuni entrarono in azione addirittura prima del Kippur, durante laGuerra d’attrito. Uno sarebbe stato colpito dalla contraerea israeliana, avrebbe tentato un atterraggio di fortuna riuscito così bene sulla sabbia, da renderne possibile il recupero da parte degli israeliani, che poi lo cedettero agli USA.
 
In ogni caso è sicuro che alcuni aerei Su-20 vennero ceduti entro il 1974: uno di questi (sn. 98-61) venne poiceduto, passatonel 1985, alla Germania Ovest, dove venne testato al reparto di Manching, la ‘sperimentale’ tedesca, per complessive 25 ore. Questo aiutò molto a farsi un'idea delle capacità del nuovo Sukhoi, anche se si trattava di un Fitter-C, di primissima generazione, molto inferiore in termini avionici agli ultimi modelli. E’ per questo che quando nel 1991 arrivarono i SU-22 della DDR vennero sì testati, ma essenzialmente solo per quello che riguardava il sistema d’arma, trovato molto ‘interessante’ e certamente evoluto rispetto ai SU-20. Anche i MiG-23 ebbero una brevissima carriera nella EAF: subito dopo la guerra, i sovietici fornirono i loro allora nuovissimi caccia a Siria ed Egitto, ma nelle versioni meno sofisticate, la BN da attacco, la MS da caccia, la UM da addestramento. 20 andarono all’Egitto, 8, 8, e 4 rispettivamente. Presto vennero radiati dal servizio per indisponibilità di ricambi e complessità manutentiva. Alcuni vennero inviati nagli USA dove restarono in servizio segreto come F-112 o 113, e su uno di questi perse la vita un generale dell’USAF negli anni ’80. Altri andarono alla Cina. Nell’Insieme non vi è dubbio che i sovietici ebbero di che pentirsi di questa fornitura. Gli egiziani a quel punto differenziarono le loro risorse con vari nuovi fornitori, a cominciare dalla Francia, dagli USA, ma anche dalla Gran Bretagna e da loro stessi, con una fiorente industria bellica di vario tipo.
 
Nei tardi anni ’70, ebbero scontri di frontiera in cui il nemico era ad Ovest, ovvero la Libia.
Nei tardi anni ’70, ebbero scontri di frontiera in cui il nemico era ad Ovest, ovvero la Libia. L’Egitto aveva siglato gli accordi di Camp David con cui riconosceva Israele, e con questa nazione iniziò ad avere rapporti pacifici. Non così con la Libia, che a quel punto ebbe una breve guerra con l’ex-nazione leader della lotta antisraeliana. L’Egitto era più potente e solido come struttura militare, e sostanzialmente vinse: i MiG-23 vennero incontrati, stavolta libici, e per esempio, 1 venne abbattuto da un MiG-21 armato con Sidewinder, che era più agile ed efficace nel duello manovrato, e tra le altre azioni, vi furono alcuni attacchi aerei su basi libiche operanti con i Mirage. Da notare che i libici operarano a suo tempo a supporto degli egiziani, e che forse addirittura Mirage libici vennero usati durante la guerra del Kippur, anche se non vi sono prove decisive in merito (forse vennero mantenuti in riserva a difesa del Cairo?).
 
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L’aggiornamento egiziano proseguì cercando di mettere ordine nell’ordinamento e nell’armamento delle sue forze armate, che vissero una fase di crisi acuta nel passaggio da armi orientali, sempre più obsolescenti e prive di ricambi, a quelle occidentali, così sofisticate, costose e indisponibili in tempi rapidi. Uno dei primi acquisti fu quello di 35 F-4E, proprio le macchine che avevano sconfitto l’Egitto negli anni precendenti. I Phantom,in carico al 222 reggimento arrivarono negli anni ’70, ma la loro operatività rimase per anni bassissima, essendo degli incubi per la manutenzione richiesta. Solo a metà degli anni ’80 le cose migliorarono, grazie ad un programma di aiuti americano con una approfondita istruzione per i tecnici egiziani, che comunque continuavano a rimpiangere la semplicità dei sistemi russi, e che furono certo maggiormente soddisfatti quando arrivarono gli F-16 e i Mirage 2000, grandemente più moderni e semplici dei possenti F-4.
 
L’aggiornamento egiziano proseguì cercando di mettere ordine nell’ordinamento e nell’armamento delle sue forze armate, che vissero una fase di crisi acuta nel passaggio da armi orientali, sempre più obsolescenti e prive di ricambi, a quelle occidentali, così sofisticate, costose e indisponibili in tempi rapidi. Uno dei primi acquisti fu quello, sotto il nome di coperture ''Peace Pharaoh'', di 35 F-4E, proprio le macchine che avevano sconfitto l’Egitto negli anni precendenti. IQuesto Phantom,inacquisto caricoera alnecessario 222dopo reggimentol'accordo arrivaronodi negliCamp anniDavid: ’70,gli maaltri laPaesi loro operatività rimase per anni bassissimaArabi, essendomeno deglipopolati incubima perpiù laricchi manutenzionedi richiesta.petrolio, Solosupportavano afinanziariamente metàl'Egitto, deglie anniinterruppero ’80tutti lei cose miglioraronosupporti, grazieincluso ad unil programma di aiuti americano con una approfondita istruzione per i tecnici egizianifornire, cheda comunqueparte continuavano a rimpiangere la semplicità dei sistemi russisaudita, eben che50 furonocaccia certo maggiormente soddisfatti quando arrivarono glileggeri F-165E. e i Mirage 2000, grandemente più moderni e semplici dei possenti F-4.
 
I Phantom erano di seconda mano, del 31st TFW, Homestead AFB , e così vennero inviati rapidamente, entro la fine del 1979. La loro carriera continuò con due squadriglie del 222imo Reggimento (Cairo Ovest), ma la loro operatività rimase per anni bassissima, essendo dei veri e propri incubi per la manutenzione richiesta al personale di terra. Nel 1982 vi erano non più di 9 aerei efficienti contemporaneamente, e l'Aeronautica egiziana considerava seriamente di disfarsene, in cambio di più F-16. Solo a metà degli anni ’80 le cose migliorarono, grazie ad un programma di aiuti americano con una approfondita istruzione per i tecnici egiziani, che continuavano a rimpiangere la semplicità dei sistemi russi, e che furono certo maggiormente soddisfatti quando arrivarono gli F-16 e i Mirage 2000, grandemente più moderni e semplici dei possenti F-4. Altri 7 Phantom giunsero, sempre di seconda mano, nel 1988 ma non vi furono altre forniture, avendo l'Egitto puntato tutto sull'F-16.
 
Gli F-16 furono una nuova pedina nelle mani dell'EAF, e queste nuove, fantastiche macchine da combattimento videro il primo contratto firmato già il 25 giugno 1980 per 40 caccia F-16A/B Block 15, ovvero con le modifiche MSIP I, vertenti su di un aumento della superficie dei piani orizzontali e un aggiornamento dell'avionica. Il contratto era sotto il nome di ''Peace Vector''. La fornitura prevedeva 34 A e 8 B biposto, consegnati a partire dal marzo 1982. L'acquisto, al solito in questi casi, era agevolato in conto FMS. La stessa versione venne venduta anche a Venezuela, Pakistan e altre nazioni, e non prevedeva missili aria-terra guidati. A questo lotto seguiranno altri 34 monoposto e 6 biposto del Block 32, versioni C e D, consegnati con il contratto di Peace Vector II. Questi aerei avevano predisposizione per i missili AIM-7 Sparrow: forse era un modo per 'cautelarsi' da eventuali 'tensioni' con gli F-15 israeliani? In ogni caso, tutti questi F-16 intercettori avevano il motore PW F100-PW-220, ovvero la versione con la spinta più bassa ('appena' 10.637-782 kg statici al livello del mare), necessaria per aspettare di risolvere i 'problemi' che il PW F100 dava in termini di affidabilità, meno sentiti su di un bimotore F-15, ma causa di molti problemi per parecchi anni dall'introduzione in servizio. La carriera di queste macchine, in consegna dall'ottobre 1986, si svolse con il 242imo Reggimento di Beni Suef.
 
Infine, nel giugno 1990 l'Egitto ordinò 35 F-16C e 12 D, tutti Block 40, che introduceva finalmente il più potente F-110 della General Electric, un motore nato originariamente per il B-1, ma abbastanza compatto da essere utilizzabile anche per i caccia. Questi F-16 sarebbero andati ad un altro paio di squadroni, sotto il nome di Peace Vector III, e avevano una nuova avionica comprendente il sistema LANTIRN da navigazione e attacco al suolo, e il radar APG-68 (già presente sui Block 32). Consegne a partire dall'ottobre 1991.
 
Nemmeno questo era l'ultimo contratto: un altro lotto di 46 F-16C/D venne ordinato in Turchia, che già produceva presso le industrie TAI la macchina per conto dell'Aeronautica turca. Questi erano 34 C e 12 D, e naturalmente il programma era finanziato anch'esso con fondi FMS e noto come Peace Vector IV. Consegne a partire dal 1994. Da notare che per ragioni date dai finanziamenti delle Foreign Military Sales, ovvero i suddetti FMS (artefici di un immenso riequipaggiamento di forze armate 'amiche' degli USA dal dopoguerra in poi) questi F-16 dovevano prima essere consegnati ufficialmente all'USAF, e poi trasferiti in Egitto.
 
Una ulteriore infornata arrivò nel maggio 1996, con il programma ''Peace Vector V'', e comprendeva 21 C Block 40, armabili con missili AGM-84 Harpoon, bombe GBU-15 e amissili Maverick, tutti armamenti che erano, sempre nell'ambito di questo stesso programma, in corso di ottimizzazione anche per i precedenti F-16.
 
Infine arrivò il ''Peace Vector VI'', in pratica come gli F-16 del V cominciarono ad essere consegnati, in quello stesso 1999, durante il mese di agosto, altri 40 aerei vennero ordinati e portarono complessivamente a ben 220 il numero di F-16 in servizio con l'EAF.
 
Con la sua agilità, economicità e avanzata avionica, accompagnata da un tettuccio a visibilità totale e un motore potente e relativamente economico, l'F-16 ha potenziato molto l'Aeronautica egiziana, e si è imposto come principale aereo della sua prima linea, essendovene un numero sufficiente per equipaggiare circa 10 squadriglie complete. Verso l'inizio del nuovo millennio, vi erano 4 stormi equipaggiati con gli aerei dei primi 4-5 lotti. I P.V. I erano a Genaclis, i P.V. II erano a Beni Sueif, i P.V. III erano ad Abu Sueir. Inoltre, dal 1997 tutti gli F-16 block 15 e 32 supersiti sono stati portati allo standard Block 42, con capacità ognitempo/LANTIRN. Non sono stati forniti, almeno fino a tempi relativamente recenti, missili AMRAAM, che sono un argomento 'sensibile' per Israele, che teme possa vedersi 'eroso' il vantaggio qualitativo dei suoi piloti con simili missili fire and forget. I serial numbers sono quelli dell'USAF in termini amministrativi -tra l'80-0639/41 e il 99-117/128, ma sulle code degli aerei sono dipinti i codici a 4 cifre dell'EAF.
 
 
Come si è detto in apertura, gli F-16 non furono i soli caccia di nuova generazione per l'EAF, che, soddisfatta dai Mirage e desiderosa di diversificare le fonti, si dotò anche di 16 M.2000EM e 4 BM, caratterizzati dal radar RDM modificato per i missili Super R.530D, che invece sono armi tipiche degli aerei dotati di radar RDI, rimasto per lungo tempo un'esclusiva dell'Armée de l'Air. La differenza è sopratutto nel fatto che si tratta di un radar di nuova generazione con portata maggiore, ma specializzato nell'intercettazione. L'RDM è invece simile ad una versione avanzata del Cyrano IV, ma dotata di capacità multiruolo. Probabilmente, lo stesso tipo di radar è stato montato sui Mirage F.1E-6, forniti all'Irak e anch'essi messi in condizione di sparare i missili S.530D. Queste armi hanno prestazioni migliorate rispetto alla versione F, con elettronica più avanzata e un motore ancora più potente: mantengono una velocità elevatissima, prossima a mach 5 (tanto che per resistere al calore dell'attrito, hanno il muso in ceramica) e una struttura simile a quella di un piccolo Phoenix (o di un grosso MICA, dipende dai punti di vista), con capacità di manovra e di tiro sfalsato in altezza (anche 9000 metri nel modello D) molto elevati, mentre la gittata è maggiore di alcuni km, arrivano a circa 50. Il radar RDM, peraltro, non è pienamente all'altezza di sfruttarne le capacità in condizioni di guerra elettronica pesante o nell'ingaggio di bersagli in volo a bassa quota. La consegna, originariamente programmata per 40 aerei, si ridusse a circa 20. Ordinati nel gennaio 1982, vennero consegnati tra il giugno 1986 e il gennaio 1988. I tempi furono piuttosto lunghi, e i Mirage non erano pagati in conto FMS, oltre a costare, di loro, qualcosa di più degli F-16, così non hanno avuto altri ordini. Operano sopratutto come cacccia intercettori ad alta quota, dov'é il miglior terreno per l'ala a delta e il loro motore turbofan a basso rappporto di diluizione.
 
===Volo 648===
Un capitolo molto meno 'luminoso' fu invece l'episodio dell'aereo passeggeri dirottato a Malta, nel 1985. Là intervennero le forze speciali egiziane, onde liberare il Volo Egyptair 648, consistente in un Boeing 737 con 6 membri di equipaggio e 92 passeggeri, decollato il 24 novembre 1985. Tutto andò per il verso sbagliato, da ogni punto di vista lo si osservi. I tre arabi che estrassero con naturalezza le pistole dalle loro giacche erano ben vestiti, e apparentemente non ebbero difficoltà a passare i controlli all'aeroporto con le armi addosso. Uno dei dirottatori venne ucciso subito da un maresciallo dell'Aria presente a bordo, ma non bastò per impedire all'aereo di cambiare rotta per Malta. La pista dell'Isola venne oscurata, ma ilcoandante Hani Galal era a corto di carburante e riuscì ad atterrare ugualmente con il pesante bigetto. La trattativa per ottenere carburante si trascinò a lungo, e nonostante la liberazione di 2 hostess e 11 donne, il carburante promesso dal governatore del premier Carmelo Mifsud Bonnici, non venne concesso. I terroristi cominciarono a dare in escandescenze, minacciando di uccidere un passeggero ogni 10 minuti, e dopo i primi spari, che uccisero alcune persone e ne ferirono altre, i commandos della Forza 777 arrivarono passando dal pavimento dell'aereo e una selvaggia sparatoria finì per causare una carneficina: le granate fumogene egiziane soffocarono alcuni passeggeri, altri furono uccisi dai terroristi, ma la maggior parte cadde sotto i colpi dei 'liberatori' che circondavano l'aereo e che spararono a molti passeggeri che cercavano scampo nella fuga.
 
Fu fatto poco per stabilire chi fu vittima di chi, ma questo episodio è uno dei peggiori nella storia dei dirottamenti, che per loro natura sono molto delicati da affrontare, e sopratutto sono molto sanguinosi se si impiegano forze 'speciali' male organizzate, che uccisero la maggior parte delle 57 vittime della sparatoria. Il comandante dell'aereo scappò dal finestrino, salvandosi dalla strage. L'uso di armi da guerra ad 'alta potenza' come i fucili d'assalto ( che erano apparentemente FN FAL belgi, quindi camerati per la cartuccia 7,62x51mm NATO) non poteva che aumentare i rischi, con la potenza perforante che queste pallottole avevano rispetto ai mitra e pistole usati normalmente. Nell'insieme una catastrofe, non la prima delle Forze speciali egiziane, che in un'altra occasione di dirottamento atterrarono con un C-130 su di un aeroporto, forse a Cipro, ma non essendo stati riconosciuti vennero attaccati e l'aereo distrutto.
 
==1985==